In rilievo, Ricordi di guerra, Tipi giuliesi

Giulianova. Ottavio e Divinangelo Cerasi, i due fratelli uniti da un tragico destino.

Ottavio Cerasi nasce a Mosciano Sant’Angelo il 22 gennaio 1893, alle ore 23:10, in Contrada “Pozzo di Riccio” al confine con Giulianova (stessa contrada dove erano nati i “Toscani”, la mia famiglia materna), dal 28enne Domenico e Rosaria Barlafante. Sarà Giuseppe Franchi, Assessore anziano, a registrare il nascituro alla presenza di due testimoni: Alessandro Beltramba, 36enne, guardia municipale e Francescantonio De Florentiis, 46enne, agricoltore.
Divinangelo Cerasi (registrato Ceraso) nasce a Mosciano Sant’Angelo il 15 giugno 1894, alle ore 18:06, nel borgo di Montone, dal 30enne, Domenico e Rosaria Barlafante. Sarà Giuseppe Parroni, elettore delegato dal Sindaco, a registrare il bambino alla presenza di due testimoni: Ernesto De Flaviis, 20enne, sarto e Vincenzo De Ascentiis, 28enne, sarto.
Nei primi anni del 1910, la famiglia, si trasferisce da Mosciano a Giulianova per lavoro.
Ottavio il 15 maggio 1913 viene giudicato idoneo al servizio di leva dal distretto militare di Teramo e l’8 settembre viene chiamato alle armi. Il 26 settembre entra nel 62° Reggimento Fanteria – Brigata “Sicilia” e trattenuto alle armi il 24 maggio 1915 sul Lago d’Idro (Brescia), occupano alcune zone delle Prealpi Gardesane: Cima Spessa, Monte Stigolo, Cima dei Visi, Forte d’Ampola, Cima Vies, Cima la Cingla e Cima Palone. Il 1916 si apre con una situazione apparentemente tranquilla, venendo trasferiti in Vallagarina (Lago di Garda), ma il 18 maggio inizia la spedizione “punitiva” degli austroungarici contro gli italiani. Da Serravalle, passando per Brentonico, fino a Passo Buole, la Brigata reggerà l’onda d’urto. Il 25 maggio, durante un combattimento a Passo Buole, viene ferito e ricoverato in un ospedale da campo. Questo temporaneo fermo gli permetterà di non partire con la sua Brigata destinata in Macedonia. Il 15 agosto entra nel 205° Reggimento Fanteria – Brigata “Lambro” e per il riacutizzarsi della ferita il 19 ottobre viene ricoverato in un ospedale di retrovia. Il 10 agosto torna in prima linea con il 206° Reggimento. Il 19 agosto, dopo aver conquistato quota 200 del San Marco, dovrà ripiegare per la forte controffensiva nemica. Ottavio rimarrà gravemente ferito all’addome per un colpo di fucile e morirà il 23 agosto 1917 nell’ospedale da campo numero 158, verrà sepolto nel cimitero militare dei Cappuccini di Gorizia. Aveva 24 anni.
Divinangelo il 30 luglio 1913 parte per New York con la nave “Taormina”, con lui affronteranno il viaggio i moscianesi: Anna Londrillo, Pasquale Mastrosante, Vincenzo Di Sante, Giuseppe Bianchini, Orazio De Benedictis e Giovanni Ventilii. Il 1 dicembre 1914 viene giudicato idoneo al servizio di leva su visita medica nel Consolato italiano di Pittsburgh il 23 giugno. Il 1 giugno 1915, dopo una serie di rinvii perché all’estero, viene dichiarato disertore e denunciato al Tribunale Militare di Ancona. Il 30 settembre 1915 si costituisce al distretto militare. Il 7 ottobre viene destinato al 13° Reggimento Fanteria – Brigata “Pinerolo” e il 19 novembre al 37° Reggimento Fanteria – Brigata “Ravenna”, nei pressi del Villaggio “Zagora” (oggi Slovenia occidentale). Il 23 gennaio 1916, per malattia, verrà ricoverato nell’ospedale di Tappa di Udine, dove morirà il 16 febbraio 1916, alle ore 23:35. Aveva 21 anni.
Il nominativo di entrambi compare nell’Albo d’Oro nazionale dei militari italiani caduti nella Grande Guerra, sulla lapide dei caduti di Mosciano Sant’Angelo e Giulianova e nel libro di Francesco Manocchia “I Salmi della Patria” .
3 le medaglie alla memoria per entrambi i fratelli: Guerra italo-austriaca 1915-1918 o “coniata nel bronzo nemico” e relativa barretta per ogni anno di guerra; A ricordo della Guerra Europea o Interalleata della Vittoria e la Commemorativa a ricordo dell’unità d’Italia 1848-1918 #primaguerramondiale #giulianova #moscianosantangelo

Per le foto © di Mosciano si ringrazia

Tonino Di Matteo

 

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