Giuseppe Lorentini a Giulianova per presentare “L’Ozio Coatto”. Storia sociale del campo di concentramento fascista di Casoli (1940-1944)

 

 

Intervento di Costantino Di Sante sui campi d’internamento fascisti in provincia di Teramo e Abruzzo

 

Sabato 30 luglio – Ore 21:30, presso la Terrazza Kursaal di Giulianova (TE), si terrà la presentazione del libro “L’ozio coattoStoria sociale del campo di concentramento fascista di Casoli (1940-1944)”, (Ombre corte, giugno 2019) di Giuseppe Lorentini, dottorando per il curriculum storico presso l’Università degli Studi del Molise, responsabile e curatore del Centro di documentazione on line www.campocasoli.org. L’evento costituirà una valida occasione per ricordare che in Abruzzo, durante la Seconda guerra mondiale dal 1940 al 1943, furono attivi diversi campi di concentramento e località di internamento fascisti. I campi fascisti in regione furono ben 15 su un totale di 48 nell’intera penisola e 63 furono le “località di internamento libero”, che il regime monarchico-fascista istituì durante la Seconda guerra mondiale tra il 1940 ed il 1943. Città Sant’Angelo, Casoli, Chieti, Istonio Marina (oggi Vasto), Lama dei Peligni, Lanciano, Tollo, Civitella del Tronto, Corropoli, Isola del Gran Sasso, Nereto, Notaresco, Tortoreto alto, Tortoreto stazione (oggi Alba Adriatica), Tossicìa furono le località individuate per internare “ebrei stranieri”, “ex-jugoslavi”, rom e sinti, oppositori politici, sudditi nemici. Durante l’incontro verranno proiettati due brevi video. L’ex campo di concentramento fascista di Casoli. Un luogo della memoria europeo (regia di Francesco Di Toro, voce di Icks Borea). Si tratta di un video che racchiude in due minuti il lavoro svolto nel corso di due anni per il recupero dei “luoghi della memoria” dell’ex campo fascista di Casoli. Seguirà il video reportage di sei minuti e mezzo del giornalista Francesco Paolucci che racconta questa “storia ancora poco conosciuta”. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Giulianova, dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con il ricercatore storico Walter De Berardinis. Essa vuole simbolicamente ricucire il tragico legame dei comuni della regione abruzzese nel periodo dell’internamento civile fascista, con l’intento di ridare dignità alla storia degli uomini internati, offrendo loro un risarcimento morale, per le condizioni di limitazione dei diritti fondamentali in cui hanno vissuto nei luoghi che sono rimasti per anni nell’oblio e che oggi meritano di essere inseriti in un percorso di recupero storico. Alla presentazione del libro interverrà lo storico Costantino Di Sante, uno dei massimi esperti sugli universi concentrazionari e tra i pionieri delle ricerche sui campi fascisti in Abruzzo, in modo particolare su quelli del teramano. I Comuni della provincia di Teramo potranno, anche grazie a storici come Giuseppe Lorentini e Costantino Di Sante, realizzare un progetto continuativo di studio, ricerca e didattica, in rete con gli altri comuni abruzzesi coinvolti dall’internamento civile fascista. Il fine è quello di disseminare consapevolezza storica e comprensione dei tragici eventi accorsi nel proprio territorio durante la seconda guerra mondiale.