Protocollato questa mattina dal gruppo consiliare del Cittadino Governante un ordine del giorno avente per oggetto le dimissioni del Sindaco Costantini.

I consiglieri Franco Arboretti e Pietro Carrozzieri

 

Al Sindaco Jwan Costantini

Al Presidente del Consiglio comunale Paolo Vasanella

Ai Consiglieri comunali

ORDINE DEL GIORNO

Oggetto:  RICHIESTA DI DIMISSIONI

Dopo lunghe trattative e continue oscillazioni tra Fratelli d’Italia e la Lega di Salvini, sabato scorso il segretario regionale D’Eramo ha ufficializzato in conferenza stampa l’ingresso del sindaco Costantini nella Lega.

Ricostruiamo il percorso politico di Jwan Costantini.

È stato un esponente di Forza Italia e nell’ultimo anno della passata consiliatura è subentrato come primo dei non eletti alla dimissionaria consigliera Laura Ciafardoni.

Quando il centrodestra non lo ha voluto candidare a sindaco ha schierato una coalizione civica ed ha messo in campo una costosissima campagna elettorale.

Al momento del ballottaggio si è presentato come candidato alternativo a quello della Lega, affermando che votare lui significava sbarrare la strada al Leghismo nella nostra città. Sono davvero tanti i cittadini che possono testimoniare di sue richieste di voto in nome dell’antifascismo e dell’antileghismo.

È diventato sindaco con appena 59 voti più del candidato della Lega Pietro Tribuiani.

Inoltre sappiamo tutti che rimane un’ombra sulla regolarità di quelle elezioni amministrative: l’ordinanza del TAR su ricorso presentato dalla Lega evidenziava numerose irregolarità sin dal primo turno e stabiliva che si procedesse alla “verificazione delle operazioni elettorali”; ma ciò non è accaduto in quanto il ricorso è stato ritirato.

Una volta eletto ha cominciato ad armeggiare per collocarsi in Fratelli d’Italia o nella Lega  pronto a svestirsi degli improvvisati panni del civismo. Per mesi abbiamo assistito alla trattativa che i media ci hanno raccontato: sembrava fatta con Fratelli d’Italia, alla fine è approdato alla Lega di Salvini. E così chi doveva sbarrare il passo alla Lega ha portato il Comune di Giulianova proprio nella “grande famiglia della Lega”.

Questi sono i fatti accaduti. È evidente che l’adesione del sindaco alla Lega cambia la collocazione politica della Giunta Costantini spostandola decisamente a destra e di fatto consegnando la città alla Lega di Salvini.

A questo punto è doveroso compiere alcune considerazioni:

  • Giulianova non ha eletto un candidato sindaco leghista che pure era presente alle amministrative del 2019.
  • Per la vittoria di Costantini sono stati decisivi i voti chiesti all’elettorato del centrosinistra.
  • A Giulianova si è consumato un deprecabile tradimento degli elettori ingannati dall’allora candidato Costantini ed è stata scritta una delle peggiori pagine nella storia della vita pubblica cittadina.
  • Giulianova dalle grandi tradizioni democratiche e antifasciste non merita di essere annoverata tra i comuni conquistati della Lega (anche perché così non è andata).
  • Costantini è naturalmente libero di passare alla Lega in questa triste epoca del trasformismo ma se vuole fare il sindaco leghista deve dimettersi e poi candidarsi per la Lega in nuove elezioni comunali presentandosi con il suo vero volto.

Noi riteniamo che nella buona politica ci si debba schierare sulla base degli ideali e dei programmi amministrativi che ne discendono e non per tornaconto personale e del proprio entourage politico e perciò chiediamo che il sindaco Costantini si dimetta ridando la parola agli elettori.

Giulianova 22 febbraio 2021

Gruppo consiliare

Il Cittadino Governante

Franco Arboretti

Pietro Carrozzieri

Alberta Ortolani