Cultura & Società, In rilievo

Consegnati a Roccaraso i Premi Suffoletta 2022 a Gravina, Iacobucci, Iatosti, Parruti e Savina

Il presidente della FIGC Federazione Italiana Giuoco Calcio Gabriele Gravina, il fisico nucleare Giuseppe Iacobucci, la giornalista Clara Iatosti, l’infettivologo Giustino Parrutti e il prefetto Luigi Savina sono stati i premiati della 27ma edizione del Premio Benigno e Filomena Suffoletta Roccaraso 2022, ospitato dal Comune di Roccaraso (L’Aquila) nella sala “Giuseppe Spataro” e organizzato dall’omonima Associazione culturale guidata dai fratelli Gaetano e Giuseppina Pina Suffoletta. Sodalizio che in apertura ha donato al Comune di Roccaraso un defibrillatore, consegnato da Alessandro Di Tunno della Banca Generali al sindaco Francesco Di Donato. Quest’ultimo ha detto che lo strumento medico è “molto utile per la nostra comunità sportiva” ricordando con orgoglio di essere come primo cittadino alla sua 11ma edizione del Premio, definito da Giuseppina Suffoletta “premio del coraggio e della speranza”.

Il primo dei premiati a salire sul palco è stato il pescarese Parruti, noto medico direttore del Dipartimento Medicine dell’Ospedale civile di Pescara, in prima linea durante tutto il periodo della pandemia da Covid-19. Premiato dal senatore Nazario Pagano, il medico ha rassicurato la nutrita platea rivelando che la variante Centaurus del virus è contagiosa ma meno impattante: “Speriamo che entro tre anni il Covid diventi un semplice raffreddore – ha auspicato – Grazie ai vaccini abbiamo evitato i milioni di morti della Spagnola di un secolo fa, durata 17 anni” e la “quarta dose funziona benissimo” per l’attuale variante. Un nemico “da non sottovalutare per le sue complicanze minori” perché “quando passa la lascia sempre la sua firma nel nostro organismo, anche di tipo neurologico.

Secondo premiato il prefetto Savina, in passato poliziotto (nato a Chieti) in prima linea nella lotta contro la mafia e terrorismo (ha arrestato alcuni boss importanti fra cui Giovanni Brusca). Il presidente Gaetano Suffoletta ha chiesto al premiato se oggi esiste una differenza nella criminalità mafiosa fra il Sud e il Nord dell’Italia: Savina ha spiegato che “un tempo era cosí ma poi il contrasto di polizia e magistratura ha fermato molti mafiosi”. Fra questi magistrati c’è stato anche colui che l’ha premiato, Nicola Trifuoggi , indimenticato procuratore in Abruzzo che ha ricordato l’antica amicizia e collaborazione col grande poliziotto abruzzese. “Grazie anche a leggi avanzatissime – ha proseguito Savina – come l’associazione di stampo mafioso e quella sui collaboratori di giustizia, ma anche l’istituzione della Dia oggi non c’é più guerra allo Stato”. Le mafie “lavorano in silenzio, fanno affari, la ‘Ndrangheta ha fondi e interessi al Nord come in Sudamerica per la cocaina e nel Sud-est asiatico per l’eroina”. Alla curiosità del conduttore sul perché il terrorismo islamico ha colpito i principali paesi europei ma non l’Italia? “Perché nel 2000 abbiamo creato il Comitato antiterrorismo – ha risposto Savina, che comprende anche la Polizia penitenziaria”, fondamentale nella lotta alla prevenzione. “L’Isis fra proselitismo sul web ma Al Qaeda lo faceva in carcere o nelle moschee”. Le colpite Spagna, Francia e Regno Unito “non hanno coordinamenti come noi fra varie forze di polizia” è questo ha fatto la differenza.

Terzo big abruzzese a ricevere la pergamena e la medaglio d’oro (da Antonio Carrara, sindaco del Comune di Pettorano Sul Gizio), opera realizzata dal maestro orafo di Roccaraso Franco Coccopalmeri, è stato Iacobucci, originario del Comune di San Valentino in A. C. (Pescara), docente di Fisica nucleare all’Università di Ginevra (Université de Genève – Svizzera) e collaboratore del CERN, il laboratorio di Fisica nucleare internazionale, collegato con gli abruzzesi Laboratori Nazionali Del Gran Sasso – INFN. Con l’aiuto di slide lo scienziato ha spiegato d9ve si sta indirizzandi la ricerca della Fisica delle particelle elementari è divisa fra quattro forze fondamentali: “gravitazione, elettromagnetismo e poi due forze nucleari, una debole e l’altra forte: queste due ultime agenti a livello del nucleo degli atomi”. Iacobucci ha poi ricordato la grande scoperta della “Particella di Dio”, il Bosone di Higgs, “perché non si manifestava all’inizio. Noi conosciamo solo il 5% delle particelle universali, il resto é materia ed energia ancora oscura. Il mistero dell’oscillazione dei neutrini ha dati lustro ai nostri Laboratori abruzzesi del Gran Sasso”.
Quindi, la volta di Gravina, premiato dal Sindaco di Roccaraso, dal 2018 alla guida della Federazione italiana gioco calcio, mondo in cui è entrato grazie alla gloriosa presidenza del Castel di Sangro, giunta in serie B dopo una scalata partita dalle categorie più basse. La sua esperienza di imprenditore e manager gli è servita? “Le differenze fra impresa e sport ci sono – ha risposto – nel primo caso c’è la massimizzazione del profitto; nello sport la dimensione economica c’é ma prima di tutto c’é la massimizzazione del risultato sportivo, poi anche quello economico. L’etica poi è la precondizione fondamentale nello sport più che in altri settori”. La situazione delle società di calcio è decisamente deficitaria. Basti pensare che “l’indice di liquidità bancabile é mediamente pari almeno all’1-1,5% per un’impresa al di fuori del mondo del calcio mentre quelle calcistiche a volte non superano lo 0,5%”. Già da prima del Covid il mondo del calcio “viveva tensioni finanziarie mai viste prima: siamo arrivati a 4,5 miliardi di euro di debiti prima della pandenia”. Colpa soprattutto “dell’incremento del costo del lavoro”, leggasi stipendi faraonici dei calciatori in primis. Gravina ha detto che come presidente di una Commissione Uefa sta lavorando per far recepire anche all’Italia i parametri europei: “Bisogna salvaguardare i valori etico-sportivi” e “tre sono i nostri pilastri: solvibilità, stabilitá e contenimento dei costi”. Infine, sul professionismo raggiunto dal calcio femminile, il Presidente Figc l’ha definita una “conquista di civiltá”.
Ultima a essere premiata l’unica donna, la Iatosti, conduttrice del tg e inviata di Tv2000, l’emittente della CEI – Conferenza Episcopale Italiana. Premiata da Antonella Taraborrelli del Comitato del Premio, la giornalista romana con origini avezzanesi ha raccontato delle sue esperienze in Afghanistan, Corea del Sud e Ucraina, Paese quest’ultimo che conosce anche come “madre”, avendo avuto in affidamento da 15 anni una ragazza ucraina, che oggi ha 24 anni e vive con lei. “L’Italia all’estero è migliore di quella che sta qua – ha rivelato la Iatosti – l’umanità e generositá dei nostri militari in missione all’estero non s’è mai vista altrove”, anche se in Afghanistan ha aggiunto che “ce ne siamo andati via male, li abbiamo abbandonati da un giorno all’altro nelle mani dei talebani”. Con l’ausilio di foto ha rivelato anche l’annosa questione orientale delle “Donne di conforto” coreane, che venivano richieste ai familiari dall’Impero giapponese (che nega ancora questa veritá) per i propri militari impegnati guerre e occupazioni fra il 1932 e i ’45. Donne rapite con l’illusione di un lavoro e invece costrette a prostituirsi.
Nel consegnare la prima delle due menzioni speciali 2022 al commosso 91enne Concezio Spagnoli, Giuseppina Suffoletta ha ricordato la figura di suo padre Benigno che, rientrato dagli Stati Uniti (dov’erano emigrati i genitori di sua moglie Filomena), stabilì la sua impresa di costruzioni a Roccaraso. Spagnoli fu uno dei suoi primi operai. L’altra menzione è andata al napoletano Rino Barbato, residente nel Comune di Ateleta (L’Aquila), a cui è stata riconosciuta la sua eccellente attività di promozione turistica del territorio, grazie al suo Sci club Oggi è Così si Scia, dotato di una pagina Facebook che conta oltre 18mila iscritti. Barbato ha rivelato di aver “fatto il gruppo per curare la propria depressione” a seguito del licenziamento subito dalla multinazionale dove lavorava come manager. Oggi la sua associazione è impegnata, oltre che per la promozione turistica del territorio anche nel sociale: “Abbiamo fatto beneficenza per aiutare dei bimbi oncologici tra cui una bambina di Roccaraso”, ricoverati in vari ospedali italiani.
In sala sono stati salutati e applauditi, con una standing ovation, anche due paracadutisti che hanno combattuto in Afghanistan; Jonny D’Andrea e Loreto Di Loreto.

Il Premio, istituito nel 1989 da Benigno Suffoletta in ricordo di sua moglie Filomena Carrara, è portato avanti – dopo la sua scomparsa nel 2014 – dai figli Gaetano e Giuseppina Suffoletta attraverso l’omonima Associazione culturale. La manifestazione valorizza ogni anno personalità, per la maggior parte legate all’Abruzzo, che si distinguono nei campi della Cultura, della Scienza, dell’Economia, del Giornalismo e dell’Emigrazione.

Dal 1992 in poi sono stati premiati oltre 100 personaggi tra i quali il giornalista Piero Badaloni, la presentatrice tv Arianna Ciampoli, la cantante Gigliola Cinquetti, la parlamentare Silvia Costa (per il suo impegno nel campo sociale), Angelo Di Ianni, dirigente del Ministero dell’Istruzione in Canada e consigliere CRAM – Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo della Regione Abruzzo, la scienziata Federica Di Nicolantonio, il doppiatore Roberto Pedicini, il linguista e presidente onorario dell’ Accademia della Crusca Francesco Sabatini, lo chef Niko Romito e il magistrato Nicola Trifuoggi, che oggi presiede il Comitato Esecutivo del Premio.
Nutrito anche il Comitato d’Onore, fra cui spiccano personalità come il sindaco di casa Francesco Di Donato, il senatore Nazario Pagano, il professor Giuseppe Mauro (anch’egli premiato nel 2010), il giornalista Rai Enzo Leuzzi, Stefano Distilli, presidente della Cassa nazionale previdenza dottori commercialisti e vari sindaci del comprensorio insieme a quello del Comune di Pescara, Carlo Masci.

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