Cultura & Società, In rilievo

TERAMO. FESTIVAL DEI VIZI E DELLE VIRTÙ 26 • 27 SETTEMBRE 2020, IL PROGRAMMA COMPLETO

 

 

Bernard de Mandeville (1714) affermava che il vizio diventa benefico quando è sfrondato e corretto dalla giustizia. Ovvero “se un popolo aspira a essere grande, il vizio è necessario allo Stato quanto la fame per mangiare. La virtù da sola non può far vivere le nazioni nello splendore; coloro che vorrebbero far tornare l’età dell’oro insieme con l’onestà debbono accettare le ghiande.”

 

L’accostamento Vizi e Virtù non è più da concepirsi in forma dicotomica ma come le diverse facce di una stessa medaglia, ovvero come le molteplici espressioni dell’umano stesso. Nel caso delle tradizioni popolari e della musica in particolare la loro origine è da ricercarsi nei momenti di convivialità, nelle emozioni intense, nei desideri più o meno profondi e contraddittori. In modo esplicito la musica è lo spazio dove la sensualità si sprigiona in un flusso quasi ipnotico, dove l’individuo entra in uno stato di ebbrezza fino all’annullamento di sé, dove i corpi si toccano, s’incontrano fino all’unione.

 

La musica è l’esplosione, l’espressione più autentica del dionisiaco, delle forme più o meno velate di erotismo, le quali a loro volte danno origine a delle vere proprie forme artistiche e di bellezza. Questo ci fa pensare che le forme virtuose hanno la loro origine nei Vizi stessi.

 

Come l’albero di “jabuticaba” che fonda i suoi frutti sul tronco dell’albero, le virtù possono essere considerati i Vizi stessi nella loro metamorfosi.

 

L’Associazione “Chorocarioca” con il Festival dei Vizi e delle Virtù, offrirà alla cittadinanza, non solo 20 eventi, ma anche momenti di riflessione e di approfondimento sui vizi e sulle virtù che ogni singolo protagonista del Festival, ha scelto di sviluppare, di interpretare.

 

Il “Festival dei vizi e delle virtù”  che si terrà a Teramo dal 26 al 27 settembre 2020, nelle due location di Piazza S. Anna e dei Giardini Pannella (giardini della Provincia di Teramo), nasce con l’intenzione di porsi come un grande contenitore di arte varia, un punto di incontro, approfondimento e di confronto, attraverso il quale, con la partecipazione di illustri pensatori (ad esempio Diego Fusaro, Paolo Ercolani, Elso Simone Serpentini), di musicisti (Javier Girotto, Juan Lorenzo, I Trem Azul, lo Chorocarioca, Glauco Di Sabatino), fotografi (le Associazioni Altan e Spazio Effe), critici enologici (Sandro Sangiorgi), attori (Compagnia Teatrale Gli Sbandati, Asteria Casadio, Roberto Di Donato, Ida Mastrilli, Alessandro Perosa, Andrea Anconetani) sportivi (le Associazioni CSI e Atena), personalità della società civile ed Istituzionale (l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Abruzzo e Molise, la ASP1 di Teramo), si possa offrire al pubblico, numerosi spunti di riflessione su quanto i vizi e le virtù condizionano, indirizzano e determinano i destini della nostra società.

 

I 20 eventi di cui è formato il Festival, con i suoi 57 partecipanti, animeranno per 48 ore la città di Teramo. Chiunque vorrà partecipare, nel più rigoroso rispetto delle normative anti-Covid imposte, troverà nei due luoghi sempre un’iniziativa, una lezione di yoga offerta gratuitamente dall’Associazione Naturelle, un dibattito, un concerto.

 

 

PROGRAMMA DELL’EVENTO

 

SABATO 26 SETTEMBRE

PIAZZA SANT’ANNA

–    Ore 18:00  ~  Presentazione del libro “Avete ucciso il rinoceronte bianco” di Dalila Curiazi

introduce Asteria Casadio – Evoe edizioni

–    Ore 19:00  ~  Teatro: “Inaugurazione” – un monologo di Pier Maria Rosso di San Secondo.

Con Viviana Casadio. A cura della Compagnia teatrale “Gli sbandatiJABUTICABA WORLD MUSIC FESTIVAL

–    Ore 21:00  ~  Trem Azul

Alessia Martegiani  – Voce  •  Massimiliano Coclite – Pianoforte  •  Bruno Marcozzi – Batteria  •

Fabrizio Mandolini – Sassofoni

–    Ore 22:30  ~  Juan Lorenzo Quartet “Recital de Guitarra Flamenca

Juan Lorenzo, Cristiano Ugolini, Emiliano Liti – Guitarra Flamenca  •  Anna Sinelscikova – Baile y castanuelas

 

GIARDINI PANNELLA

–    Ore 09:00  ~  Apertura della mostra fotografica “Fabulae Visive

a cura delle Associazioni Altan e Spazio Effe

–    Ore 11:00  ~  Lezione di Yoga per adulti a cura dell’Associazione Naturelle

–    Ore 12:00  ~  Intervento dell’Istituto Zooprofilattico, progetto “Io sono ambiente – plastic free

–    Ore 16:00  ~  Ore 20:00 Bacco, Tabacco e Venere

simposio con i filosofi Paolo Ercolani, Diego Fusaro e l’enologo Sandro Sangiorgi.

 

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DOMENICA 27 SETTEMBRE

PIAZZA SANT’ANNA

–    Ore 12:00  ~  Atena Polisportiva – Csi: “Unconventional Sports

–    Ore 18:00  ~  Teatro: “All’inferno con amore”. Attori: Alessandro Pertosa e Andrea Anconetani

–    Ore 19:00  ~  Teatro: “1929”. Liberamente ispirato al romanzo “Furore” di John Steinbeck, adattamento di Roberto Di Donato. Attori: Roberto Di Donato e Ida Mastrilli, batteria Glauco Di Sabatino

 

JABUTICABA WORLD MUSIC FESTIVAL

–    Ore 21:30  ~  Chorocarioca

Mauro Baiocco – Flauto  •  Niki Barulli – Batteria e Percussioni  •  Alessio Fratoni – Contrabbasso e Fisarmonica  •

Emiliano Ioannacci – Chitarra e cavaquinho  •  Frank Jardilino Maciel – Trombone

–   Ore 22:30  ~  Javier Girotto “Alrededores de la Ausencia

Javier Girotto – Sassofoni e Flauti  •  Natalio Mangalavite – Pianoforte e Voce  •

      Luca Bulgarelli – Basso e Contrabbasso  Francesco De Rubeis – Batteria e Percussioni

 

GIARDINI PANNELLA

–    Ore 9:00  ~  Apertura della mostra fotografica “Fabulae Visive” a cura delle Associazioni Altan e Spazio Effe

–    Ore 9:30  ~  Lezione di Yoga per bambini a cura dell’Associazione Naturelle

–    Ore 11:00  ~  Lezione di Yoga per adulti a cura dell’Associazione Naturelle

–    Ore 16:30  ~  “Elogio dell’ira”, dialogo con il filosofo Elso Simone Serpentini

–    Ore 17:30  ~  Dibattito. Terza età: non un peso, ma una risorsa per il futuro.

Interverranno Dott. Roberto Zilli e Prof. Mauro Baiocco, Presidente e Consigliere dell’Assemblea dei portatori d’interesse ASP1-Teramo

 

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JABUTICABA WORLD MUSIC FESTIVAL

L’accostamento Vizi e Virtù non è più da concepirsi in forma dicotomica ma come le diverse facce di una stessa medaglia, ovvero come le molteplici espressioni dell’umano stesso. Nel caso delle tradizioni popolari e della musica in particolare la loro origine è da ricercarsi nei momenti di convivialità, nelle emozioni intense, nei desideri più o meno profondi e contraddittori. In modo esplicito la musica è lo spazio dove la sensualità si sprigiona in un flusso quasi ipnotico, dove l’individuo entra in uno stato di ebbrezza fino all’annullamento di sé, dove i corpi si toccano, s’incontrano fino all’unione. La musica è l’esplosione, l’espressione più autentica del dionisiaco, delle forme più o meno velate di erotismo, le quali a loro volte danno origine a delle vere proprie forme artistiche e di bellezza. Questo ci fa pensare che le forme virtuose hanno la loro origine nei Vizi stessi? Come l’albero di “jabuticaba” che fonda i suoi frutti sul tronco dell’albero, le virtù allora non sarebbero che i Vizi stessi nella loro metamorfosi?

 

JAVIER GIROTTO “ALREDEDORES DE LA AUSENCIA”

L’ambiente musicale di Javier Girotto è quello del jazz ma anche quello della musica popolare argentina, del tango in particolare, di cui è uno dei principali esponenti in Europa, sin dalla metà degli anni novanta quando pubblicò il primo di dieci dischi con gli Aires Tango. Girotto è anche un musicista che passa con estrema disinvoltura al jazz classico, alle formazioni a solo, duo, trio, con grandi orchestre o sestetti di soli fiati. Al suo attivo ha una trentina di dischi, come leader o co-leader, in uno dei quindici differenti ensemble che porta in giro per l’Europa. Questo nuovo progetto è un atto d’amore, assoluto ed irrinunciabile, alla propria musica, alle proprie radici culturali, alle sconfinate terre d’Argentina; Alredoderes de la Ausencia, ovvero “Intorno all’assenza,” oltre a manifestare la classica saudade di chi manca da parecchio dalla sua terra d’origine è anche un ricordo verso i trentamila desaparecidos durante la dittatura militare. Javier Girotto propone questa sua nuova creazione dal vivo affiancato da tre collaboratori di vecchia data con i quali ha condiviso ormai da anni i palchi dei maggiori festival internazionali di musica.

 

JUAN LORENZO

Chitarrista flamenco, si è guadagnato un posto privilegiato nel panorama concertistico europeo. Compie gli studi musicali a Siviglia sotto la guida di Miguel Perez e Mario Escudero, dove subito si esibisce nei tablaos e nelle fiestas più importanti della città. In quasi trent’ anni di attività, ha tenuto circa 2000 concerti, collaborando con alcune delle figure più prestigiose del Flamenco internazionale, quali i chitarristi José Luis Postigo, Victor Monge “Serranito”, Manitas de Plata, Merengue de Corboba, Oscar Herrero, i cantaores José de la Tomasa, Segundo Falcon, Carmen Sanchez, Felix de Lola e Javier Hidalgo, i bailaores José Greco, Antonio Marquez, Manolo Marin, Joaquin Grilo, “El Junco”, Juan Ortega, Joaquin Ruiz, Miguel Angel Espino, Antonio Castro, Carmen Reina. Ha collaborato anche con artisti pop, tra cui Andrea Bocelli, Mario Reyes dei Gipsy Kings, Jethro Tull, Tony Esposito, Al di Meola, Pino Daniele.

 

CHOROCARIOCA

Lo choro, il genere che getta le basi per il samba, per la bossanova e per la musica brasiliana in generale, si sviluppa dalla fine del diciannovesimo secolo, grazie alla commistione della musica europea con la musica autoctona e con la musica degli schiavi. Heitor Villa Lobos ha definito lo choro come “L’anima della musica brasiliana”. Un percorso nella tradizione “Carioca” che attraversa tutto il ventesimo secolo, con brani riarrangiati e reinterpretati secondo il linguaggio contemporaneo ricco di contaminazioni classiche e jazz, da cinque musicisti eclettici e poliedrici.

 

TREM AZUL

I Trem Azul nascono come band e progetto di ricerca musicale nel 2001. Uniti dall’amore per la musica brasiliana d’autore, incidono tre dischi, dove si alternano collaborazioni con musicisti come Luca Bulgarelli, Fabrizio Bosso, Roberto Taufic, Max Ionata. Suonano insieme in numerosi club e festival italiani, Grey Cat, Levico jazz, Segni di jazz, Casa del jazz, Alexander Platz, rappresentando nel 2010 il jazz italiano all’ Italian Jazz Festival  at Schlot, a Berlino.  La loro musica spazia dal repertorio originale alla rilettura dei grandi classici d’autore: Jobim, Joao Bosco, Milton Nascimento, Caetano Veloso.

 

SIMPOSI

Diego Fusaro e Paolo Ercolani, due punti di riferimento per la filosofia contemporanea, insieme alla più grande firma internazionale dell’enologia Sandro Sangiorgi, ci introducono nel mondo dei più classici dei vizi: bacco, tabacco e venere.

 

È impresa ardua chiedere l’assoluzione dell’ira, seduta sul banco degli imputati del processo ai vizi, ma Elso Simone Serpentini farà di più. Non si limiterà a chiederne l’assoluzione, ma ne farà l’elogio, come fece Erasmo da Rotterdam della follia, chiedendone l’ammissione al circolo delle virtù.

 

 

 

In caso di maltempo, gli eventi si svolgeranno presso la

Sala Polifunzionale della Provincia di via V. Comi 11 a Teramo

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