Sport: Us Acli, ‘Sport sia motore per la ripartenza del Paese’ 

 

N.1 Acli nazionali Rossini, ‘Chiamati a proporre idee per rilancio’ 

Malagò: “Nell’edilizia scolastica serve Piano Marshall’ 

Roma, 12 giugno 2020 – “Oggi, dopo l’emergenza sanitaria, il modo dello sport è chiamato a proporre un proprio disegno per contribuire al rilancio economico e sociale del Paese e ritengo che possegga le competenze, l’ingegno, l’inventiva e le capacità realizzative per farlo”. È quanto ha affermato il presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini, durante il web talk delle Acli dal titolo ‘Lo sport per superare l’emergenza sanitaria e sociale: problemi e soluzioni’, a cui hanno partecipato anche il presidente dell’Us Acli Damiano Lembo, il Presidente del Coni Giovanni Malagò e il capo Ufficio Sport del Governo Giuseppe Pierro.

“In un momento in cui l’Italia sta lentamente tornando a una vita ‘normale’ – ha dichiarato Damiano Lembo durante il suo intervento – lo Sport non solo può, ma deve essere uno dei principali motori per la ripartenza. In chiave agonistica, ma anche e soprattutto per il suo aspetto sociale. Come non sottolineare la valenza che ha avuto lo Sport nei mesi di lockdown? Abbiamo visto tutti quanto fosse importante per ognuno di noi continuare ad allenarsi, da chi lo ha fatto su balconi, terrazze e giardini, a chi ha corso attorno ai propri palazzi pur di muoversi. Ora che abbiamo preso coscienza di questo aspetto, è fondamentale non dissiparne l’eredità nelle future politiche sportive”.

“Come Ente di promozione sportiva – ha concluso Lembo – l’Us Acli ha fatto il massimo pur di venire incontro alle difficoltà di quanti operano nel territorio, da chi gestisce gli impianti, le palestre, ai tesserati, ai tecnici e gli stessi dirigenti. Gli enti, da questo punto di vista, sono una grande famiglia che oggi chiede alle Istituzioni un credito che non può non essere tradotto in maggiore coinvolgimento e centralità nei processi politici, soprattutto alla luce del completamento della Riforma del sistema sportivo attualmente in fase di approvazione attraverso i decreti attuativi. Lo abbiamo detto da tempo – ha concluso Lembo –  e lo auspichiamo con ancora maggior convinzione dopo aver appurato l’attenzione del Governo e delle Istituzioni sportive nei nostri confronti fin dall’inizio dell’emergenza Covid-19”.

“Il cosiddetto Piano Colao – ha dichiarato Rossini nel suo intervento conclusivo –  prevede essenzialmente solo due proposte in materia strettamente sportiva condivisibili, del resto,  in materia di dote educativa da garantire ai minori in condizione di grave disagio economico esclusi, o ai margini, delle reti educative e di welfare  e la promozione dello sport femminile anche attraverso incentivi alle sponsorizzazioni e l’introduzione del professionismo nello sport anche per le donne. Ripartono i campionati, riaprono gli impianti sportivi, apriamo insieme quella grande palestra di idee che gli italiani chiedono non solo alle istituzioni, alla politica e all’economia ma anche a noi formazioni sociali”.

A prendere la parola è stato poi il numero uno del Coni: “Con Rossini – le parole del capo dello sport italiano – c’è una lunga condivisione di valori che va oltre lo sport, Damiano l’ho sempre considerato una persona molto vicina a me e al mondo Coni. Insieme abbiamo provato a dare un contributo e una testimonianza per migliorare lo stato dell’arte delle cose. Ho sempre sostenuto che le Acli sono persone serie, conosco bene tutte le loro iniziative. C’è complicità sui progetti condivisi”. Nello specifico, Malagò ha avvertito: “Nell’edilizia scolastica ma anche per gli impianti polivalenti all’interno dei plessi sportivi, serve un piano Marshall. Oggi molti di quei complessi non sono a sicurezza o a norma”.

Il responsabile del Governo, Giuseppe Pierro ha concluso: “Stiamo uscendo da un periodo che ha messo a dura prova il nostro sistema. Sono stati mesi difficili per tutti e abbiamo fatto il possibile, il ministro Spadafora ha a cuore lo sport come strumento di inclusione e rilancio per il Paese. Lo sport è stato al centro dell’attenzione durante il lockdown, è stato molto più semplice chiudere ma è complicatissimo ripartire. Ci stiamo rendendo conto di quanto sia importante lo sport proprio a causa del lockdown. Oggi è importante dare la percezione che lo sport riparte ma lo fa in sicurezza. Verso i gestori degli impianti e verso i cittadini, che devono essere certi della salute fin quando dovremo convivere con il virus”. “Prossimi step – l’auspicio di Pierro – saranno sulla riforma dello sport in cui dovrà uscire fuori un testo che attraverserà il lavoro sportivo e quello femminile in particolare. Affronteremo numerose tematiche in questa delega. L’obiettivo è quello di restituire a tutti lo sport”.