In rilievo, Teramo e Provincia

Teramo. Il CSV celebra con una mostra la prima opera di carità per l’infanzia

Nella sala espositiva comunale, dal 22 al 30 ottobre, la mostra itinerante “Il Rinascimento dei bambini”. L’iniziativa fa parte del progetto “Scuola e volontariato”. Gli studenti faranno da guida per chi vorrà conoscere la storia di una donazione speciale che coinvolse un’intera comunità

Dopo le tappe svolte a Pescara e a Chieti, approda anche a Teramo per iniziativa del Centro Servizi per il Volontariato Abruzzo la mostra itinerante “Il Rinascimento dei bambini” realizzata da Fondazione Banco Farmaceutico per il Meeting di Rimini del 2019 e curata da Mariella Carlotti.

L’iniziativa, presentata questa mattina ai giornalisti, rientra nel progetto “Scuola e Volontariato” del CSV Abruzzo e vedrà la partecipazione di 32 studenti delle scuole superiori del capoluogo che, opportunamente formati, faranno da guida ai visitatori negli otto giorni (dal 22 al 30 ottobre) in cui l’esposizione occuperà la sala comunale di via Nicola Palma.

La mostra, aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 con ingresso gratuito, è composta da 32 pannelli di vario formato e celebra i 600 anni dalla fondazione dello “Spedale degli Innocenti” a Firenze. Una storia nata dalla volontà di Francesco di Marco Datini, ricco mercante di Prato, il quale, forse memore della propria condizione di orfano, nel proprio testamento volle destinare 1.000 fiorini per creare, a Firenze, un’opera interamente dedicata alla cura dei bambini abbandonati. Datini sapeva che 1000 fiorini sarebbero stati pochi (la struttura costerà in totale 30.000   fiorini) ma anche che il suo gesto simbolico avrebbe potuto sollecitare il contributo di altri. L’invito fu infatti accolto dopo la sua morte, avvenuta nel 1410, dalla Corporazione dell’Arte della Seta.

Dopo quasi vent’anni, il 17 agosto 1419, viene posata la prima pietra dello Spedale degli Innocenti che sarà inaugurato nel 1445. Fondato su un progetto di Filippo Brunelleschi, è la prima istituzione della storia completamente dedicata all’infanzia e, probabilmente, la prima architettura rinascimentale al mondo.

Fu una donazione speciale, quella di Datini, destinata a coinvolgere un’intera comunità. Nei quattro secoli della sua esistenza (dal 1445 al 1875), lo “Spedale” accoglie gli orfani e li fa vivere in un contesto pieno di bellezza. Una sinfonia di carità, arte, cultura, educazione che è diventata casa per circa 500.000 bambini e tuttora si prende cura dei più piccoli. Oggi si chiama Istituto degli Innocenti, ospita un ufficio di ricerca dell’Unicef e servizi educativi e gestisce le funzioni del Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza.

“Nella mostra – dichiara il presidente del CSV Abruzzo, Casto Di Bonaventura –concetti diversi tra loro quali arte, architettura, donazione, vita, economia e accoglienza riescono a convivere grazie a un’esperienza quotidiana di bellezza a cui appartiene anche la cultura della gratuità che è alla base del volontariato. Donare amore è un atto di cui abbiamo bisogno, oggi più che mai, per contrastare la violenza che ci circonda».

Alla presentazione alla stampa, questa mattina, sono intervenuti per il CSV Abruzzo anche il capo della delegazione di Teramo, Massimo Pichini, e il coordinatore dell’area formazione, Lorenzo Di Flamminio; e inoltre, tra gli altri, il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, il direttore della Caritas diocesana di Teramo-Atri, don Enzo Manes; la presidente della Fondazione Tercas, Tiziana Di Sante; la dirigente dell’ufficio scolastico regionale ambito di Teramo, Clara Moschella.

“Il Rinascimento dei bambini” si articola in tre sezioni: la prima, racconta la genesi dell’Istituto, le figure chiave per la realizzazione dell’opera e le tappe fondamentali che hanno ampliato e trasformato l’edificio nei 600 anni di storia; la seconda si concentra sulla vita nell’ospedale e le storie di alcuni bambini accolti nel tempo; la terza, attraverso le opere d’arte commissionate dalle istituzioni e donate dai tanti benefattori nel corso dei secoli all’Istituto, approfondisce lo stretto legame tra bellezza e carità.

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