Amatrice, Lunedì 11 ottobre, ore 10.00 Polo Agroalimentare del Parco Convegno “I CINGHIALI NEL REATINO:

Amatrice, Lunedì 11 ottobre, ore 10.00

Polo Agroalimentare del Parco

Convegno

“I CINGHIALI NEL REATINO:

LA QUESTIONE DELLE RESPONSABILITÀ”

Assergi – 05/10/2010 – L’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ed il Comune di Amatrice promuovono il convegno “I Cinghiali nel Reatino: la questione delle responsabilità” che si terrà lunedì 11 ottobre p.v. alle ore 10.00, presso il Polo Agroalimentare dello stesso Ente Parco ad Amatrice.

Una tematica urgente, quella dei cinghiali nel versante reatino dell’area protetta, la cui soluzione appare non più rinviabile, considerate le azioni messe in campo dall’Ente Parco e l’interruzione di processi che avrebbero potuto risolvere efficacemente il problema, come le gabbie di cattura, trasformando i cinghiali in una risorsa economica per il territorio.

Il convegno mira, pertanto, a definire le responsabilità e a favorire un confronto quanto più costruttivo che coinvolga le Istituzioni, le Associazioni ed i portatori d’interesse locali, allo scopo di individuare la soluzione più equa ed indirizzare gli sforzi di ciascuno verso un obiettivo pienamente condiviso.

Dopo l’introduzione del Sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, interverranno il Vice Presidente della Provincia di Rieti, con delega ad Agricoltura, Caccia e Pesca, Oreste Pastorelli, l’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio, Marco Mattei, il Presidente della Coldiretti Aldo Mattia ed il Presidente della C.I.A., Enrico Scipione.  Il convegno vedrà come moderatore il Direttore dell’Ente Parco, Marcello Maranella. Il Presidente, Arturo Diaconale, terrà le conclusioni.




Editoria. Pubblichiamo qui il testo scritto dallo scrittore e giornalista Francesco De Filippo per il libro di Luca Leone BOSNIA EXPRESS.

Pubblichiamo qui il testo scritto dallo scrittore e giornalista Francesco De Filippo per il libro di Luca Leone BOSNIA EXPRESS.

Da capolinea a capolinea.

Che sia un percorso circolare o da un punto all’altro (il che implica, o fa sperare, un ritorno) poco cambia. Qui è la Bosnia.

Con la furia appassionata di un amante tradito che rivuole indietro la propria compagna – e non malata, stato in cui il tradimento l’ha trasformata – l’Otello Luca Leone urla e si dispera per questa Bosnia. Per quella che è e per quella che (ineluttabilmente?) sarà. Dipende dai più forti e un po’ anche da loro, i bosniaci. E da tutti coloro che nel magma fetido della mafia locale intendono metterci mano o voce. Quella locale di mafia e quella importata, più pericolosa perché insospettabile: veste abiti firmati, è di casa nelle insonorizzate stanze del potere, frequenta nomi quotidianamente sui giornali e vescovi o ulema di altissimo rango. Insomma, quella che conta e che decide le mosse sullo scacchiere internazionale.

Qualcuno molto potente tracciava una linea orizzontale molto vicino al vertice della piramide sociale per spiegare che leggi, regole, quotidianità varie sono forme organizzative che attendono alla parte sottostante della figura geometrica; per i pochi che ne sono al di sopra non vigono gli stessi ordinamenti, chi regola le sorti del mondo siede in un pantheon dove le regole devono necessariamente essere diverse.

Non so se sia vero o soltanto accettabile, ma la Bosnia oggi come la racconta Leone è la materializzazione di questa ipotesi. E non per i miliardari locali che affogano nell’oro e gestiscono media, edilizia, mafiette; e nemmeno per i corrotti politici, dal consigliere del piccolo villaggio al parlamentare di una delle due Entità dello Stato bosniaco (BiH), la Federazione di Bosnia Erzegovina (FBiH) o la Republika Srpska (RS). No, questi sono le varie specie di parassiti che spolpano la bestia agonizzante o già morta; il nugolo di mosche che ronza intorno alla carogna asportandone più o meno microscopiche porzioni.

No, mi riferisco alle grandi potenze, alle grandi aziende da quelle supportate, ai potenti gruppi finanziari, alle menti che non hanno volto e che ci sono dietro la scelta di far scoppiare un incendio qua, un conflitto là, una crisi economica da qualche altra parte. A quelli cioè che danno la zampata per atterrare la preda. Poi, una volta che questa è ferita, una volta che il giocattolo è pronto, gente patologicamente tarata come un Karadžić o un Mladić si trova dovunque e a buon mercato per fare il lavoro sporco. Una volta terminato, gli eroi di latta possono venir scaricati.

Gli idealisti, i fiduciosi nell’autorità e gli struzzi non credono a questa teoria. Sono convinti che le dinamiche sociali siano tutte spontanee e che – vista la complessità del progetto e la ancor più difficile sua realizzazione – nessuno abbia il potere per controllare intere porzioni di mondo e di contesti sociali. Tutt’al più, qualcuno potrebbe aver soffiato sul fuoco e indirizzato le fiamme in questa o in quella direzione. Personalmente, sono pessimista e ho un gran rispetto (e timore) dell’aggressività umana, specie se covata con il tepore non dell’odio ma dell’indifferenza, della non conoscenza dell’altro, come accade ai tanti banchieri o industriali formatisi al chiuso di grattacieli di ferro e vetro, abituati a decidere di fronte a numeri, tabelle, diagrammi piuttosto che volti, carne e sangue. Agiscono come generali: questi muovono divisioni di soldati, quelli di operai; questi li mandano al macello o a compiere il macello, quelli in un altro stabilimento o a casa

Ma tant’è: che sia inconfutabile o falsa questa teoria, i dati di fatto e la realtà coeva sono un esito che attecchisce alla sua fondatezza come alla sua inconsistenza. È tanto oltre da ridicolizzare chi perde tempo ad analizzare le cause. Chi ha fame, non si chiede dove è prodotto il cibo che gli viene porto né se la mano che lo porge è ben lavata. Il distinguo e l’analisi sono leziosità appannaggio della sazietà. (…)

Il testo integrale dell’introduzione è disponibile sul portale e può essere ripreso liberamente citando la fonte ©Infinito edizioni 2010




Milano, presentazione del Barometro Mondiale dei Furti nel Retail

Milano, presentazione del Barometro Mondiale dei Furti nel Retail, la più dettagliata indagine sui furti nei punti vendita condotta dal Centre for Retail Research e ormai giunta alla decima edizione. Saranno illustrati i dati i 2010 relativi all’Italia e al mondo, analizzando quali siano stati i prodotti maggiormente rubati e quanto questo fenomeno abbia inciso sulla spesa dei consumatori onesti.

recentemente un quotidiano nazionale ha pubblicato i dati relativi alla Ricerca Barometro, ma le cifre riportate si riferivano all’anno 2009

I dati relativi a quest’anno saranno presentati martedì 19 ottobre alle h 10.30 c/o Spazio Chiossetto (via Chiossetto 20, MIlano).

Alla conferenza prenderà parte anche la  professoressa Isabella Corradini, Docente di Psicologia Sociale presso l’Università degli studi de L’Aquila e Presidente del Centro Ricerche Themis che, partendo dall’analisi dei dieci anni di studio, traccerà un quadro evolutivo dei profili dei taccheggiatori e delle motivazioni che spingono al furto da una prospettiva psico-sociale.




Teramo. Quattro milioni di euro per gli interventi anti-crisi: “Vanno usati per sostenere la ripresa con iniziative rispondenti alle reali esigenze di imprese e lavoratori” dichiara Catarra e convoca le parti sociali per concordare le azioni sulle quali investire

Quattro milioni di euro per gli interventi anti-crisi: “Vanno usati per sostenere la ripresa con iniziative rispondenti alle reali esigenze di imprese e lavoratori” dichiara Catarra e convoca le parti sociali per concordare le azioni sulle quali investire

La Provincia di Teramo, fra le prime in Italia, si appresta a dare seguito al Protocollo d’Intesa sottoscritto lo scorso luglio dall’Unione delle Province Italiane e dal Ministero del Lavoro: un pacchetto di interventi che ha l’obiettivo di contrastare gli effetti della crisi economica favorendo lo sviluppo territoriale sostenibile e stimolando l’occupazione attraverso azioni specifiche rivolte alle imprese, ai disoccupati e ai lavoratori.

Sono già disponibili circa 4 milioni di euro e la Provincia ha convocato associazioni di categoria e sindacati per programmare la spesa sulla base, si legge nella nota inviata dal Presidente: “delle esigenze, delle criticità e delle problematiche del tessuto produttivo teramano in maniera che le risorse europee rappresentino un concreto strumento a sostegno del mondo produttivo e delle politiche attive del lavoro”.

L’intenzione annunciata dal Presidente è quella di “superare una gestione troppo spesso standardizzata dei finanziamenti del Fondo sociale europeo per intervenire, invece, con progetti che possano essere spesi al tavolo delle relazioni industriali, nei casi di crisi aziendali, a sostegno dei lavoratori che rischiano di uscire dal ciclo produttivo o che ne sono già usciti”.

Le parti sociali sono state convocate per lunedì 11 ottobre (alle 9.30 le associazioni datoriale e alle 11.30 quelle sindacali) con l’intenzione “di concordare linee d’azione e prevedere un cronoprogramma ben definito sulle azioni da intraprendere nei prossimi mesi”.

Un ruolo importante, nella programmazione e nella gestione delle azioni, sarà svolto dagli assessori Eva Guardiani e Ezio Vannucci, rispettivamente alle Attività produttive e al Lavoro.

Teramo 5 ottobre 2010




Pescara. Terzo festival mediterraneo della laicità


Associazione
Itinerari Laici

via dei mandorli, 7

65010 Spoltore (Pe)

spprosperi@gmail.com

www.itinerarilaici.it

Terzo
festival mediterraneo della laicità

sabato 23, domenica 24 ottobre 2010

Pescara, ex Aurum

via D’Avalos angolo via Luisa D’Annunzio


Direzione scientifica Prof. Giacomo Marramao


Breve nota di presentazione del Terzo Festival Mediterraneo della Laicità

La terza edizione del Festival Mediterraneo della Laicità propone il tema della Laicità a confronto e in rapporto alla Spiritualità.


Laicità e spiritualità

Un incontro tra due dimensioni culturali, esistenziali e filosofiche che nel luogo comune sono in contrapposizione.

Un ponte per confrontarsi ed aprirsi alla possibilità di punti di contatto per offrire uno spazio di riflessione e di ricerca.

Vorremmo, attraverso questa proposta, dare un segnale che contribuisca a modificare attitudini mentali e comportamentali che vedono nel nostro Paese soprattutto, ma ovunque in tutta l’area mediterranea ove si sia diffusa una visione integralista delle religioni, una netta ed irriducibile alternativa tra laicità e spiritualità.

Quest’ultima viene intesa quale unica dimensione religiosa teologico-cattolica, islamica o ebraica.

Quanto alla laicità essa suggerisce, nell’accezione comune, una sorta di atteggiamento materialistico, pragmatico e necessariamente privo di interrogativi esistenziali.

A questi si ritiene che il laico non religioso guardi, con scetticismo se non con aperta indifferenza o sospetto, ad ogni indagine o suggestione di ricerca“spirituale” che viene relegata in un “non luogo”.



Questa devastante visione di contrapposizione oltre a determinare un assoluto allontanamento nella dimensione laica tra ricerca interiore, religiosità e spiritualità, crea un fraintendimento e limita fortemente le capacità/possibilità di esperire e trovare nuove strade che vedano accanto a luoghi di spiritualità confessionale, altre forme di ispirazione spirituale che trasformino le nostre città davvero in democratiche e pluraliste.

Un classico esempio concreto è quello di poter disporre di un luogo di raccoglimento laico per l’estremo commiato di chi, vissuto secondo valori civili, desidera una cerimonia funebre condivisa, intima e amicale non religiosa.

Questo genere di luogo è assai spesso di difficile realizzazione e sono assai rare le eccezioni.

Vogliamo indagare la possibile ricerca di quanto nutre ed offre ricchezza, bellezza, intensità di pensiero e forza del silenzio e della meditazione, fuori da processi e riti codificati religiosi.

Questo nostro tempo può essere intensamente abitato da ricerca di contenuti da condividere che si sviluppano percorrendo strade non battute da teologie e verità rivelate.

La laicità è una dimensione di totale rispetto verso tutte e ciascuna scelta religiosa, oltre che di nessuna “chiesa”fuggendo da dogmatismi e integralismi; la proposta laica coglie e rappresenta la necessità di offrire spazi e modi che rispondano alle esigenze di senso diffuse nella società.

Sottrarre al monopolio teologico-confessionale le infinite forme di spiritualità che ciascuno può desiderare di maturare e condividere è una delle possibili articolazioni della dimensione culturale della laicità.

L’apparente ossimoro di una spiritualità laica può rappresentare una prospettiva di civile e forte scoperta e pratica di senso che incoraggino ed intensifichino sia processi d’integrazione che di rafforzamento del dialogo e della riduzione dei conflitti.

La laicità, anche nel confronto e nella ricerca spirituale ha bisogno di uno spazio libero, dove le ragioni ed i punti di vista possano confrontarsi; essa è fiorita con la democrazia politica, con la crescita di una società civile nella quale varie associazioni, imprese, mezzi di comunicazione di massa, partiti, sindacati, ma anche raggruppamenti religiosi, sono liberi di svilupparsi, nel rispetto dello Stato di diritto.

In questo il rapporto laicità, Stato di diritto, dignità e libertà del cittadino sono totalmente interdipendenti e necessitano di un continuo scambio, confronto ed elaborazione perché nessuna fase può ritenersi punto di arrivo definitivo, ma rappresenta la continua ricerca di un equilibrio tra elementi costitutivi di un processo di divenire civile.

PROGRAMMA

primo giorno: sabato  23 ottobre Laicità e spiritualità

ore 16.30 / 17.00 Un approccio laico alle culture Alessandra CIATTINI
Letture

ore 17.30 / 18.30 Dante ed un’etica per il terzo millennio Filippo LA PORTA

Letture

ore 19.00 / 20.00 Laicità, spiritualità, religiosità Marco PANNELLA e Marco POLITI

secondo giorno: domenica 24 ottobre SPIRITUALITà LAICA

ore 10.30 / 11.30 Laicità del crocifisso? Chiara LALLI

Letture

ore 11.30 / 12.30 Concetto e pratica di mistica laica Luigi LOMBARDI VALLAURI

Letture

ore 17.00 / 19.00
Letture

Tavola Rotonda
Arte, cultura e religione nel mondo globalizzato
Mostafa EL AYOUBI, Giovanni FRANZONI, Giacomo MARRAMAO, Antonio ZIMARINO
Coordina Gabriella CARAMORE

al termine Assegnazione del Premio “Laici per il Mediterraneo”

Expò di video arte: 15 – 24 ottobre ex Aurum

Unbroken beat of soul – Ininterrotto battito d’anima
Expò di video arte contemporanea internazionale a cura di Antonio ZIMARINO

Barbara AGRESTE- Emanuela BARBI/Gianluca STUARD – Mandra CERRONE

Paolo DELL’ELCE – Franco FIORILLO – Kosroh KHORSAVI/Farid JAFARI

Tarin GARTNER – LIUBA – Gino SABATINI ODOARDI

Direttore scientifico: Giacomo MARRAMAO

Vicedirettore scientifico: Cinzia DATO

Coordinatrice: Silvana PROSPERI

Comitato organizzativo:

Muni CYTRON, Fausto BELLANTE, Michele MEOMARTINO, Paolo VISCI, Gretje VAN DEER

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Sito del Festival www.festivalmediterraneodellalaicita.it / Sito Associazione www.itinerarilaici.it







Roseto degli Abruzzi. Domenica 10 Ottobre ore 21: “Irregolare” di Vincenzo Bosica. Romanzo di fantascienza ciberpunk

Clicla sul titolo—>Questo week end al Chaikhana…

sabato 09 Ottobre ore 21:30


Una magica serata in compagnia

di Marco “Okblues” in “Tocchi di Gershwin e altre storie”

Un viaggio tra le melodie dei compositori che hanno influenzato la musica moderna.

Domenica 10 Ottobre ore 21:

“Irregolare” di Vincenzo Bosica.

Romanzo di fantascienza ciberpunk

Moderatore Walter Di Berardinis.

Il Romanzo:

Ogni giorno, ogni istante, l’identità personale di ogni essere vivente viene registrata e codificata digitalmente, creando una traccia informatica indelebile. Nulla e nessuno sfugge al Sistema e ai suoi occhi elettronici. In un mondo corrotto dalla troppa tecnologia e corroso dall’inquinamento, al limite del collasso demografico, uomini centenari sfidano la morte integrando la carne avvizzita dal tempo con protesi biomeccaniche, fino a diventare esseri ibridi, metà macchine e metà umani.

In questo futuro non troppo distante e non così incredibile, l’unica possibilità di una nuova nascita si chiama Permesso di Procreazione, una direttiva internazionale che ha istituito una dipendenza razionale fra vita e morte: un nuovo nato solo in caso di un nuovo decesso.

Ma in questa società in cui nulla è più lasciato al caso, un efferato delitto scuote le sue fondamenta: un uomo viene trovato morto nel suo appartamento, il suo occhio artificiale strappato dall’orbita oculare. Shaun Morrison, detective dalla personalità complessa, in continuo contrasto verso i suoi superiori, circoscrive l’indagine, concentrandosi  sul traffico di innesti cibernetici da collezionismo. Ma le sue indagini lo portano davanti a qualcuno che non dovrebbe esistere: un irregolare.

Irregolare è un adrenalinico romanzo cyberpunk dalle fosche tinte, brutale e coinvolgente, destinato a diventare una pietra miliare della fantascienza italiana, che intreccia le vicende personali di molte vite e traccia i contorni di un futuro purtroppo verosimile.




Corropoli (TE). venerdì 8 ottobre 2010, alla Badia di Santa Maria di Mejulano a Corropoli, la conferenza “Caravaggio: la realtà senza aggettivi”.

Corropoli, 05 ottobre 2010


Il presidente del Lions Club Val Vibrata, Lanfranco Iachini, in collaborazione con i Lions ed i Leo Clubs di Amandola Sibillini, Ascoli Piceno Colli Truentini, Ascoli Piceno Host, Ascoli Piceno Urbs Turrita, Atri Terre del Cerrano, Fermo – Porto San Giorgio, San Benedetto del Tronto Host, San Benedetto del Tronto Truentum, Teramo, Leo San Benedetto del Tronto e Leo Teramo ha organizzato per venerdì 8 ottobre 2010, alla Badia di Santa Maria di Mejulano a Corropoli, la conferenza “Caravaggio: la realtà senza aggettivi”.

La relazione di questo importante appuntamento che coincide con il quarto centenario della morte di Michelangelo Merisi da Caravaggio, è stata affidata ad uno dei più famosi storici italiani dell’arte medievale e moderna oltre che fra i più noti ed autorevoli studiosi del “pittore maledetto”, il professor Ferdinando Bologna.

Ferdinando Bologna nato a L’Aquila nel 1925, è professore emerito di Storia dell’Arte medievale e moderna  nell’Università “Tor Vergata” di Roma. Attualmente è docente presso l’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli dove insegna “Metodologia e Storia della Critica d’Arte”.




Teramo. STUDENTI BRASILIANI A TERAMO PER IL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI DI QUALITÀ

STUDENTI BRASILIANI A TERAMO PER IL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI DI QUALITÀ

Teramo, 5 ottobre 2010 – Quaranta studenti brasiliani saranno impegnati da domani in uno stage di un mese presso le migliori aziende agroalimentari della provincia di Teramo e della regione e in seminari presso la Facoltà di Agraria a Mosciano Sant’Angelo. Partner per l’organizzazione degli stage è il Consorzio Abruzzo Qualità Food, creato per la valorizzazione all’estero dei prodotti agroalimentari abruzzesi di qualità.

Gli studenti, che hanno anche cittadinanza italiana, visiteranno, inoltre, dal 21 al 25 ottobre, il Salone internazionale del gusto-Terra Madre di Torino.

L’iniziativa rientra nel Progetto di Valorizzazione dei prodotti agroalimentari di qualità (Vapraq) – che la Facoltà di Agraria dell’Università di Teramo sta sviluppando in Brasile in collaborazione con l’Università brasiliana Federale di Santa Catarina e lo Slow Food Italia – finalizzato alla formazione dei lavoratori italiani residenti in Paesi non appartenenti all’Unione Europea.

Sarà il rettore dell’Università di Teramo, Rita Tranquilli Leali, a dare il benvenuto, alle 18.30 di domani nella sede di Viale Crucioli, alla giovane delegazione brasiliana che sarà ricevuta nel pomeriggio anche dall’assessore provinciale al Turismo e alle attività produttive Ezio Vannucci e, in serata, dal sindaco di Mosciano Sant’Angelo Orazio di Marcello.

Dal 7 ottobre prenderanno il via le visite tecniche presso il Molino Alimonti e il Pastificio Cocco, mentre venerdì 8 ottobre, presso la Facoltà di Agraria, gli stagisti incontreranno le aziende agroalimentari teramane che ospiteranno gli stage.




Montesilvano (PE). Rappresentativa calcistica A.I.C. (Associazione Italiana Celiachia) Abruzzo-Molise Inizio Preparazione

Rappresentativa calcistica A.I.C. (Associazione Italiana Celiachia) Abruzzo-Molise

Inizio Preparazione

06 ottobre ore 20.30

Complesso Sportivo Maracanà – Montesilvano (PE)

Prenderanno il via 06 ottobre alle ore 20.30 presso il complesso sportivo Maracanà di Montesilvano (PE) le sedute di preparazione della rappresentativa calcistica Abruzzo-Molise dell’A.I.C. (Associazione Nazionale Celiachia).

Agli ordini del mister Janpierre Acciavatti scenderanno in campo gli atleti celiaci selezionati che durante questo periodo hanno mostrato interesse ad intraprendere un avventura affascinante.

Nata con l’obiettivo sportivo di partecipare nel migliore dei modi alle fasi finali del Torneo Nazionale tra rappresentative regionali A.I.C. in programma per il 2011 in Lombardia, la rappresentativa abruzzese si è posta da subito un traguardo più alto.

Come tengono a precisare gli organizzatori, attraverso questa iniziativa “si mira in maniera crescente alla diffusione di informazioni utili a capire e per convivere con la celiachia. Le attività della neonata rappresentativa calcistica mirano a creare ciclicamente appuntamenti nei quali socializzare, scambiare informazioni, documentarsi, porre e rispondere a domande. La presenza attiva di giovani atleti che soffrono di questo disturbo alimentare testimonia il successo di un’iniziativa che vedrà nel corso di questi mesi una sostanziale crescita dal punto di vista informativo”.

Dal punto di vista sportivo le sedute di preparazione avranno una cadenza mensile intervallate ad incontri amichevoli con rappresentative locali e non. La selezione dei componenti della rappresentativa invece continua quotidianamente. È sempre possibile contattare tramite mail (selezioneaic@absolutesport.it) o telefonicamente (num. 3200358347) i responsabili con cui concordare un appuntamento. Requisito richiesto: essere celiaco.




L’Aquila. Macerie anno zero I numeri, i ritardi, le responsabilità, le soluzioni possibili

Martedì, 5 ottobre 2010 Invito alla stampa

Macerie anno zero

I numeri, i ritardi,

le responsabilità, le soluzioni possibili

Conferenza stampa

domani mercoledì 6 ottobre 2010, ore 10.15

L’Aquila – Sala giunta Comune, Via Filomusi Guelfi

La gravità della situazione è sotto gli occhi di tutti: L’Aquila e i comuni del cratere sono in agonia e le istituzioni continuano a dimostrare tutta la loro inadeguatezza. A cominciare da quella che sembrerebbe l’azione più semplice, cioè la stima e la rimozione delle macerie.

A 18 mesi dal sisma Legambiente presenta “Macerie anno zero”, il secondo dossier sulla ricostruzione pulita, in cui analizza la situazione, mette a fuoco ruoli e responsabilità, evidenzia omissioni ed errori, propone soluzioni.

Intervengono:

Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale Legambiente

Tito Cuoghi, responsabile relazioni esterne Anpar – Associazione Nazionale Produttori di Aggregati Riciclati

Angelo Di Matteo, presidente Legambiente Abruzzo

Sono stati invitati:

Massimo Cialente, sindaco dell’Aquila

Pierluigi Biondi, sindaco di Villa Sant’Angelo

Gaetano Fontana, coordinatore della Struttura per la Gestione dell’Emergenza