Si è tenuto oggi, venerdì 24 gennaio, nel Palazzo del Mare di Roseto degli Abruzzi Oggi, “Frammenti di sé “, un significativo incontro convegno dedicato a un tema che oggi più che mai merita attenzione: il disagio giovanile. Il convegno, moderato dallo storico e giornalista Sandro Galantini, tra gli intellettuali di maggiore spessore in Abruzzo, ha trattato le difficoltà e le fragilità che molti ragazzi affrontano, specialmente in un periodo storico così complesso come quello attuale.
Le riflessioni degli esperti intervenuti sono state di grande valore. La dottoressa Klaudia Deda, psicologa, ha parlato della fragilità dei giovani, sottolineando come spesso il peso delle emozioni venga ignorato o represso, anziché essere affrontato con il supporto di una rete di ascolto. «Non reprimere, ma parlare» è stato il suo messaggio forte e chiaro, un richiamo importante per tutti noi a prestare attenzione a chi ci circonda, senza dare per scontato che dietro un’apparente normalità non si possano celare difficoltà profonde.
La professoressa Alessandra Gasparroni, antropologa dell’Università di Teramo, ha invece riflettuto sull’importanza del dialogo intergenerazionale e del recupero delle tradizioni familiari con il suo intervento “Il filo della storia”. In un mondo in cui la comunicazione spesso passa attraverso schermi e social media, l’essere umano ha bisogno di un filo che lo colleghi alle proprie radici. Le famiglie devono essere un porto sicuro, dove si possa trovare ascolto e conforto.
Il professor Alessio D’Egidio, docente di filosofia nella scuola secondaria, ha invece portato l’attenzione sulla relazione tra i giovani e il mondo dei social media. Nel suo intervento, “Una finestra sul cortile”, ha parlato dei pericoli legati a una connessione virtuale che spesso non basta a colmare la solitudine o il vuoto emotivo, anzi, in alcuni casi può anche alimentarlo. Senza questa connessione digitale, molti ragazzi si sentono isolati, fuori dai flussi comunicativi, e a volte anche invisibili agli occhi della società. Questo fenomeno, se non affrontato, può contribuire ad aumentare il senso di solitudine e, nei casi più estremi, alimentare il disagio.
Questa giornata è stata anche l’occasione per ricordare, con una grande dose di tristezza, che il tema del disagio giovanile non è solo teorico, ma purtroppo è una realtà che tocca da vicino. La prevenzione passa attraverso una maggiore consapevolezza, una rete di supporto attenta e sempre disponibile, e un’educazione emotiva che deve partire già dalle scuole.
A dare il loro contributo durante l’incontro, sono stati anche numerosi rappresentanti delle istituzioni, che hanno portato i loro saluti: il Sindaco di Roseto degli Abruzzi Mario Nugnes, la Vice Prefetto Roberta Di Silvestro, l’onorevole Giulio Cesare Sottanelli, membro della Camera dei Deputati, il Consigliere regionale Enio Pavone, il presidente di Conflavoro Teramo Albano Viscioni e la dottoressa Donatella Croce, neo presidente del Lions Club Roseto degli Abruzzi-Valle del Vomano.
Questa giornata non ha solo lanciato un messaggio di riflessione, ma anche di speranza. Speranza che, se ci uniamo e lavoriamo insieme, può fare la differenza nella vita di tanti ragazzi che oggi, più che mai, hanno bisogno di un punto di riferimento, di qualcuno che li ascolti e che non lasci mai soli.
Un sentito ringraziamento è stato tributato ai dirigenti scolastici e ai docenti che hanno accompagnato gli studenti del “Moretti” e del “Saffo” di Roseto degli Abruzzi in questo importante incontro.
Ana Domenica Di Evangelista