In rilievo, Teramo e Provincia

TERAMO. 169°ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA POLIZIA DI STATO

 

 

Oggi, sabato 10 aprile, ricorre il 169° anniversario della fondazione della Polizia di Stato.

Anche quest’anno la grave emergenza sanitaria per il COVID-19 non ha  consentito di trascorrere insieme con autorità, rappresentanti di enti ed associazioni, organi di informazione, congiunti e cittadini l’importante appuntamento annuale.

Esserci sempre” è stato tempo fa il motto scelto per identificare anche l’anno ormai trascorso dalla precedente ricorrenza: e la Polizia di Stato c’è ancora una volta anche per l’emergenza sanitaria che perdura.

Sulle strade, nelle aree urbane, nei comuni delle zone rosse: insomma nell’arco delle 24 ore per essere vicini alla gente, prevenire comportamenti scorretti e per sanzionare quei cittadini che, seppur in minoranza, ancora non rispettano le regole mettendo in pericolo la propria e l’altrui salute.

Unico momento irrinunciabile della ricorrenza alle ore 10.00 la deposizione della corona d’alloro alla stele in Questura che ricorda il sacrificio di Settimio Passamonti e commemora anche quello di tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato deceduti in servizio o per attività di servizio.

Presente il Prefetto ed il Presidente della Sezione A.N.P.S., con la benedizione del Vescovo, ha potuto partecipare solo una piccola rappresentanza dei vari Uffici della Polizia di Stato operanti in provincia di Teramo, per il pieno rispetto del distanziamento sociale vigente.

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Oggi (il 10 aprile n.d.r.) ricorre il 169° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Anni ricchi di cambiamenti, che vengono ricordati il 10 aprile giorno in cui nel 1981 è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la Legge 121 che, come evidenziato dalle parole del Capo della Polizia Prefetto Lamberto Giannini “portava in sé il seme di grandi evoluzioni, ridisegnando una polizia moderna e a forte identità civile”.

Per il secondo anno consecutivo, l’emergenza epidemiologica impone la massima sobrietà nelle celebrazioni. Nella mattinata di ieri (9 aprile n.d.r.) il Capo della Polizia – Direttore generale della pubblica sicurezza Prefetto Lamberto Giannini è stato ricevuto a palazzo del Quirinale dal Presidente della Repubblica, accompagnato dai Vice Capi della Polizia, dai Direttori centrali del Dipartimento della pubblica sicurezza e da una rappresentanza del personale.

Proprio per suggellare questo Anniversario il servizio di Guardia d’onore al Palazzo del Quirinale oggi è affidato al Reparto a cavallo della Polizia di Stato che per l’occasione indosserà l’uniforme storico risorgimentale.

Questa mattina, il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese accompagnata dal Capo della Polizia, depone una corona d’alloro al Sacrario dei Caduti presso la Scuola Superiore di Polizia.

Successivamente nel piazzale della Scuola, dopo la rassegna dello schieramento e la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, il Ministro dell’Interno consegna la medaglia d’oro al merito civile, conferita dal Presidente della Repubblica, alla Bandiera della Polizia di Stato. Il prestigioso riconoscimento è stato attribuito per il compito svolto dai Questori, Autorità provinciali di pubblica sicurezza preposte al coordinamento tecnico operativo dei servizi di ordine e sicurezza pubblica, con la seguente motivazione:

Erede di una prestigiosa tradizione risalente a prima dell’Unificazione d’Italia, la Polizia di Stato, con assoluta fedeltà allo Stato e in difesa della collettività, ha assicurato, da centosessantanove anni, il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica facendosi interprete sul territorio dell’alto magistero affidato alle Autorità provinciali di pubblica sicurezza preposte al coordinamento tecnico operativo dei servizi di ordine e sicurezza pubblica. Attraverso le proprie donne e i propri uomini, chiamati a ricoprire questo difficile ed essenziale compito, la Polizia di Stato, nelle fasi anche più drammatiche della storia del Paese, ha contribuito in maniera decisiva alla coesione della Nazione e ha garantito, sin dalla nascita della Repubblica, la tutela delle libertà fondamentali, la salvezza delle Istituzioni democratiche, assicurando altresì i presupposti per il progresso e il benessere collettivo e dei singoli.

L’attribuzione della medaglia d’oro corona un delicato lavoro svolto in un ampio lasso di tempo che ha visto cambiare profondamente le sensibilità ed il contesto sociale e culturale, fino ai nostri giorni caratterizzati dalla necessità di contemperare il pieno esercizio dei diritti e delle libertà fondamentali previsti dalla nostra Costituzione Repubblicana, con le eccezionali condizioni imposte dalla pandemia.

 

Roma, 10 aprile 2021

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