Cultura & Società, In rilievo

Giovani studentesse del progetto “Parole e inchiostro” ricevono gli attestati

 

Chiara Di Giuseppe, Federica Pace, Sara Di Prinzio, Caterina Sperandii, Caterina Taricani, Alessandra Calvelli hanno ricevuto nel pomeriggio di ieri (7 dicembre), gli attestati ufficiali presso la sede della Scuola Macondo di Pescara, dopo aver partecipato al progetto Parole e Inchiostro realizzato dalla scuola stessa con il contributo della Fondazione PescarAbruzzo.

 

Le ragazze, giovani studentesse di Pescara, hanno portato a compimento un lavoro di circa sei mesi con grande entusiasmo, in cui si sono dedicate al mondo della scrittura creativa e allo studio di alcune donne simbolo che hanno cambiato la storia o che permangono, anche nell’attualità, come esempi di resistenza, rinascita e resilienza; le corsiste hanno inoltre, portato avanti uno studio sulle diverse sfaccettature che accompagnano una pubblicazione, dall’idea di base alla vera e propria impaginazione.

 

Dunque non solo lezioni frontali e teorico/pratiche ma anche appuntamenti di grande confronto hanno arricchito il percorso formativo delle ragazze che hanno lavorato anche ad un ebook che sarà disponibile dal 12 dicembre presso la Scuola Macondo; nello specifico hanno partecipato a questo lavoro la Taricani, la Sperandii, la Di Giuseppe e la Pace.

 

Presenti alla consegna degli attestati: la Referente del progetto la Dott.ssa Elisa Quinto, impegnata anche nella didattica insieme a Serena D’Orazio, lo scrittore abruzzese nonchè fondatore della Scuola Macondo, Peppe Millanta e Sara Caramanico, che si è occupata della segreteria del corso.

 

“Questo progetto è stato un grandissimo banco di prova per tutte noi, e possiamo ritenerci soddisfatte del lavoro di tutte le borsiste; che siano state più audaci o più timide in tutte abbiamo visto una partecipazione attiva, la ricerca di un confronto e di un continuo scambio e l’esigenza di un ascolto partecipato che abbiamo cercato di dare con cura e attenzione. E’ stato anche un viaggio per tutte noi” – commenta Elisa Quinto.

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