Nonostante il difficile contesto pandemico, e nel pieno rispetto delle misure anti-covid, proprio a ridosso delle vacanze invernali, sono iniziati – a cura del partner AMBeCÓ (centro di educazione ambientale di interesse regionale) – i laboratori del percorso di co-progettazione partecipata delle aree verdi nell’ambito dell’iniziativa “Nuovi Spazi per Emozionarci” (si tratta di un progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”).
In particolare, il primo plesso scolastico coinvolto – grazie al dirigente Marianna Lostagnaro e alle docenti Franca Lucci e Loredana Ursitti – è stato l’Istituto Comprensivo Corradini Pomilio di Avezzano, con le classi IA e IG: grazie all’attività all’aperto, gli alunni hanno potuto iniziare a riconciliarsi con l’ambiente naturale.
Il coinvolgimento delle bambine e dei bambini nelle esperienze di progettazione partecipata è essenziale perché aggiunge alla molteplicità di interessi e di punti di vista una specifica visione del mondo e delle cose. Questo percorso è iniziato con laboratori di conoscenza di alcuni luoghi della città, significativi per la storia del territorio e poco conosciuti e vissuti da parte soprattutto dei più giovani.
Il ruolo dei bambini è essenziale nella fase di conoscenza del contesto urbano, in quanto sono analizzatori ed esploratori sensibili della città, delle strade, dello spazio pubblico.
In questo percorso di progettazione partecipata viene facilitato il loro protagonismo, la consapevolezza di se stessi come soggetto sociale, il senso di appartenenza alla comunità e di identità con i luoghi del loro vissuto, contribuendo – in questo modo – anche a prevenire fenomeni di disagio giovanile.
In questa prima fase del percorso sono stati elaborati dall’equipe progettuale di AMBeCÓ laboratori ad hoc per un’indagine conoscitiva della città: dalle aree verdi ai centri storici, dai monumenti, alle piazze, ai semplici spazi aperti, ai “luoghi” che raccontano emozioni di esperienze passate.
Ogni luogo abitato ha una sua storia, occorre capire come è fatto, poter leggere le sue stratificazioni nel tempo, far comprendere alle ragazze e ai ragazzi questo aspetto, facendo però attenzione a dare analoga centralità al loro originale punto di vista per (ri)scoprire e (ri)conoscere il territorio con i loro occhi e le loro emozioni.
Questa iniziativa – pensata prima dell’emergenza pandemica – appare ora ancora più calzante per affrontare la sfida dell’abbandono scolastico e favorire un sempre maggiore sviluppo delle potenzialità della comunità a partire dall’accompagnamento alla crescita dei bambini in uno spirito di autonomia e di emancipazione.
Ente capofila l’associazione “L’Aquila che Rinasce – ETS” che coordina un partenariato di ben 13 realtà, tra queste appunto AMBeCÓ – Ambiente e Comunicazione, Fondazione Carispaq, Bambini di ieri e di oggi, Amici dei musei d’Abruzzo, Fondazione del Centro sperimentale di cinematografia, Fondazione dell’ordine degli psicologi d’Abruzzo, Opera nazionale Montessori. Nel progetto sono coinvolti ben 5 istituti scolastici comprensivi della provincia dell’Aquila: il Radice-Ovidio e il Serafini-Di Stefano di Sulmona; il Corradini-Pomilio e il Collodi-Marini di Avezzano; il Cesira Fiori di San Demetrio-Rocca di Mezzo.
Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD (www.conibambini.org)”.