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MONTORIO MILLENNIALS UN NUOVO MOVIMENTO ALL’ORIZZONTE FORMATO DA GIOVANI E GIOVANISSIMI

 

Sul nostro quotidiano La Città, lo scorso 29 gennaio, avevamo già segnalato la nascita di questo movimento giovanile montoriese – “Montorio Millennials” – ma ora vogliamo sapere qualcosa di più ed abbiamo rivolto qualche domanda ai ragazzi fondatori.

Quando è nata questa associazione?

«Non è propriamente un’associazione, o almeno non ancora: preferiamo definirci un movimento di ragazzi e ragazze che si è formato lo scorso gennaio».

La generazione millennial è quella nata tra i primi anni Ottanta e la seconda metà degli anni Novanta del Novecento, voi quanti anni avete?

«Finora siamo una ventina di ragazzi (nella foto manca qualche componente, ndr) con un’età che oscilla dai diciotto ai trent’anni».

Cosa vi siete prefissati di fare?

«Al momento abbiamo come obiettivo quello di diventare un’associazione, con la voglia di realizzare eventi in ambito socioculturale, promuovendo attività nel volontariato a livello locale ed abbiamo intenzione di istituire una consulta comunale che ci permetta di partecipare attivamente alla vita politica di Montorio al Vomano; aperti al dialogo, al confronto costruttivo per il bene del nostro paese e non alle solite chiacchiere da bar che lasciano il tempo che trovano».

Se non sbaglio, c’era già una Consulta dei Giovani, come quella della Scuola, degli Anziani e del Volontariato, e ora?

«Adesso non c’è più, o meglio, nell’ultimo Consiglio comunale è stata bocciata la proposta per la sua riattivazione, quindi all’inizio di maggio, nella centralissima piazza Ercole Vincenzo Orsini, abbiamo organizzato una raccolta firme per ripristinarla. Per chi ancora non lo sapesse, la Consulta Giovanile è un organo consultivo del Consiglio comunale che permetterebbe ai suoi componenti – il condizionale è d’obbligo – di favorire la conoscenza delle problematiche legate al mondo giovanile; partecipare attivamente e concretamente con proposte e consultazioni all’attività amministrativa locale e sostenere politiche giovanili in svariati campi: dallo sport all’integrazione lavorativa, promuovendo anche la partecipazione politica».

In questi pochi mesi, cos’altro avete realizzato?

«Purtroppo finora, causa Covid, abbiamo potuto organizzare solo incontri e conferenze on line sui temi più disparati: dalla Giornata Internazionale della Memoria al bullismo e cyberbullismo e alla lotta contro i disturbi del comportamento alimentare; abbiamo partecipato alla Festa della Donna, a quella del 25 Aprile, pubblicando in rete, mediante le nostre pagine Facebook e Instagram, le testimonianze di persone anziane che hanno vissuto quel periodo storico».

E come è stata la risposta della comunità locale?

«Sia positiva che negativa. Onestamente ci aspettavamo un maggiore appoggio da parte di tutti, o quasi, non solo dalla nostra generazione. Inoltre ci piacerebbe essere più coinvolti, chiamati in causa. Ma forse questo arriverà con il tempo.

Insomma, avete le idee chiare nonostante la giovane età, volete aggiungere qualcos’altro…

Sì… comunque, anche qui ribadiamo che siamo aperti alla partecipazione di chiunque si voglia unire a noi, o voglia, semplicemente, avere informazioni in merito. Non ci identifichiamo con nessun colore partitico, la maggior parte di noi ha fatto volontariato – o continua a farlo – presso varie associazioni, quali la Croce Bianca, la Pivec (Pronto intervento volontariato emergenza civile), l’Agesci, l’Anpi ed altre attività occasionali svolte a favore di tutta la nostra collettività».

 

Pubblicato già su La Città, quotidiano d’Abruzzo, del 20 maggio 2021

pietro.serrani@tin.it

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