Cultura & Società, In rilievo

Napoli “culla” dell’omeopatia. Al convegno che celebra il primato dell’antica capitale delle Due Sicilie relazione di Sandro Galantini su Melchiorre Delfico.

GIULIANOVA – Dopo San Marino e Firenze, anche Napoli celebra il bicentenario dell’omeopatia, di cui fu il centro di irradiamento in Italia, con un importante convegno che si terrà il prossimo 12 dicembre, a partire dalle ore 10, nella chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli.

Dopo i saluti delle autorità e di Goffredo Sciaudone, Presidente Generale della Società Nazionale di Scienze, Lettere ed Arti, il convegno verrà aperto con la relazione dello storico giuliese Sandro Galantini, membro dell’Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche, il quale, nel ripercorrere le vicende che nel 1821 consentirono agli ambienti scientifici napoletani di avere il primo momento di contatto con le teorie di Samuel Hahnemann, evidenzierà l’importante ruolo rivestito dal teramano Melchiorre Delfico nella promozione della medicina omeopatica. Seguiranno quindi gli interventi del medico chirurgo e biologo Carlo Melodia, membro del direttivo LUIMO, dell’endocrinologo Francesco Eugenio Negro, già docente all’Università de L’Aquila e alla “Sapienza” di Roma, di Gennaro Rispoli, primario chirurgo, Direttore della Scuola ACOI di Chirurgia Colorettale nonché  Direttore del Museo delle Arti Sanitarie di Napoli, e del medico chirurgo Paolo Negro della Fondazione Negro di Roma.

Il convegno di Napoli è stato organizzato dall’Associazione per la Libera Università Internazionale di Medicina Omeopatica “Samuel Hahnemann” unitamente al Museo delle Arti Sanitarie di Napoli e a quello dell’Omeopatia di Roma.

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