ancora sui Consorzi Industriali
23 marzo 2011
Con la presente, Vi inviamo un comunicato del Coordinamento Regionale RSA UIL-FPL Consorzi per lo Sviluppo Industriale d’Abruzzo che fornisce nuovi elementi di critica del disegno di legge regionale sui Consorzi Industriali, anche alla luce di un convegno sulle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate svoltosi a Bologna il 14 marzo 2011.
Come potete leggere, il convegno della Rete Cartesio dimostra che la contrapposizione tra Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate e Consorzi Industriali è una forzatura senza fondamento.
Esperienze come quella del Friuli confermano che i Consorzi Industriali sono strutture idonee ed avanzate in materia di area produttive.
Si tratta, dunque, di riformare i Consorzi, non di cancellarli.
Bisogna partire dalle cose che hanno funzionato per migliorarle ulteriormente e portare al loro livello le realtà inefficienti, non di appiattire tutte le esperienze su quelle peggiori, dei cui disastri la politica ha la responsabilità principale, con la sequela di commissariamenti improduttivi che ha disposto, azzerando la vita democratica di questi enti per anni ed anni, senza venire a capo di nulla.
Si prendano a riferimento le riforme dei consorzi industriali fatte con successo da alcune regioni e si rinunci ad un approccio distruttivo di cui sfuggono le motivazioni.
A pagina 2, la nota sul Convegno di Bologna
Cordiali saluti
(Roberto Campo)
Recenti ed autorevoli documenti a livello nazionale sostengono che i consorzi industriali sono strutture idonee ed avanzate in materia di aree produttive – il d.d.l.r. Abruzzo invece propone l’inaccettabile smantellamento di queste strutture.
La UIL ha trasmesso ai Consiglieri Regionali, ai Sindaci ed alle altre parti sociali il seguente dossier:
– documento UIL FPL del 21/03/2011,
– stralcio atti convegno CARTESIO del 14/03/2011 (le Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate in Italia: stato dell’arte e prospettive),
– sintesi preliminare del progetto SIAM (pianificazione territoriale e sviluppo economico),
– stralcio linee guida risultanti dal progetto SIAM (per l’insediamento e la gestione di aree produttive sostenibili),
* * *
Sintesi del documento UIL FPL del 21/03/2011:
Oltre ai precedenti documenti, con i quali la UIL ha espresso e motivato perplessità e contrarietà sul D.D.L.R. Abruzzo “riordino delle funzioni in materia di aree produttive”, approvato dalla Giunta Regionale in data 21/02/2011, vi sono altri importanti ed autorevoli argomenti che la inducono, ancora di più, a ritenere detto D.D.L.R. infondato e pericoloso per la collettività abruzzese.
Il 14 marzo 2011 si è svolto, a Bologna, il convegno intitolato “le Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate in Italia: stato dell’arte e prospettive”, organizzato dalla Rete Cartesio (che comprende 170 organizzazioni) e con la partecipazione del Tavolo di Lavoro Interregionale, costituito da Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte e Toscana.
Il convegno ha evidenziato che “in altre Regioni, nelle quali non esistono leggi specificatamente dedicate alle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate, vigono altre norme che agevolano la gestione ambientale delle aree produttive; è il caso delle leggi regionali che disciplinano i Consorzi di sviluppo industriale, che rappresentano strutture idonee alla gestione unitaria di numerose tematiche d’area, comprese quelle ambientali (es., Friuli V.G., Sicilia) (…) Il Friuli non ha una normativa sulle A.P.E.A., ma ha una legge sui Consorzi per lo sviluppo industriale che presenta forti elementi di analogia, soprattutto in termini di servizi collettivi e semplificazioni amministrative. Inoltre, in Friuli sono presenti esempi avanzati di aree produttive con modalità gestionali e dotazioni infrastrutturali improntate alla sostenibilità”; “un ruolo determinante è svolto dai Consorzi “; “i Consorzi che assumono un ruolo simile al Gestore Unitario / Soggetto Responsabile di un’ A.P.E.A.”.
In più, i Consorzi per lo sviluppo industriale del Friuli gestiscono agglomerati industriali di interesse regionale, individuati dagli strumenti di programmazione economica e di pianificazione territoriale regionali; ai Consorzi sono attribuite le funzioni di pianificazione territoriale negli ambiti di competenza e per il perseguimento dei fini istituzionali.
Dal convegno è emerso anche che il fenomeno più osservato nei casi di studio è rappresentato da un’evoluzione ed un ampliamento delle funzioni dei soggetti esistenti e non dall’istituzione ex novo di organismi preposti alla gestione dell’area.
Appare evidente insomma che quest’ultimo argomento e gli altri sopra riportati, che compongono il quadro delle aree produttive impegnate in un percorso di riqualificazione (per ciascuna Regione oggetto di studio), si pongono tutti in netto contrasto con i contenuti e le disquisizioni a supporto del D.D.L.R. proposto dall’Assessore ed approvato dalla Giunta Regionale abruzzese.
Ad ulteriore conferma della fondatezza delle critiche costruttive avanzate dalla UIL, vi è un altro esempio, non meno importante, nel panorama nazionale di progredita idoneità dei Consorzi in materia di pianificazione territoriale e sviluppo economico sostenibile. Il Progetto Life Ambiente S.I.A.M., sull’argomento del modello di Area Industriale Sostenibile, coinvolge, oltre all’E.N.E.A., il Consorzio per la zona industriale e portuale di Padova ed i Consorzi per lo sviluppo industriale di Frosinone e di Rieti-Cittàducale.
In conclusione, si ribadisce la convinzione che detto D.D.L.R. Abruzzo sia stato malamente predisposto ed approvato e che debba essere assolutamente emendato in modo radicale, poiché si pone pure in contrasto con lo stato dell’arte e le prospettive delle Regioni d’Italia più progredite in materia, che confermano che i Consorzi per lo sviluppo industriale sono strutture idonee ed avanzate, grazie anche all’interesse ed al supporto delle Regioni stesse.
23 marzo 2011
Coordinamento Regionale RR.SS.AA. UIL FPL Consorzi per lo Sviluppo Industriale d’Abruzzo