Oggi i Carabinieri del Comando Provinciale di Teramo hanno celebrato la Patrona dell’Arma “Maria Virgo Fidelis” , l’ 81° Anniversario della Battaglia di Culqualber e  la “Giornata dell’orfano”  

Oggi i Carabinieri del Comando Provinciale di Teramo hanno celebrato la Patrona dell’Arma “Maria Virgo Fidelis” , l’ 81° Anniversario della Battaglia di Culqualber e  la “Giornata dell’orfano”  partecipando  alla  Santa Messa officiata dal Vescovo  della Diocesi di Teramo-Atri  S. E. Lorenzo Leuzzi  presso  la Chiesa  Cattedrale di Teramo intitolata a Santa Maria Assunta.

Alla celebrazione hanno preso  parte, oltre all’Onorevole Giulio Sottanelli,   le Autorità Locali e Provinciali, il Sindaco di Teramo e i  Sindaci dei Comuni della Provincia di Teramo, alcuni alunni dell’Istituto Comprensivo D’Alessandro-Risorgimento e del Liceo Artistico Montauti di Teramo, una rappresentanza della Associazione Nazionale Carabinieri, Associazione Nazionale Forestali, Associazioni Combattentistiche e d’Arma, oltre ad   una rappresentanza di Carabinieri di tutta la Provincia appartenenti all’Arma Territoriale, Forestale e Speciale.

Ospiti d’onore della celebrazione le vedove e gli orfani dell’Arma. Gli orfani dei Carabinieri sono assistiti e confortati con amorevole cura dall’Arma attraverso l’O.N.A.O.M.A.C. (Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri) che li sostiene negli studi sino al conseguimento del diploma di laurea.

Al termine della funzione il Comandante Provinciale, Colonnello Pasquale Saccone ha sentitamente ringraziato il Vescovo e tutti gli intervenuti prima di commemorare, come di consueto, l’eroica difesa del caposaldo di Culqualber da parte del 1° Gruppo Carabinieri e Zaptiè mobilitato – che il 21 novembre 1941 si sacrificò in una delle ultime cruente battaglie in terra d’Africa. E proprio per far memoria di questa gloriosa pagina dell’Arma dei Carabinieri e dell’Italia tutta, era presente Don Vincenzo Di Egidio, figlio del Carabiniere Antonio Di Egidio che fece parte di quegli eroici Carabinieri e che per tanto venne insignito della “Croce al Valore Militare”.

Alla celebrazione hanno preso parte anche numerosi cittadini che con la loro presenza hanno voluto confermare lo stretto e fraterno legame che intercorre tra Teramo e l’Arma dei Carabinieri.

Anche nelle Compagnie distaccate del Comando Provinciale Carabinieri di Teramo saranno svolte analoghe cerimonie in particolare: per quanto riguarda la Compagnia di Giulianova alle ore 18.00 presso la locale Chiesa dell’Annunziata; per la Compagnia di Alba Adriatica alle ore 20.30 presso la Chiesa del Sacro Cuore di Martinsicuro (TE).

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Comando Provinciale Carabinieri di Teramo

Il Comandante

 

 

Teramo, 21 novembre 2022

 

 

Eccellenza Reverendissima, non posso non iniziare esprimendoLe la gratitudine dei Suoi Carabinieri di Teramo, per averci consentito di celebrare l’Eucarestia della “Virgo Fidelis” in questa storica Cattedrale di Santa Maria Assunta, la cui maestosa bellezza conferisce ulteriore solennità liturgica alla ricorrenza odierna della Celeste Patrona dell’Arma dei Carabinieri.

Alle Autorità politiche, civili e militari intervenute, al Sindaco di Teramo e ai Sindaci delle altre 46 comunità nelle quali siamo presenti con le nostre Stazioni Carabinieri, alle gentili signore, ai cortesi ospiti, ai cari studenti e ai loro insegnanti intervenuti, rivolgo un riconoscente saluto per la loro significativa presenza, che conferma i sentimenti di stima e considerazione nei confronti della nostra Istituzione.

All’Associazione Nazionale Carabinieri, nella persona del Presidente, Mar. Magg. in cong. Pietro Piccioni ed alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma qui presenti, porgo un rispettoso omaggio: il condividere i significativi momenti identitari rappresenta la testimonianza più diretta della perpetua adesione ai tradizionali valori militari dell’Arma.

Oggi, inoltre, ricorre anche la “Giornata dell’orfano”: le famiglie e gli orfani sono assistiti   dall’Arma mediante le molteplici attività dell’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma dei Carabinieri che li sostiene, in particolare, negli studi.

Alle vedove e agli orfani dei nostri Carabinieri, in particolare, a quelli qui presenti, rivolgo, pertanto, un deferente pensiero di affettuosa e concreta vicinanza: voi rappresentate tutti i nostri affetti, le nostre famiglie, che, ogni giorno, ci sostengono durante il difficile ma esaltante percorso professionale che abbiamo intrapreso.

L’11 novembre 1949, sua Santità Papa Pio XII, promulgò la Bolla Pontificia con la quale veniva affidata all’Arma dei Carabinieri, come Santa Protettrice, la Beatissima Vergine Maria, con il titolo di “Virgo Fidelis”, fissandone la celebrazione il 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria al Tempio e della ricorrenza della Battaglia di Culqualber.

Il 21 novembre 1941, infatti, nell’ambito della 2^ Guerra Mondiale, si concluse l’eroica Battaglia di Culqualber, combattuta in Africa Orientale, in particolare, dal 1° Gruppo Carabinieri Mobilitato, costituito da 2 Compagnie di Carabinieri e da 1 Compagnia di Zaptié (Carabinieri reclutati tra le popolazioni indigene di Libia, Eritrea e Somalia tra il 1888 e il 1942), schierato a presidio del citato caposaldo, posto a sbarramento dell’avanzata del nemico (in particolare soldati Inglesi), quale protezione ultima della maggior parte delle truppe italiane in ripiegamento strategico verso Gondar in Etiopia.

Carabinieri di Culqualbercon fierezza e onore, affrontarono soverchianti forze nemiche, consapevoli di andare incontro alla morte ma solidi nel più intimo imperativo e perentorio convincimento di fedeltà al servizio. Fedeltà suggellata nel nostro motto araldico “Nei secoli fedele”, che continua ancora oggi a rappresentare il credo che muove i nostri passi, il sentimento del quale andiamo più fieri.

Nella circostanza, desidero rivolgere un particolare pensiero a Don Vincenzo Di Egidio, Parroco di San Nicola di Tortoreto, qui presente, figlio del Carabiniere Antonio Di Egidio, classe 1905, uno dei “leoni” di Culqualber, fregiato con la “Croce al Valor Militare”, con la seguente motivazione: “In un caposaldo assediato, baluardo delle difese della piazza di Gondar, affrontava con morale elevatissimo le prove più dure imposte dalla difficile situazione. Volontario, eseguiva più volte rischiosi servizi di pattuglia nelle linee avversarie e, in giornata di aspra e sanguinosa battaglia, in qualità di porta ordini, si prodigava con audacia e noncuranza del pericolo.” Sella di Culqualber (Africa Orientale), 10 agosto -21 novembre 1941.

Si conclude, oggi, un triduo di commemorazioni particolarmente solenni e sentite per noi Carabinieri, che, partendo dalle celebrazioni del “Milite Ignoto” e della Festa delle Forze Armate del 4 novembre, passando per il sempre vivo e deferente ricordo dei “Caduti di Nassiriya” del 12 novembre, ci conduce fino all’odierna cerimonia dell’omaggio alla  “Virgo Fidelis”, tributando, contestualmente, gli onori agli “Eroi di Culqualber”, divenuti icone immortali di fedeltà fino all’estremo sacrificio.

Si tratta, in effetti, di un percorso valoriale ed emozionale volto ad esaltare e a celebrare le migliori ed elette virtù umane e militari di chi ha scelto di servire il Paese in uniforme, fino all’estremo sacrificio, come fece il Vice Brig. Salvo D’Acquisto, elevato a Beato per aver sacrificato, a Palidoro (Roma), la sua giovane vita per la salvezza di 22 innocenti durante il tragico periodo dell’occupazione nazista e come fece il Signor Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, protagonista della battaglia dello Stato contro i movimenti eversivi, Brigate Rosse in primis, durante i drammatici “anni di piombo” e di cui quest’anno ricorre il quarantennale del barbaro omicidio, consumato, assieme alla consorte e all’agente della scorta, in quella Palermo dove aveva scelto di continuare il proprio Servizio contro la mafia per la libertà del nostro Paese, solo per citare alcuni tra gli esempi più fulgidi e significativi della nostra storia istituzionale.

Per tutte questi ricordi e per le emozioni che essi suscitano, l’augurio che oggi faccio a tutti i miei Carabinieri, che desidero ringraziare per l’impegno e la dedizione che profondono quotidianamente nel servizio alla comunità teramana, a tutte le donne e agli uomini delle Istituzioni e, soprattutto a voi, studenti qui presenti e, idealmente, a tutti quelli a lezione, che rappresentate il futuro del nostro Paese, è quello che possiate sentire, comprendere e condividere i valori, i princìpi e i sentimenti di questa solenne cerimonia.

La Vergine Maria, alla quale, noi Carabinieri tutti, rivolgiamo le nostre preghiere, ci indichi la strada maestra e ci protegga nel cammino, nell’adempimento dei nostri doveri e delle molteplici attività connesse con il nostro Servizio, consolidandoci nella fedeltà, nell’onestà e nell’amore per il prossimo.

Proprio in riferimento al concetto di Servizio, con la lettera maiuscola, Eccellenza Reverendissima, mi consenta di riportare il pensiero di Sua Santità, Papa Francesco – espresso il 6 giugno 2014 – in occasione del Bicentenario della Fondazione dell’Arma, “Il servizio si esprime nella tutela degli individui e dell’ambiente, nell’azione per la sicurezza, per il rispetto delle regole della convivenza civile e per il bene comune: è un impegno concreto e costante nella difesa dei diritti e doveri dei singoli e delle comunità. La tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza delle persone è un impegno sempre più attuale in una società dinamica, aperta e garantista, come quella italiana nella quale siamo chiamati ad operare; e costituisce, inoltre, la condizione necessaria e indispensabile perché ogni persona, sia come individuo sia nelle comunità di cui fa parte, possa liberamente esprimersi, maturare e così rispondere alla vocazione particolare che Dio ha in serbo per ciascuno di noi”.

Concludo, infine, affermando, con intima e ferrea convinzione, che, così come i valorosi ed irriducibili  Carabinieri di Culqualber, anche Noi, uomini e donne con gli Alamari, persone normali che abbiamo scelto di adempiere a un Servizio speciale nella diuturna lotta contro il male, in tutte le sue forme, specialmente a difesa degli onesti e a protezione degli ultimi, le c.d. fasce deboli (famiglie in difficoltà, bambini, anziani), nonché nella costante ricerca e nel consolidamento della legalità e della sicurezza, assieme alle altre Forze di Polizia della Nostra, consentitemi, comunità teramana, anche Noi Carabinieri non cederemo.

Viva l’Arma dei Carabinieri Viva l’Italia

Grazie                                                                                                  Col. Pasquale Saccone