ROSETO. DI GIUSEPPE (FDI) – RAGNOLI (GN): TAVOLO DI COORDINAMENTO POLITICHE GIOVANILI SIA ELETTIVO

Francesco Di Giuseppe FdI Roseto

Nel consiglio comunale di domani si discuterà dell’istituzione del tavolo di coordinamento delle politiche giovanili ma il regolamento proposto non piace agli esponenti di Fratelli d’Italia che ne chiedono la trasformazione.

<<Questo regolamento è da cestinare.

Chi, come noi, è impegnato in un percorso di militanza politica fin da giovanissimi non può che guardare con perplessità a questo regolamento che crea a tutti gli effetti un coordinamento di pochi giovani nominati dai soli consiglieri con criteri alquanto discutibili e che addirittura tende ad escludere proprio chi è direttamente impegnato a livello politico>> dichiara Gianluca Ragnoli presidente Provinciale di Gioventù Nazionale, movimento giovanile di FDI.

Dubbi mostrati anche dal capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Di Giuseppe <<Immaginavamo, da chi ha più volte sbandierato partecipazione, apertura e confronto un regolamento che favorisse spazi e dibattito per tutti i giovani Rosetani e non un tavolo destinato a pochi con un meccanismo di nomina esclusiva da parte dei consiglieri.

Io stesso ho preso parte al primo tavolo di coordinamento delle politiche giovanili del Comune di Roseto venendo eletto nel 2009 quando si tennero delle votazioni per stabilire chi dovesse farne parte.

Ritengo che lo stesso criterio di partecipazione possa e debba essere utilizzato questa volta, premiando in questo modo chi è davvero impegnato e presente nella nostra Città.

Qualora non si adottasse il criterio del voto, per noi strada maestra, siamo comunque pronti a dare il nostro contributo all’amministrazione nel migliorare questo regolamento, abbiamo già redatto una decina di emendamenti utili a rendere più partecipato ed aperto il tavolo e permettere così ai giovani e alle associazioni che volessero impegnarsi di poter partecipare autonomamente ai lavori del tavolo di coordinamento e dare così il loro contributo per la crescita della Città>> conclude Di Giuseppe.