In rilievo, Ricordi di guerra, Tipi giuliesi

Giulianova. Luigi Cestarello, il 19enne morto sul Col dell’Orso

Nasce a Giulianova il 1 gennaio 1899, alle ore 3:00, nella casa posta in Via Marina, dal 26enne Giovanni e Adelaide Tentarelli. Sarà Apollo Caravelli, Assessore anziano, a registrare il bambino alla presenza di due testimoni: Emidio Paolone, 45enne, proprietario e Raffaele Del Nunzio, 54enne, possidente. La famiglia era composta anche da Vincenzo Cestarello o Cestarelli/Cistarelli (nato a Giulianova nel 1902, poi si sposerà a Giulianova con Grazia Fiorucci (1906) di Montepagano) e Splendora Cestarelli (nata a Giulianova nel 1903, poi si sposerà a Giulianova con Michele Travaglini (1902), nativo di Notaresco e residente a Montepagano).
Il 9 maggio 1917, appena 18enne (consideriamo che in tempo di pace ci volevano 20 anni), viene chiamato a visita di leva nel distretto militare di Teramo e giudicato idoneo al servizio con le seguenti caratteristiche fisiche: alto 1,51 e torace 0,83, capelli castani e lisci, naso grosso e mento rotondo, occhi castani e colorito roseo, dentatura sana e di professione carrettiere. L’11 giugno viene chiamato alle armi e il 28 luglio entra nel deposito del 51° Reggimento Fanteria – Brigata “Alpi”. Il 25 luglio arriva in prima linea. Posizionati a Forcella Serauta fino al 24 ottobre, dopo lo sfondamento di Caporetto, devono ripiegare fino al Grappa. Nella riorganizzazione delle Brigate e nel serrare i ranghi contro il nemico, il fante giuliese viene trasferito al 40° Reggimento Fanteria – Brigata “Bologna”, passa dalla difesa sul fiume Tagliamento al ripiegamento sul Piave. La battaglia sul Monte Ragogna sarà sanguinosa fino al 1 novembre, quando, con i pochi uomini rimasti vivi, ripiegano sul Piave. Il 1918, a giugno, dopo un periodo di riposo, inizia la battaglia del solstizio o seconda del Piave, sul Montello gli scontri saranno talmente devastanti che gli italiani battono in ritirata. In uno di questi combattimenti per rioccupare il Montello, su Col dell’Orso, trova la morte in combattimento il giovane 19enne giuliese. Poi, in seguito, i suoi commilitoni entreranno vittoriosi a Feltre il 31 ottobre
Il giorno stesso, 21 agosto 1917, l’ufficiale Ernesto Gazzera redigerà il verbale di morte alla presenza dei testimoni: il Sergente Maggiore, Ernesto Moriconi; il caporale, Lecondo Cinti; il Comandante del reparto Tenente, Pasquale Agapito, l’ufficiale sanitario, dott. Daniele Langella e il Comandante del Reggimento, Colonello Alessandro Bloise. La comunicazione ufficiale della morte arriverà a Giulianova il 4 novembre 1918, lo stesso giorno della proclamazione della fine della guerra.
Il suo nominativo compare nell’Albo d’Oro nazionale dei militari italiani caduti nella Grande Guerra, sulla lapide dei caduti del Duomo di San Flaviano e nel libro di Francesco Manocchia “I Salmi della Patria”.
3 le medaglie alla memoria del soldato giuliese: Guerra italo-austriaca 1915-1918 o “coniata nel bronzo nemico” e relativa barretta per ogni anno di guerra; A ricordo della Guerra Europea o Interalleata della Vittoria e la Commemorativa a ricordo dell’unità d’Italia 1848-1918 #primaguerramondiale #giulianova
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