Pescara. Senza Perdere la dignità. Una biografia di Piero Terracina

 

Piero Terracina

Sarà presentato domani 9 aprile 2021 nel corso di un evento pubblico organizzato on line dalla Fondazione Brigata Maiella, il volume di Elisa Guida, Senza Perdere la dignità. Una biografia di Piero Terracina (Viella, 2020). La presentazione è inserita nella Rassegna “Questioni di Resistenze”, che vuole favorire la conoscenza dei più aggiornati prodotti della ricerca storica sui fenomeni plurali delle Resistenze.

In bilico tra la dimensione privata degli affetti e quella pubblica, insita nel mestiere dello storico, il libro nasce da una lunga intervista rilasciata all’autrice da Piero Terracina nel corso di tre anni.

“Eravamo una famiglia normale come le altre”, racconta Terracina mentre descrive l’integrazione degli ebrei italiani nel resto della società e la quotidianità della sua infanzia, prima che venisse frantumata dalle leggi razziali. “Cercavamo di fare le cose normali”, aggiunge, riferendosi alla battaglia combattuta per resistere all’antisemitismo di Stato, che si infiltrò nelle economie familiari, nei rapporti, nelle abitudini, nella stessa percezione del sé e del futuro nutrita dagli ebrei italiani e non solo.

Milioni furono le vite offese dall’antisemitismo, spezzate o annientate nei Lager. Nella sopravvivenza all’orrore di Auschwitz-Birkenau, sopraggiunta il 27 gennaio 1945, Terracina afferma di aver trovato, per dono o per condanna, la propria seconda vita. Un profondo bisogno di normalità nel dopoguerra lo induce a dedicarsi al lavoro e ai pochi affetti rimasti in un Paese in ricostruzione che stenta ancora a fare i conti con il passato. Solo alle soglie della vecchiaia trova il coraggio della testimonianza, accogliendo la missione di trasmettere la propria esperienza alle nuove generazioni. “Ho avuto due vite” si legge nel libro “la prima è iniziata quando sono nato a Birkenau. La seconda è incominciata con la Liberazione […] posso dire che sono stato felice, ma il peso di quello che ho visto, ho vissuto e sofferto diventa insostenibile, anche perché da Auschwitz non si torna”.

Senza Perdere la dignità risponde quindi ad un duplice necessità: la prima riguarda il dovere dello storico di ricomporre, col distacco emozionale necessario, le vicende individuali nello scenario più ampio e complesso. In questo senso la vicenda di Terracina è paradigmatica e illuminante della sorte delle milioni di vittime dell’Olocausto, perseguitate ed uccise a seguito delle misure razziali e politiche, di pulizia etnica e di genocidio, messe in atto dal regime nazista del Terzo Reich e dai loro alleati, tra il 1933 e il 1945. Il volume affronta anche le trasformazioni della comunità ebraica romana, il complesso rapporto tra ebraismo e fascismo e il ripiegamento a cui gli ebrei italiani furono costretti nella ineludibile persecuzione dei loro diritti: quando dovettero imparare a sopravvivere “Senza Perdere la Dignità”. La seconda necessità attiene all’impegno civile di trasmettere una testimonianza di straordinario valore etico e morale. La testimonianza di uno dei pochi sopravvissuti. Nell’introduzione al volume l’autrice afferma: “l’8 dicembre 2019 Piero moriva lasciandomi tre cose. Un sorriso largo che nonostante tutto sapeva di pace. Un senso di vuoto. Una responsabilità che diventava eredità”. Il libro è, simbolicamente, un tributo all’eredità morale di Piero Terracina.

Dopo i saluti introduttivi del Presidente dalla Fondazione Brigata Maiella, Nicola Mattoscio, ne discuterà con l’autrice, Costantino Di Sante, storico, direttore dell’Istituto storico provinciale di Ascoli Piceno e membro del Comitato Scientifico dell’Istituto “Ferruccio Parri”. L’evento sarà visibile il 9 aprile 2021 dalle ore 17.30 sul profilo Facebook della Fondazione Brigata Maiella al seguente link https://www.facebook.com/Fondazione-Brigata-Maiella-1594887637406894

 

Elisa Guida insegna Storia contemporanea all’Università degli studi della Tuscia. Socia fondatrice dell’Associazione Arte in Memoria (pietre d’inciampo a Roma), ha pubblicato anche La strada di casa. Il ritorno in Italia dei sopravvissuti alla Shoah (2017). Costantino Di Sante si è occupato di storia della Resistenza, dell’internamento e della deportazione dall’Italia, dell’occupazione della Jugoslavia e del colonialismo italiano in Libia. Tra le sue innumerevoli pubblicazioni, Auschwitz prima di Auschwitz : Massimo Adolfo Vitale e le prime ricerche sugli ebrei deportati dall’Italia (2014)