L’Amministrazione Comunale omaggia la contessa Alexandrina Obreskov Acquaviva d’Aragona

Collocato nella sala consiliare un suo ritratto realizzato dall’artista
Vincenzo Morani

Alexandrina Obreskov Acquaviva d’Aragona

Lidia Albani e Marilena Andreani

Il ritratto di Alexandra Alexandrovna Obreskov Acquaviva d’Aragona
(1822-1900), poliglotta, scrittrice, pianista, fondatrice e anima del
“salotto” culturale giuliese dagli anni sessanta
dell’Ottocento, ha trovato posto nella sala consiliare del Comune di
Giulianova.

Un omaggio alla contessa d’Obreskov voluto fortemente dall’amministrazione
comunale e dalla vice sindaco ed assessore alle Pari Opportunità Lidia
Albani, in collaborazione con il Polo Museale Civico.

Si tratta di un piccolo ritratto della giovane contessa in costume,
realizzato ad acquerello su carta dall’artista Vincenzo Morani
(1822-1900).

L’opera è parte della collezione artistica comunale donata da Vincenzo
Bindi (1852-1928), anch’egli ospite illustre del circolo di intellettuali
ed artisti che si ritrovavano presso la villa “La Montagnola”,
legato alla nobildonna da affettuosa amicizia e profonda stima.

Come racconta lo storico Sandro Galantini in “Gente d’Abruzzo.
Dizionario Biografico” a cura di E. Di Carlo, Castelli 2006 (vol. 1, pp.
57-60) la contessa “era nata a Stoccarda il 27 aprile 1828 dal conte
Alessandro d’Obrescoff, ambasciatore di Russia, e dalla contessa Natalia
Sollohub, sposa nel 1851 il Conte di Castellana Carlo Acquaviva d’Aragona,
seguendolo prima a Firenze e Roma a causa dei frequenti viaggi connessi
all’attività di deputato, e infine a Giulianova. In quelle città la
contessa d’Obrescoff riunisce la migliore aristocrazia e i letterati del
tempo intorno al suo salotto, un’esperienza che non manca di innestare a
Giulianova (…)
E’ autrice di romanzi in francese pubblicati a Parigi dal noto editore
Calmann Levy, specificamente Le mariage de Lady Constance, comprendente
anche il romanzo Le réve de Gabrielle, Paris, Calmann Lévy, 1893 (1^ ediz.
1885?), e Le secret de Maroussia, Paris, Calmann Lévy, 1889 (1^ ediz.
1886?). A questi dovrebbe aggiungersi il romanzo Madamoseille de Remarque,
del quale però non è stato possibile reperire alcun dato bibliografico. Il
racconto Le souvenir de la Princesse è in “Rivista Abruzzese”, a.IV
(1889), fasc. V-VI, pp.239 ss. Di lei si conserva il diario, in lingua
francese, intitolato Pensées et Souvenirs, parzialmente tradotto e
pubblicato, interessantissimo per quantità e per qualità di dettagli,
riferiti agli avvenimenti locali del 1860”.

In occasione dell’anniversario dei 190 anni dalla nascita del celebre
violoncellista e compositore Gaetano Braga, il Polo Museale Civico insieme
all’Accademia Acquaviva, ha organizzato una rassegna dal titolo “Bravo
Braga!” con un concerto al Kursaal, nella cornice delle Giornate Europee
del Patrimonio del settembre 2019, che ha permesso l’esecuzione
straordinaria ed in prima assoluta di alcuni brani composti dai
protagonisti del salotto culturale degli Acquaviva, fondato dalla contessa
Alessandrina.

“La nostra amministrazione vuole rendere giusto riconoscimento ad
un’artista e ad un personaggio storico – dichiara la vice sindaco Lidia
Albani – il cui amore smisurato per la cultura e la sua diffusione ebbero
un’eco inconfondibile oltre i nostri confini, richiamando a Giulianova
letterati, musicisti ed artisti in genere provenienti da tutta Italia. Una
figura culturalmente innovativa per l’epoca, fonte d’ispirazione per
ognuna di noi”.

“Ringraziamo l’amministrazione comunale e la vice sindaco per essersi fatti
promotori di questa iniziativa – dichiara la presidente della Commissione
pari Opportunità Marilena Andreani – la contessa Obreskov è simbolo di
una rivoluzione culturale, in cui finalmente alle figure femminile
venivano riconosciute doti innate e qualificate capacità, non solo
personali, capaci di coinvolgere un’intera comunità culturale”.

In allegato il ritratto di Vincenzo Morani (1822-1900) della contessa
Alexandra Alexandrovna Obreskov Acquaviva d’Aragona (1822-1900). Polo
Museale Civico, Pinacoteca Casa-museo “Vincenzo Bindi” e le foto
della sua collocazione in sala consigliare con la vice sindaco Albani e la
presidente della Cpo Andreani.