Eventi a Giulianova, Giulianova, In rilievo

Il Sindaco di Giulianova Jwan Costantini apre la tre giorni di lavori sull’Intelligenza emotiva nella professioni di cura” ed esprime la riconoscenza della città alla Piccola Opera Charitas.

“L’ Opera di Padre Serafino, non più “piccola”, ma “immensa””. Un’ iniziativa di informazione e formazione, quella pensata e organizzata dalla Fondazione Piccola Opera Charitas, e che si è aperta questa mattina negli spazi di Villa Fiorita di Giulianova. Una tre giorni di approfondimento e interazione su un argomento complesso e quanto mai attuale: l’ Intelligenza emotiva come chiave per un nuovo e diverso approccio alle terapie del disagio mentale. Nel dibattito, di alta valenza scientifica, si alterneranno relatori d’eccellenza, esperti di fama internazionale. Hanno salutato la folta assemblea dei partecipanti presenti in sala, il Presidente della Fondazione Piccola Opera Charitas Domenico Rega, il Vescovo di Teramo-Atri Monsignor Lorenzo Leuzzi, il Sindaco di Giualianova Jwan Costantini, l’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì, il direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia. Nelle parole del sindaco Costantini, il tributo sincero della comunità giuliese all’azione ultradecennale della Piccola Opera a Giulianova. “Questa città- ha detto- si onora di ospitare un’iniziativa così ricca e così utile, una tre giorni di studi che fa divulgazione ed insieme forma gli operatori. Operatori, sottolineo, che non sono solo “sanitari”, ma che ogni giorno contribuiscono ad accrescere il livello di assistenza nel segno dell’attenzione all’ultimo e dell’umanità più vera, più profonda. Ogni giorno la città dovrebbe ringraziare Dio per il fatto di poter beneficiare di un dono così grande. Con l’ iniziativa che oggi prende il via, la Piccola Opera fa indubbiamente un salto di qualità e dimostra che non è possibile curare senza conoscere: la via della carità passa attraverso il saper fare. E la Piccola Opera davvero “sa fare”: assiste concretamente chi ha bisogno, ma non dimentica di fornire gli strumenti per prendere in carico i bisogni dei più piccoli. Questo era il sogno di Padre Serafino, questa è la realtà che vive e propone la sua fondazione, “piccola” nel nome, ma, per il contributo e le intelligenze di tanti, diventata “grande”, anzi “immensa””.

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