Dieci alloggi a Teramo, liberi ed immediatamente assegnabili. E’ questa la risposta che l’Ater ha voluto dare alle necessità manifestate nel corso dell’ultimo incontro dell’Osservatorio Permanente sul Diritto all’Abitare.

Dieci alloggi, che potranno offrire al Comune di Teramo la possibilità di garantire una risposta positiva alle aspettative di altrettanti nuclei familiari.

«Abbiamo effettuato un’attenta analisi della consistenza del patrimonio dell’Azienda – spiega il Presidente dell’Ater Maria Ceci – proprio per individuare gli alloggi che, liberati dagli ex assegnatari, potessero essere messi a disposizione del Comune di Teramo, e sui quali i nostri tecnici hanno provveduto ad effettuare tutti i sopralluoghi necessari a garantirne la piena fruibilità».

Gli alloggi che l’Ater ha messo a disposizione del Comune si trovano in:

 

– Via Po, 74 (57,26 mq)

– Via Giovanni XXIII, 20 (112.93 mq)

– Via San Luca, 17 (83,80 mq)

– Via Borgognoni, 43 (71,48 mq)

– Via Borgognoni, 43 (71,48 mq)

– Frazione Frondarola (71,48 mq)

– Frazione Frondarola (90,02 mq)

– Frazione Frondarola (71,48 mq)

– Loc. Putignano, via Mazza n.8 (70,00 mq)

– Loc. Putignano, via Mazza n.15 (45,00 mq)

 

Sarà ora il Comune di Teramo a provvedere all’assegnazione dei dieci alloggi.

 

Va ricordato anche, che sono ormai prossimi alla conclusione due cantieri, uno in via Giovanni XXIII a Colleatterrato e l’altro in via Adamoli, che consentiranno a 64 nuclei familiari di poter tornare nelle proprie abitazioni.

Inoltre, l’Ater, nei primi mesi del 2023, ha già provveduto alla sottoscrizione di due contratti “edilizia sociale” e di un contratto “Smea”, che consentiranno di mettere a disposizione degli aventi diritto altre unità abitative, sempre nel territorio del Comune di Teramo, mentre è prossima la pubblicazione del bando per l’assegnazione di un alloggio a canone concordato a Villa Mosca.

«Mai come in questo momento, si rende necessaria una fattiva e sinergica collaborazione tra enti ed istituzioni, allo scopo di offrire ai cittadini quelle soluzioni che, come nel caso di un alloggio, si pongono come fondamentali – commenta il presidente dell’Ater Maria Ceci – perché gli spazi domestici del vivere sono l’orizzonte primo di ogni persona e garantirne la disponibilità, anche e soprattutto a chi vive momenti di necessità, significa anche perseguire uno scopo di pari opportunità».