DALLA VALMAR PRODOTTE MASCHERINE VALIDATE DALL’UNIVERSITA’ DI TERAMO. DONATE LE PRIME CINQUECENTO

foto laterale mascherina su fondo nero

Per sostenere la propria comunità la Valmar Tessile Intelligente – impresa tessile
italiana con sede a Montorio al Vomano – ha sviluppato un prototipo innovativo di
mascherina non sanitaria lavabile e riutilizzabile, destinata all’uso civile. Considerata
l’importanza nell’uso di questo prodotto, la Valmar ha deciso di rivolgersi ancora una
volta all’Università di Teramo per avere un supporto tecnico a sostegno
dell’iniziativa. E’ stato il Prof. Fulvio Marsilio, virologo dell’Unità di Ricerca in
Malattie Infettive degli Animali della Facoltà di Medicina Veterinaria, a seguire le
fasi di studio e realizzazione delle mascherine.
La prima produzione di 600 mascherine è stata oggetto di donazione: 100 al Club
Lions Teramo e 500 al Comune di Montorio al Vomano.
Ancora una volta, dalla collaborazione tra Valmar e Università di Teramo nascono
prodotti destinati per soddisfare le esigenze dei cittadini.
La Valmar Tessile Intelligente dal 1996 si dedica allo sviluppo di soluzioni
innovative e funzionali per la conservazione dei prodotti alimentari primari e di uso
quotidiano nella vita domestica. I prodotti lanciati da Valmar sono stati studiati per
migliorare la conservazione naturale degli alimenti, contribuendo sia alla riduzione
dello spreco alimentare, sia alla tutela del risparmio e dell’ambiente.
Nel 2004 avviene la prima collaborazione con l’Università di Teramo attraverso
una ricerca svolta nei laboratori del Dipartimento di Scienze degli Alimenti, che ha
portato alla validazione del Sacchetto Conservapane. In questa fase l’azienda ha
collaborato con il Prof. Dino Mastrocola, ora Rettore dell’Ateneo, e con il Prof.
Antonello Paparella, ordinario di Microbiologia alimentare e ospite fisso nel
programma televisivo Geo.