A PIANO GRANDE DI TORRICELLA SICURA , DOMANI SERA, INAUGURAZIONE DEL PARCO GIOCHI INTITOLATO AL VICE SINDACO LUCIO DI BLASIO

Lucio DI BLASIO

Domani sera alle 18,30 circa, a Piano Grande di Torricella Sicura, lungo via Provinciale, verrà inaugurata la nuovissima area verde, priva di barriere architettoniche, con percorsi pedonali e spazi per la socialità, intitolata alla cara memoria di Lucio Di Blasio, già vicesindaco del Comune di Torricella e Commissario regionale della Casa di riposo “Giovanni De Benedictis” di Teramo. Oltre alla moglie Maria Anna Curini, per tutti Annamaria, e ai nipotini Lucio e Matilda, sarà presente l’intera Amministrazione comunale, presieduta dal sindaco Daniele Palumbi – al suo terzo mandato consecutivo – insieme con Marco Di Nicola e Monica Di Blasio (figlia di Lucio), rispettivamente vicesindaco e assessore con diverse deleghe, e l’intera Giunta. Al taglio del nastro interverranno anche S.E. Mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo-Atri, don Adrien Nzigamasabo, parroco di Torricella, Piano Grande e Villa Tofo, e padre Vincenzo Di Blasio (fratello maggiore di Lucio), responsabile dell’Istituto “Gualandi” per sordomuti di Bologna, che solennizzeranno l’intera cerimonia. Parallelamente, nello spazio antistante il Bar Mercury Caffè, sarà benedetta e riposizionata la statua della Madonnina, all’interno dell’antica edicola votiva.

Piano Grande (Torricella Sicura) Parco Giochi Lucio Di Blasio

LUCIO DI BLASIO – CHI ERA

Terzo di 5 figli, Lucio Di Blasio nasce il 13 ottobre 1950 e, ben presto, sin dai primi anni della sua adolescenza, attratto forse dall’esempio del papà Sabatino, impegnato a sua volta nella vita amministrativa locale, si dedica alle politiche giovanili dell’istituto scolastico, che frequentava, ed è membro attivo della Parrocchia del suo paese. Conseguito il diploma di geometra, Lucio prese servizio presso la Sip (l’odierna Telecom Italia) e contemporaneamente cominciò ad affacciarsi alla vita politica di Torricella, facendosi apprezzare per la disponibilità e l’onestà mostrata nei confronti di tutti coloro che lo avvicinavano. A trent’anni decise di candidarsi alle elezioni comunali e con 1013 voti risultò il secondo tra gli eletti; nominato assessore supplente, comincia a lavorare per i propri concittadini accanto al neo eletto sindaco Aladino De Paulis. Tanti i lavori di riqualificazione registrati, e portati a termine, in quel periodo; tra questi la costruzione del muro di sostegno all’imbocco di Piano Grande e le relative strade interne del paese stesso; tante anche le iniziative per i residenti, come la colonia estiva che ebbe enorme successo e partecipazione, tanto da diventare ogni anno un appuntamento fisso, che si ripete anche adesso. Nella tornata elettorale del 1985, con l’elezione di Mario Di Carlo a primo cittadino, lo vide di nuovo assessore; questa volta alla Pubblica Istruzione ed alle Finanze. In tale veste, e in collaborazione con l’allora docente Maria Gabriella Di Flaviano, redige il saggio “Il problema degli anziani nella società dei consumi” in cui affrontava tali problematiche legate all’età senile nel contesto odierno. Nello stesso anno, insieme con altri, fonda ufficialmente l’associazione Gandhi con lo scopo di tutelare la dignità e la libertà di ogni essere umano, difendendo anche l’ambiente e promuovendo attività culturali e sportive (la squadra calcio di Piano Grande, il Circolo bocciofilo torricellese ed altro), tutto nell’etica della non violenza e nello spirito della partecipazione alle problematiche sociali. La sua breve quanto intensa esistenza, infatti, è stata pure un continuo crescendo di impegno civile, altruismo e solidarietà. Qualche tempo dopo, sempre mediante il suo supporto, l’associazione Gandhi e la Comunità Montana della Laga, zona “M” pubblicarono l’interessante volume “Paesi abbandonati” (EGI, 1991), insieme con Giovanni Di Marco e Sabatino Fratini, per il rilancio socio-economico e culturale delle zone interne della Laga. Nel giugno del 1990, Lucio fu nuovamente eletto nella Giunta Tassoni, continuando così la sua opera di sviluppo del territorio. Più tardi fu scelto per ricoprire la carica di Presidente dell’Assemblea ULS di Teramo; tale nomina fu per lui motivo di intenso lavoro a sostegno delle categorie più fragili. Nella primavera del 1993 ancora un altro incarico importante: la nomina a Commissario Regionale della Casa di riposo “Giovanni De Benedictis”di Teramo. Importante fu la riorganizzazione della struttura ed il ritrovato dialogo con l’intero personale dell’azienda. Nelle successive elezioni comunali, post-Tangentopoli, che interessò anche il nostro Abruzzo, fu eletto vicesindaco nell’Amministrazione Delli Compagni, conservando le sue deleghe nell’ambito del sociale e della scuola. Nei primi giorni del 1999, nel pieno dell’impegno politico-sociale, teso a perseguire gli interessi dei Torricellesi e degli ospiti e lavoratori della struttura per anziani, fu colto da malore improvviso proprio nella casa di riposo, dove venne immediatamente soccorso dagli operatori della Croce Bianca, presenti al momento. Sembrava essersi ripreso ma il destino aveva preso ormai la sua decisione e, con altre crisi ischemiche, Lucio lasciò la vita terrena a soli 48 anni, il 27 gennaio 1999. Il giorno del suo funerale, Piano Grande era stracolma di gente venuta da ogni dove per l’estremo saluto; furono anche tanti gli attestati di stima giunti alla famiglia. La notizia della sua scomparsa fu riportata da vari giornali che ricordarono la figura dell’uomo politico, onesto, generoso e pronto ad aiutare gli altri: era iscritto anche all’Aido (Associazione italiana per la donazione degli organi). Il giorno della sua morte, infatti, fu eseguito l’espianto di alcuni organi destinati a salvare altre vite. Tutto questo e tanto altro ancora è stato Lucio Di Blasio. Quest’area verde, che porterà per sempre il suo nome, sarà un luogo d’incontro per famiglie, ragazzi, anziani o per persone di passaggio, e rappresenterà un gesto di stima verso chi  ha dedicato se stesso per il proprio paese e per la sua gente, con correttezza, volontà e grandi doti umane. L’opera è stata fortemente caldeggiata dal già citato sindaco Daniele Palumbi che, giustamente, ha voluto tributargli questo riconoscimento.

 

Pubblicato già su La Città, quotidiano d’Abruzzo, del 1° giugno 2021

 

pietro.serrani@tin.it