Cultura & Società, Eventi a Giulianova, In rilievo, Libri in vetrina

Presentazione del libro “Nero di seppia” di Lavinia Spalanca con disegni di Pino Manzella

 

(Arsenio Edizioni)

 

 

Prosegue la prima edizione de La pintìca dei libri, una rassegna letteraria organizzata dalla Compagnia dei merli bianchi e dalla Di Felice Edizioni che si svolge a Giulianova, in via Marconi 21 (sede della Compagnia dei merli bianchi).

Il prossimo appuntamento è per sabato 15 febbraio alle 17.30 con la presentazione del libro “Nero di seppia. Pensieri e aforismi per il XXI secolo di Lavinia Spalanca con disegni di Pino Manzella (Arsenio Edizioni).

Modererà l’incontro l’editrice Valeria Di Felice. Le letture saranno a cura dell’attrice Margherita Di Marco.

 

Si tratta di centottanta, tra pensieri e aforismi, che scandiscono il racconto di un secolo. Centottanta riflessioni in punta di penna – una penna intinta nel nero della seppia e imbevuta del suo gusto acre e pungente – che stimolino nel lettore una coscienza critica, un’indignazione morale e un risveglio civile dinanzi alle menzogne, e alle brutture, della nostra epoca – all’insegna delle “fake news” e dell’odio per il “culturame” – contro i falsi miti di ‘progresso’: la tecnologia salverà il mondo, la democrazia di internet, i nativi digitali.

Si tratta di «massime particolarmente riuscite», come scrive Fabio Stassi, dove «ci sono i paradossi ma anche alcuni piccoli scatti folgoranti», che illuminano squarci di vita vissuta, comportamenti ordinari sottratti alla casualità e rivestiti di un significato simbolico, anche grazie all’ausilio delle raffinate e acuminate illustrazioni di Pino Manzella.

 

Lavinia Spalanca (Palermo, 1978) è professore a contratto di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Palermo e docente di materie letterarie nelle scuole statali. In questi anni si è occupata del rapporto fra l’intellettuale e il potere, curando la riedizione del romanzo antimilitarista di Tarchetti Una nobile follia (2009), indagando le diverse declinazioni del racconto bellico nella modernità letteraria (Il martire e il disertore, 2010) e la rappresentazione del potere nella Firenze ducale (Il governo della menzogna, 2017). I suoi studi prendono altresì in esame, da diverse angolazioni, la letteratura italiana dall’Otto al Novecento (I fiori del deserto, 2008; La sirena dipinta, 2011; Leonardo Sciascia, 2012; L’isola a tre gambe, 2016, Pier Paolo Pasolini, 2019). È membro della Fondazione “Leonardo Sciascia” e del Collegio di Direzione e Lettura della rivista internazionale «Todomodo».

 

Pino Manzella nasce a Cinisi, Palermo. Studia Lingue e Letterature Straniere e si laurea all’Università di Palermo. Fin dai primi anni Settanta disegna manifesti e vignette per le attività politiche e culturali animate da Peppino Impastato del Circolo Musica e  Cultura prima e a Radio Out poi.

Dagli anni Settanta espone in mostre personali e collettive e di rassegne di carattere nazionale ed internazionale. Svolge attività grafica e sue opere sono state pubblicate in alcune copertine della collana Storia dell’editore Franco Angeli, nonché in pubblicazioni della Rubbettino, Scirocco Edizioni, Di Girolamo Editore, Casa memoria Impastato Edizioni e per alcune produzioni discografiche.

 

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