Una donna Abruzzese conquista L’Arabia Saudita, Athena Jitariuc Biotecnologa e falconiere co-ideatrice del marchio Flyboost

Una donna Abruzzese conquista L’Arabia Saudita Athena Jitariuc Biotecnologa e falconiere co-ideatrice del marchio Flyboost Made in Italy Arabia Saudita IFBM – Siamo al meeting più grande al mondo di falconeria organizzato dall’associazione storica Saudi falcon Club, dove esperti ornitologi, biologi, riproduttori e falconieri si sono incontrati per discutere di come l’arte storica possa aiutare le specie selvatiche in via d’estinzione, grazie a programmi di riproduzione, allenamento e reintroduzione dei rapaci. Nel meeting internazionale tutta l’attenzione è stata focalizzata sull’unica donna presente tra gli speaker, la dott.ssa Biotecnologa A. Jitariuc che insieme al noto falconiere Abruzzese Dott. Giovanni Granati, ha presentato il marchio flyboost con i suoi brevetti, le scoperte scientifiche sulla muscolatura dei rapaci e gli sviluppi portati avanti in Italia. Gli Arabi, spiega Athena, hanno ben gradito i nostri traguardi nonché i prodotti esposti, tra cui un’integratore alimentare di ultima generazione capace di supportare l’allenamento di questi soggetti fornendo tutti i nutrienti di cui hanno bisogno, un drone indistruttibile (UFO) che si sostituisce ad una preda simulando finti inseguimenti, le pubblicazioni scientifiche su tali argomenti e tanto altro. Abbiamo attivato importanti collaborazioni internazionali con professori, scienziati e ornitologi del mondo Arabo, molto attivi su tale argomento. Siamo molto felici di questo traguardo importante che ha come principale fine quello di salvaguardare le specie in via d’estinzione guardando la problematica in maniera diretta e sperimentale quindi non solo osservazionale. In Italia purtroppo spiega Giovanni, abbiamo sempre trovato notevoli muri a tal riguardo, con associazioni ambientaliste focalizzate ad avere posti di lavoro pubblici assicurati nonché stati patrimoniali milionari pari alle multinazionali, sfruttando il tema ambiente e la paura della massa per assicurarsi credibilità, facendo leva su un sistema giuridico e organizzativo ostruzionistico. Questo si traduce in un totale blocco per le nuove idee e in una fittizia salvaguardia dell’ambiente.