Giulianova, successo per il concerto Pink Floyd’s Legend

 

Straordinario successo ieri sera in piazza del Mare a Giulianova per “Pink Floyd’s Legend”, concerto tenuto dall’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese in collaborazione con gli allievi del Conservatorio di Musica “Alfredo Casella” de L’Aquila.

Due ore di musica travolgente, che ha letteralmente rapito una folla gremita di spettatori, esperti del settore ma anche comuni cittadini, intervenuti numerosi per ascoltare gli arrangiamenti inediti dei brani più celebri dei Pink Floyd a cura del maestro Roberto Molinelli.

“Una serata entusiasmante”, ha commentato l’Assessore alla Cultura del Comune di Giulianova, NausicaaCameli, in cui la grande musica è stata protagonista. Desidero esprimere quindi il mio plauso all’Associazione ‘Nota Fulgens’ per aver promosso l’organizzazione di questo evento insieme al Comune e alla Città di Giulianova”: un percorso di collaborazione importante, che spero davvero possa crescere sempre di più nei prossimi mesi”.

Grande soddisfazione anche da parte del direttore artistico di “Nota Fulgens”, il maestro Renzo Ruggieri, e del presidente Susy Paola Rizzo, la quale ha affermato: “È stata davvero una bellissima emozione vedere tante persone assistere con gioia a questo evento: una partecipazione che dimostra come la musica di qualità possa arrivare a tutti, ed essere fruibile in ogni tempo e in ogni luogo, al di là di ogni distinzione di genere”.

 




La magia dell’arte musiva tra archeologia e contemporaneità. Inaugurata la rassegna Art In Act 011 a Villa Paris di Roseto degli Abruzzi

 

Il mosaico, in tutte le sue forme espressive, è protagonista assoluto della rassegna promossa dalla fondazione Cingoli. Un percorso espositivo che si compone di tre sezioni. Oltre alle opere finaliste del premio GAeM – Giovani Artisti e il Mosaico di Ravenna si possono ammirare alcune opere vincitrici delle precedenti edizioni dello stesso concorso e la pavimentazione musiva della domus romana di Santa Petronilla scoperta, a Roseto degli Abruzzi, qualche anno fa. Opere straordinarie che dialogo tra loro e si compongono con le “tessere delle più disparate provenienze materiche, dal frammento cementizio di 2300 anni fa, alle puntine di disegno, ai post-it e, perfino, ai chicchi di riso.

Il saluto istituzionale è stato affidato al sindaco di Roseto, Mario Nugnes e al presidente della Camera di Commercio del Gran Sasso D’Italia, Antonella Ballone.

Nell’intervento di apertura, Andrea Cingoli, direttore artistico di Art In Act, si è soffermato sul valore di fare rete nell’organizzazione di appuntamenti culturali di alto profilo: “La rassegna di Roseto è il frutto della fattiva collaborazione tra più entità. Da anni la Fondazione Cingoli lavora con questa prospettiva. L’attenzione che ci ha dedicato il MAR – Museo d’Arte della Città di Ravenna e, in particolare, la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo, non può che spingerci a intensificare gli sforzi e allacciare ulteriori partnership”.

Sulla stessa linea, Roberto Cantagalli, direttore del MAR – Museo d’arte della città di Ravenna, che ha sottolineato il valore delle istituzioni museali e della necessità di sviluppare sempre nuove collaborazioni: “I musei rappresentano punti di incontro e confronto dall’alta capacità inclusiva. Non a caso il GAeM esprime, concretamente, un valore di internazionalità con i diversi linguaggi che trovano espressione nelle visioni dell’arte musiva. Per noi del MAR è un vanto poter contare sul sostegno della Fondazione Cingoli, come dell’azienda Orsoni di Venezia. Un esempio di come le intese conseguono il meritato successo”.

Paola Babini, direttrice dell’accademia di belle arti di Ravenna e componente della giuria del GAeM, ha sottolineato il valore di una tradizione che vanta più di cento anni di storia: “La nostra accademia è l’unica che in Italia ha un corso di indirizzo formativo in mosaico ed è la sua specificità a livello nazionale. Una tipicità che richiama, a Ravenna, giovani artisti di tutto il mondo. Per questo siamo impegnati nell’attivazione di nuovi corsi che, nelle molteplici forme espressive del mosaico, trovano il giusto fondamento”.

Sabina Ghinassi e Paolo Trioschi, curatori artistici del premio GAeM, hanno offerto più di uno spunto di riflessione sui lavori esposti, partendo proprio dalla classificazione delle due sessioni del concorso GAeM (per opere con materiali e tecniche tradizionali e non convenzionali), ma che poi conducono a un’unica e sorprendente lettura, al di là della tecnica musiva utilizzata o dell’interpretazione a livello iconografico in chiave contemporanea. I due critici hanno esaltato la forza dei giovani autori che, con le loro opere, provocano nel visitatore, sempre e comunque, la riflessione legata, spesso, alla sottile ironia.

Luca Chiesura, responsabile commerciale e sviluppo della Orsoni di Venezia, ha raccontato la genesi del premio GAeM: “L’azienda che rappresento è un vanto della tradizione italiana nelle tecniche di produzione dei mosaici. Per questo motivo, in un incontro con la dottoressa Linda Kniffitz, che all’epoca guidava il Centro Internazionale di Documentazione sul Mosaico, ipotizzammo un premio per giovani artisti. Un’iniziativa che oggi continua a vivere grazie al continuo impegno del MAR unitamente alla nostra dedizione e quella della Fondazione Cingoli”.

A rimarcare il valore del mosaico, tra passato e presente, Alberta Martellone, archeologa della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo: “Il rinvenimento del pavimento che risale a circa 2300 anni fa, conferma la presenza di un abitato poi cancellato dall’evolversi dello sviluppo antropico. Un primo progetto, sviluppato con i ragazzi del Liceo Saffo, ne ha consentito un parziale recupero, adesso c’è bisogno di un intervento più specialistico. Sarà necessario, però, individuare da subito la sua collocazione definitiva che ne valorizzi, per la città, la portata storica e culturale”.

La mostra rimarrà aperta fino al 31 ottobre e sarà visitabile nel mese di agosto, dal mercoledì al venerdì, dalle 18:30 alle 21:30, mentre su richiesta nei mesi di settembre e ottobre.




Arte. Sabato, 27 luglio, alle ore 19, verrà inaugurata nella Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi la mostra La materia dei sogni di Loriana Valentini.

L’artista nata a Morro d’Oro ma rosetana di adozione torna ad esporre nella cittadina adriatica in
una personale, dopo molti anni, presentando 25 suggestive opere, quasi tutte di grande formato che
testimoniano una sorta di riuscita sintesi tra il periodo iconico dell’esordio e quello aniconico,
sugellato nel 2016 dall’importante mostra all’Arca di Teramo curata da Nerio Rosa.
La mostra rosetana che gode del patrocinio del comune di Roseto degli Abruzzi, è accompagnata da
un elegante catalogo edito da Ricerca & Redazioni contenente anche i saggi critici di Paola Di
Felice, già direttrice dei Musei Civici di Teramo e Marialuisa De Santis già direttrice del Museo
d’Arte dello Splendore di Giulianova.
Scrive Di Felice: …la luce fa da padrona tra tensione emotiva, sogno, vagheggiamento, brama,
utopia e si traduce in energia vitale che si propaga nella realtà fenomenica e immateriale
e De Santis: dalla pennellata morbida, quasi garza avvolgente dei suoi microcosmi, oggi nascono
…anche e soprattutto forme biomorfiche arcane e attraenti.
Questa mostra della maturità di Valentini si preannuncia estremamente suggestiva e stimolante
grazie proprio a quel tanto che sulla tela pare apparire pur non essendoci. La sua poeticità sarà
sottolineata non solo dall’intervento delle due critiche ma anche dalla recitazione di poesie a cura di
Daniele Di Massimantonio.
A moderare la presentazione sarà il giornalista Umberto Braccili.
La mostra sarà poi visitabile tutti i giorni, da lunedì 29 luglio al 4 agosto dalle ore 18.00 alle 23.00.

Loriana Valentini è nata a Morro D’Oro, vive a Roseto degli Abruzzi.
La sua prima mostra personale è alla Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi nel 2006. A questa
seguono personali al Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, alla Sala espositiva Trevisan di
Giulianova, al Palazzo Sirena di Francavilla a mare, al polo Museale Santo Spirito di Lanciano.
Nel 2016 la sua pittura ha avuto un notevole cambiamento suscitando l’interesse dell’importante
storico dell’arte teramano Nerio Rosa che le ha dedicato una mostra all’Arca di Teramo
accompagnata dal catalogo Microcosmi di un caos ordinante. Il cambiamento viene sancito
immediatamente dalla vittoria allo storico Premio Città di Novara e da nuove personali, tra le quali
una particolarmente importante a Mantova.
Numerosissime le partecipazioni a mostre collettive: tra le quali quelle presso la galleria Selenograd
di Mosca, presso il Museo Vittoria Colonna di Pescara L’arte al femminile nel mondo liquido
presentata da Vittorio Sgarbi, Cosimo Savastano, Carlo Fabrizio Carli e Marialuisa De Santis e
quella per la settima edizione dell’Annual Dutch Art Fair di Amsterdam.
È stata invitata al Premio Sulmona dove ha ricevuto una nota di merito dai critici Di Genova, Sgarbi
e Trombadori e alla quinta edizione della MumArt al Museo Michetti di Francavilla.
Ha esposto nella collettiva La trama dell’arte presso la Biblioteca Provinciale di Matera (quell’anno
capitale della cultura) e a Comuni Radici a cura di Cosimo Savastano presso il Museo d’Arte dello
Splendore di Giulianova.
Nel 2021 vince il primo premio alla sesta edizione del Concorso di Pittura Città Roseto degli
Abruzzi ed espone nella Sala dei Templari di Molfetta in una personale curata da Vincenzo
Scardigno e Vincenzo Cordero. Nel 2022 è presente all’Aurum di Pescara per il Premio Pescara
Arte; nel 2023 al Castello di Nocciano per la collettiva Diarte in arte.
Nel 2024 è di nuovo a Roseto degli Abruzzi con una importante personale presso la Villa
Comunale.




IV volume de “I Messaggeri d’Abruzzo nel Mondo”: un libro “blueprint” per gli aspiranti expats

 

Un tour in Abruzzo per presentare agli abruzzesi che abitano nella regione i meriti degli abruzzesi all’estero, raccolti nel IV volume de “I Messaggeri d’Abruzzo nel Mondo”. Il libro non soddisfa una semplice curiositá, ma offre esempi pratici di giovani di successo che sono espatriati, in quanto l’Abruzzo ha il merito di sfornare talenti, ma non é in grado di tenerli: la regione é una fabbrica di talenti in tutti i campi che poi esporta all’estero.

Il libro di Dom Serafini (edito da Ianieri Edizioni) é una raccolta dei personaggi che sono apparsi nella sua rubrica domenicale de “Il Messaggero”; ci sono descritti i vari percorsi degli “expats”, espatriati che non possono essere definiti “emigranti” poiché sono all’estero con tanto di contratti ed incentivi economici.

Per presentare il libro ai giovani abruzzesi, l’autore (assieme all’editore Mario Ianieri) ha girato l’Abruzzo in lungo e largo, iniziando da Giulianova, presso il Circolo Nautico V. Migliori, poi ha proseguito verso Ripa Teatina, ospiti del XX Rocky Marciano Festival, alla presenza dell’ex campione mondiale di boxe Rocky Mattioli e al quale hanno partecipato ben quattro sindaci di paesi vicini; il tour é poi continuato a Tortoreto, durante la 18ma edizione della Giornata dell’Emigrante per quindi andare al Comune di Lanciano, ospite del Sindaco Filippo Paolini, dov’é arrivato anche l’ex senatore Antonio Razzi.

Il libro ha anche ricevuto attenzione a Pescara presso la sede RAI Abruzzo, ed un video (commentato da Walter De Berardinis) verrá programmato nella terza edizione del talent show di S.T.A.N. a Caporciano il 7 settembre, 2024. In questo modo, Serafini é riuscito a raggiungere tutte e quattro le provincie abruzzesi.

Il libro si é avvalso anche dei contributi editoriali di giornalisti come Antonio Bini, Generoso D’Agnese e Silvia Mosca. Un’ulteriore caratteristica delle presentazioni é stata l’attenzione ricevuta da associazioni come ANFE (Associazione Nazionale Famiglie di Emigrati), dall’Associazione Insieme di Tortoreto, Associazione Amici di Tortoreto, il CRAM (con il consigliere Giuseppe Santeusanio), e l’Associazione Lancianese Emigrati Abruzzesi nel mondo (con il presidente Angelo Dell’Appennino, ed ex pres. dell’Associazione Abruzzese in Lombardia).

A Giulianova la presentazione (organizzata dal Dr. Pietro Campanaro) é stata trasmessa via Facebook da Francesco Marcozzi ed é stata seguita cumulativamente da oltre 7.000 spettatori.

 

Nelle foto, i vari momenti delle presentazioni




 Arte. Giovanna Carbone pioniera della Bottiart

 

di Leo Strozzieri

Assai nota in Italia e soprattutto all’estero per aver esposto nelle numerose rassegne d’arte tenutesi presso le sedi culturali del nostro paese in diverse metropoli (Stoccarda,  Helsinki, Mostar, Istanbul, Stoccolma) tutte documentate da eleganti cataloghi della Mondadori, Giovanna Carbone, artista e poetessa friulana ha un rapporto a dir poco privilegiato con la  regione Abruzzo intanto per gli interscambi con nostri operatori culturali, ma poi per aver esposto in spazi prestigiosi come il Museo Michetti di Francavilla al Mare, il Palazzo Ducale di Atri, l’Aurum e la Maison des Arts di Pescara, il Palazzo Santoro Colella di Pratola Peligna, la casa natale di Michetti a Tocco da Casauria, senza dimenticare la partecipazione al glorioso Premio Sulmona al giro di boa della cinquantesima edizione e ad Arte no caste, ritenuta singolare per l’aspetto identitario non legato al mercato o ad ideologie. Questa in sintesi una breve scheda biografica dell’artista: Nata  a Udine nel 1955, vive ed opera a Cividale del Friuli, nel cui Museo Archeologico Nazionale ha prestato servizio. Con la tecnica del collage ha sempre eseguito opere di piccolo formato, ma di intenso lirismo esposte in Italia e, come si diceva, all’estero. Sulla sua ricerca  anni or sono è uscita una monografia con testo critico di Leo Strozzieri con cui di recente ha anche prodotto opere a quattro mani documentate da  un elegante volume dal titolo: “Panismo a quattro mani”, per l’editrice Artestruttura e saggio critico di Chiara Strozzieri. Tale pubblicazione sul tema ecologico è stata presentata con grande partecipazione di pubblico e riscontri critici di livello nel giugno del 2023 nella prestigiosa sede del Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli. Nei  lavori recenti l’artista  si è accostata alla pittografia con l’inserimento nell’opera di parole a guisa dei futuristi ed inoltre sotto l’influsso delle detessiture di Salvatore  Emblema  in alcune prove dà risalto alla luce che domina la parte superiore delle composizioni in dialettica con quelle inferiori dal cromatismo acceso, quasi espressionistico. Recentemente è stata invitata ad esporre all’Aurum di Pescara per i 50 anni della scomparsa di Picasso, al Museo Michetti di Francavilla al Mare e al Museo Irpino di Avellino (catalogo Mondadori). Innamorata com’è della natura, ne canta gli aspetti romantici ed anche quelli tipici dei contrasti cromatici dovuti a fenomeni che incutono terrore ed allo stesso tempo fungono da accoliti a quella prospettiva del sublime di cui parlavano gli scrittori dell’800. La tecnica del collage ha per lei una valenza di recupero di materiali poveri ma comunque atti ad una prospettiva estetica di alto significato simbolico. Carbone è innamorata della carta che manipola con sapienza compositiva in modo da sbalordire per i risultati lirici ottenuti con estrema eleganza. All’artista la città di Cividale del Friuli, dedica una mostra antologica dal titolo Secondo natura (22 agosto-1 settembre presso la Casa delle Arti) curata dalla storica dell’arte pescarese Chiara Strozzieri. Proprio la visione del completo itinerario operativo mi induce a coniare il termine Bottiart che ben si addice per caratterizzare sia il personaggio che l’opera pittorica e poetica di esso. Intanto va detto che  questo termine è riferito al più noto capolavoro  di Botticelli, ovvero la Primavera: in effetti in un tremulo silenzio di voci, i suoi versi e i suoi colori a guisa di gardenie odorose inducono il fruitore entro il perimetro voluttuoso della stagione del risveglio. Risveglio lieve come i coriandoli colorati che a sciami si diffondono nell’aria per poi depositarsi sulle superfici.  

 




Tortoreto lido. Entra nel vivo la XXI edizione del Palio del Barone. La Compagnia Teatro del Ramino di Castignano (AP) aprirà il corteo dei figuranti

 – Grande evento del Comune di Tortoreto

Martedì, 23 luglio, ore 21,30, la serata inaugurale a Tortoreto lido

Il XXI Drappo della vittoria è stato realizzato dall’artista di San Benedetto del Tronto, Grazia Carminucci.

Tortoreto. Martedì, 23 luglio, alle ore 21,30, sul lungomare di Tortoreto Lido ci sarà la serata inaugurale che è stata ampliata e decreterà l’avvio vero e proprio della manifestazione. Il Corteo Storico Medievale sarà aperto da trampolieri della Compagnia Teatro del Ramino di Castignano e dal Gruppo Tamburi interpretato dai ragazzi di Tortoreto con la magnificenza della nobiltà del tempo, poi il Barone e la Baronessa insieme a tutta la corte, la Gran Dama, le Dame e cavalieri, le ancelle, uomini in arme, musici e sbandieratori. Sarà la volta poi della presentazione del Drappo della vittoria realizzato quest’anno dall’artista di San Benedetto del Tronto, Grazia Carminucci. La serata proseguirà con la benedizione del Drappo impartita da Padre Gregorio e la consegna dei doni della terra alla Chiesa in segno di ringraziamento. Successivamente la serata sarà animata da evoluzioni degli sbandieratori della città di Ascoli, da spettacoli di trampolieri e giullari intervallati da una sfida preliminare dei giochi tra i due rioni storici di Terravecchia e Terranova simbolicamente rappresentati rispettivamente dalla tortora e dal corvo. La serata sarà condotta con grande abilità e maestria dal giornalista Paolo Sinibaldi. Il secondo evento, sempre gratuito, si svolgerà nel cuore del centro storico di Tortoreto venerdì 16 agosto.




Roseto degli Abruzzi. Il Guscio: domenica 21 luglio alle ore 21.30 il gruppo degli “Attori per caso” hanno messo in scena con una nuova commedia dal titolo “Ndì preoccupà ngacche mod si faciarà”.

 Il gruppo teatrale è stato costituito all’interno dell’associazione “Il Guscio” per un nobile scopo, quello sostenere l’impegno e la costanza dei volontari nel contrastare la violenza in ogni suo genere.
“Gli attori per caso” si sono esibiti dando prova di bravura con la commedia in due atti, scritta e diretta da Andreina Moretti.
 Risate e colpi di scena hanno divertito il numeroso pubblico accorso ad applaudirli, ma  la commedia ha avuto il potere di dare spunti di riflessione, concludendo la performance con un importate morale.
Personaggi e interpreti:
-Micuccio la scossa: Nisito Di Pietro
-Giovina: Valeria Aloi
– Donna Rosa: Andreina Moretti
– Samuele: Domenico D’Agostino
– Donna Elisa: Anna Tripano
– Ofelia: Sara Corriero
-direttore del manicomio: Ciro Felle
-cassamortaro: Franco Faraone
-Orazio: Domenico Pannelli



Tortoreto. L’attrice Milena Miconi sarà la Gran Dama della XXI edizione del Palio del Barone. Porta Solestà di Ascoli Piceno vince il Premio Speciale “Gabriele Di Davide”

XXI edizione del Palio del Barone

Martedì, 23 luglio, ore 21,30 a Tortoreto Lido

Venerdì, 16 agosto, ore 20,30 nel cuore del centro storico di Tortoreto.

Grazia Carminucci di San Benedetto del Tronto ha realizzato il XXI drappo della vittoria 

Tortoreto. La XXI edizione, organizzata dall’Associazione “Due Torri” di Tortoreto, si svolgerà martedì 23 luglio alle ore 21,30 al centro del lido e venerdì 16 agosto, ore 20,30 nel cuore del centro storico. Grazie all’Amministrazione comunale di Tortoreto, alla Regione Abruzzo per aver concesso l’alto patrocinio, Banca del Piceno, i numerosissimi sponsor, il patrocinio della provincia di Teramo ed il fattivo aiuto di tutto il Direttivo e i soci dell’associazione, il Palio rappresenta il grande evento dell’estate tortoretana. Il drappo, che verrà conteso tra le due contrade storiche rivali: Terravecchia e Terranova, ad oggi in perfetta parità con 10 titoli all’attivo, è stato realizzato dall’artista Grazia CarminucciI Baroni e la Gran Dama usciranno, per unirsi al corteo storico dalle dimore storiche delle famiglie Liberati e Mascitti. La ventunesima edizione ha richiesto un sforzo importante per l’associazione durato ben nove mesi per reperire e gestire diverse problematiche: finanziarie, amministrative e logistiche. Durante la presentazione dell’evento alla stampa, hanno preso la parola: Ennio Guercioni, presidente dell’Associazione “Due Torri” e patron della rievocazione; Fabio Di Cocco, direttore artistico e dicitore della serata del 16 agosto; Domenico Piccioni, Sindaco della Città di Tortoreto; Giorgio Ripani, assessore alla Cultura e Turismo (impersona il ruolo del magistrato) e Umberto D’Annuntiis, assessore della Regione Abruzzo. “Questo lungo percorso – ha dichiarato il patron della rievocazione – interrotto solo dalla passata pandemia, ha rafforzato l’identità culturale di un’intera comunità e ha contribuito a rendere Tortoreto una meta turistica più attrattiva e di notevole interesse.” Il Palio ricorda la visita alla Baronia di Tortoreto da parte del Vicario di Federico II inviato dall’Imperatore e i grandi festeggiamenti indetti per l’occasione dal Barone Roberto di Turturitus. Per volere dell’amministrazione comunale le due serate saranno spalmate nei due mesi estivi di luglio e agosto. Nel ruolo del Barone Roberto e della Baronessa, saranno interpretati per l’ultima volta, rispettivamente da Berardo Ricchioni e Gabriella Pedicone in quanto erano già stati selezionati attraverso un apposito Bando tre anni fa. Il ruolo della Gran Dama delle Chiavi custodite tra le braccia della più grande tra le dame, verrà interpretato dall’attrice, showgirl e modella, Milena Miconi. Il personaggio del Notaio sarà interpretato dall’artista Diego Muscella. Alla conferenza stampa, essendo “Grande evento del Comune di Tortoreto” era presente l’intera amministrazione comunale rappresentata dagli assessori Arianna Del Sordo, Francesco Marconi Loretta Ciaffoni; dal presidente del consiglio comunale, Marino Di Domenico e dal consigliere con delega al centro storico, Fausto Di Eusebio. Da questa edizione, per volere anche dell’assessore Ripani, debutta la pagina del Palio del Barone su Instagram.

Il programma degli eventi gratuiti:

Martedì, 23 luglio, alle ore 21,30, sul lungomare di Tortoreto Lido ci sarà la serata inaugurale che è stata ampliata e decreterà l’avvio vero e proprio della manifestazione. Il Corteo Storico Medievale sarà aperto da trampolieri e dal Gruppo Tamburi interpretato dai ragazzi di Tortoreto con la magnificenza della nobiltà del tempo, poi il Barone e la Baronessa insieme a tutta la corte, la Gran Dama, le Dame e cavalieri, le ancelle, uomini in arme, musici e sbandieratori. Sarà la volta poi della presentazione del Drappo della vittoria realizzato quest’anno dall’artista Grazia Carminucci. La serata proseguirà con la benedizione del Drappo impartita da Padre Gregorio e la consegna dei doni della terra alla Chiesa in segno di ringraziamento. Successivamente la serata sarà animata da evoluzioni degli sbandieratori della città di Ascoli, da spettacoli di trampolieri e giullari intervallati da una sfida preliminare dei giochi tra i due rioni storici di Terravecchia e Terranova simbolicamente rappresentati rispettivamente dalla tortora e dal corvo. La serata sarà condotta con grande abilità e maestria dal giornalista Paolo Sinibaldi.

Venerdì, 16 agosto, ore 20,30, è la serata del Palio con la sfida finale dei rioni storici Terravecchia e Terranova. Le vie del centro storico saranno animate fin dal pomeriggio da mercanti e mestieranti di un tempo, poi inizierà il maestoso corteo storico medievale con oltre 350 figuranti che indosseranno preziosissimi costumi fedelmente riprodotti da dipinti e immagini dell’epoca. Una serata piena di storia, magia, fascino e attrazioni. Tante saranno le delegazioni ospiti provenienti da Marche e Abruzzo e tanti gli artisti e rievocatori tra i più gettonati in ambito nazionale e non solo, che animeranno le feste a corte. Nell’intento di coinvolgere ogni anno sempre più residenti, anche il gruppo dei ragazzi del gruppo tamburi è stato rinnovato. Il Premio Speciale dedicato alla memoria di “Gabriele Di Davide”, assegnato al gruppo che ha contribuito con più assiduità al successo del Palio del Barone, è stato attribuito al gruppo sbandieratori di Porta Solestà di Ascoli Piceno. La presentazione della serata sarà affidata al direttore artistico della manifestazione, nonché attore, regista ed eclettico dicitore medievale, Fabio Di Cocco. A conclusione della rievocazione il cielo si colorerà di gioia e bellezza quando sarà inscenato “l’Incendio della Torre” eseguito da una prestigiosa ditta pirotecnica.

La seconda serata del 16 agosto, per  i turisti e i cittadini che vivono al lido della città, ci sarà la possibilità di partire dalle ore 17 con il bus navetta gratuito messo a disposizione dal Comune di Tortoreto e dalla ditta Marcozzi che partirà dalla rotonda Carducci e a fine manifestazione li riporterà al lido. Per coloro che arriveranno con l’auto saranno allestite delle aree parcheggio molto vaste di circa 300 – 400 posti auto all’ingresso del centro storico. La protezione civile e il pronto intervento saranno curati dalla Croce Bianca di Alba Adriatica e dalla protezione civile di Tortoreto. La vigilanza, oltre alle Forze dell’ordine e della Polizia locale, sarà incrementata anche dall’Associazione Nazionale Carabinieri. Entrambi gli eventi sono gratuiti.




Con “Parole d’Autore” a Giulianova arriva Giulia Alberico con il romanzo ispirato a Vittoria Colonna. Venerdì 19 luglio in Biblioteca “Bindi” l’ultimo appuntamento della rassegna dell’associazione “Quid”.

Venerdì 19 luglio, alle ore 19.15 nella sala centrale della Biblioteca civica “Vincenzo Bindi” di Giulianova si terrà l’incontro con la scrittrice Giulia Alberico per l’ultimo appuntamento della rassegna letteraria Parole d’Autore a cura dell’associazione culturale Quid. Nata a San Vito Chietino, l’autrice, già docente di Italiano e Storia negli istituti superiori per oltre trent’anni, vive a Roma e collabora alle pagine culturali de L’Osservatore romano e del web magazine La voce di New York che pubblica in inglese e in italiano. É autrice di Madrigale (Sellerio, 1999) a cui sono seguiti diversi romanzi, saggi e racconti pubblicati con i più importanti editori italiani. Per l’occasione la scrittrice presenterà il suo ultimo romanzo storico edito da Piemme dal titolo Il segreto di Vittoria – La vita di Vittoria Colonna ai tempi di Michelangelo e I libri sono timidi, pubblicato nella collana Lilliput della casa editrice Galaad. In dialogo con Giulia Alberico saranno Paola Vagnozzi e Paolo Ruggeri della Galaad Edizioni.
I locali della Biblioteca sono climatizzati.

Il segreto di Vittoria
Roma, 1567. Vittoria Colonna, poetessa, vedova di Ferrante d’Avalos, marchesa di Pescara e consigliera di due Papi, è morta ormai da alcuni anni. Ed è solo a distanza di tempo che la sua dama di compagnia, colei che le è stata accanto dal primo giorno, decide di aprire le carte che ha conservato e nascosto fino alla fine: gli amici di Vittoria sono morti ormai e nessuno corre più il pericolo di essere condannato per eresia e tradimento. Vittoria, infatti, con Giulia Gonzaga, il cardinale Ferdinand Pole e Michelangelo faceva parte di un gruppo di persone che tentò in ogni modo di riformare la Chiesa per evitare lo scisma, condannando il nepotismo, la vendita delle indulgenze e le numerose storture della curia papale. Ma in quelle carte segrete non emerge soltanto Vittoria la santa, la cristiana, la riformatrice.
C’è anche una donna dal carattere unico e dai molti segreti: vedova inconsolabile di un matrimonio casto eppure dolcissimo, persona in costante lotta con un corpo considerato contro natura, appassionata musa e amica di Michelangelo, che forse amò per quanto corpo e anima le consentissero.

I libri sono timidi
I libri, per chi li ama come Giulia Alberico, sono creature con un odore, un sapore e un’anima che si confonde con la nostra. In questo denso e fulgido diario di lettrice sfilano come una collana di meraviglie lungo il corso di una vita, dai primi anni Cinquanta fino alla maturità di una donna che fa delle parole il suo mestiere. Paesaggi agresti e cittadini, figure care riemerse da un pozzo di memorie, aneddoti privati ed eventi collettivi si intrecciano in un continuo gioco di rimandi agli autori e autrici frequentati. Ricomponendo i tasselli di una cospicua formazione letteraria ci accorgiamo così di assistere allo svolgersi di un’autobiografia in tralice. E la grazia di uno stile ovunque terso e armonico realizza finalmente un solo affresco, una sola esemplare comunione tra vita vissuta e miracolosamente lievitata dalla carta.




FANO ADRIANO. PREMIO GIUSEPPE ZILLI: LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE TORNA CON GRANDI PROTAGONISTI DEL GIORNALISMO

Il Premio Giuseppe Zilli per il giornalismo, per il terzo anno si prepara a vivere la sua giornata più importante e attesa. Sabato 20 luglio, alle ore 18:00, l’incantevole Eremo dell’Annunziata di Fano Adriano sarà palcoscenico della Cerimonia di premiazione presentata dalla giornalista Monica Setta che chiamerà sul palco per la consegna dell’ambito riconoscimento i giornalisti scelti dalla giuria presieduta da Marcello Sorgi: Anna Zafesova, Nello Rega, Maria Rosaria La Morgia, Enrico Galletti, Valerio Nicolosi, Lucio Caracciolo. Questo premio prestigioso, diretto da Simone Gambacorta, nato dalla volontà dell’Associazione Premio Giuseppe Zilli in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo vedrà la partecipazione di illustri ospiti e personalità del mondo culturale e giornalistico, presenti non solo per celebrare i premiati, ma anche per riflettere sull’importanza dell’etica giornalistica e sull’eredità culturale che il Premio intende promuovere.
In questa terza edizione diversi sono gli eventi formativi che arricchiranno il programma: sabato mattina alle ore 10 la cooperativa di comunità Fanesia in collaborazione con Officine del Gran Sasso organizza il convegno “Ri-Coltivare il Paese: paesaggio, cultura ed economia del cibo sostenibile”, una riflessione sulla necessità di preservare orti e terreni coltivati nelle aree interne e montane. Nel pomeriggio di sabato 20 luglio alle ore 16:30, l’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo e l’Associazione Giuseppe Zilli promuovono un incontro dedicato alla “Carta di Pescasseroli, deontologia del giornalismo ambientale” recentemente adottata dall’Ordine Nazionale. Questo appuntamento offrirà una preziosa occasione di approfondimento e dibattito, mettendo in luce le responsabilità e le sfide legate alla narrazione delle questioni ambientali. Il programma formativo proseguirà il giorno successivo con un occhio ai nuovi strumenti del giornalismo: domenica 21 luglio a partire dalle ore 10 un focus sul “Mobile Journalism con visita guidata al borgo, alla scoperta di antichi mestieri. Tecnica della narrazione per immagini con lo smartphone”, il workshop dedicato alla narrazione del territorio e del suo patrimonio culturale, prevede anche dimostrazioni delle tradizioni artigianali e la scoperta delle sue eccellenze gastronomiche.
Come ogni anno la Cerimonia di premiazione, ad ingresso gratuito, prevede un numero limitato di ospiti, pertanto per accedere all’Eremo sarà necessario prenotarsi sul sito del premio www.premiogiuseppezilli.it.
Info www.premiogiuseppezilli.it – www.comune.fanoadriano.te.it – info@premiogiuseppezilli.it