In rilievo, Ricordi di guerra, Tipi giuliesi

Giulianova. Luciano Bellaspica, il fuochista scelto morto nell’affondamento dell’Incrociatore “Umberto I”

di Walter De Berardinis
Nasce il 14 dicembre 1892, alle ore 3:30, nella casa posta in Via Provinciale, al civico 100, dal 41enne Emidio e Filomena Capparuccini. Sarà l’Assessore Apollo Caravelli a registrare il nascituro alla presenza dei due testimoni: il 47enne Raffaele Del Nunzio, proprietario e il 46enne Girolamo De Benedictis, guardia municipale. Nel 1912, chiamato alla visita di leva dal distretto militare di Teramo, viene cancellato d’ufficio perché già iscritto nel Compartimento Marittimo di Ancona al numero 4182 come da comunicazione del 21 gennaio 1912 della Capitaneria di Porto. Allo scoppio della 1° Guerra Mondiale viene destinato sull’Incrociatore ausiliario “Umberto I”, già requisito dalla Regia Marina nel 1915, come Fuochista Scelto.
La nave passeggeri o piroscafo “Umberto I”, fu ordinata dalla ditta “Rocco Piaggio & Figli” di Genova nel cantiere “Archibald McMillan di Dumbarton” nel 1878, il nome prescelto era in occasione dell’Incoronazione del RE (1878-1900). La nave venne usata prevalentemente dagli emigranti con destinazione i paesi del Sud America e la sua capienza era di 89 in prima, 80 in seconda e 870 in terza classe. Nel 1885 passa alla compagnia Navigazione Generale Italiana e cambia la rotta verso l’Africa del Nord, in particolar modo l’Egitto. Nel 1910 cambia di nuovo proprietà passando alla Società Nazionale di Servizi Marittimi. Allo scoppio della Grande Guerra viene requisita dalla Marina Militare per diventare Incrociatore ausiliario come nave scorta armata montando tre cannoni.
La mattina del 14 agosto 1917, comandata da Ernesto Astarita (già del Compartimento Marittimo di Castellamare di Stabia, poi Livorno), l’Umberto I parte per una scorta armata (7 navi) verso Gibilterra, alle ore 18:30, all’altezza dell’Isola Gallinara, davanti ad Albenga, subisce l’attacco da parte del sommergibile tedesco “UC 35” con due siluri. In pochi minuti la nave affondò provocando 26 morti e 54 naufraghi, morirono gli uomini della sala macchine e il personale sottocoperta. Alcune versioni parlano anche della morte del Comandante Astarita nel tentativo di salvare i suoi uomini e di spegnere le macchine, ma in realtà esiste un documento in cui verrà interrogato sull’accaduto. Infatti, nel 1936, comanderà la “Giuseppe Orlando” (nave soccorso). Al Comandante, il 29 settembre 1926, il Ministero della Marina, gli concesse la Croce di Guerra al Valor Militare. Il 19 agosto 1919, dopo due anni dai tragici fatti, presso il comando di Porto Maurizio (oggi Oneglia) veniva compilato l’atto di scomparizione da inviare agli uffici competenti. A Giulianova arrivò il 28 agosto 1919. La sfortuna di questi uomini fu l’aver incontrato uno dei più temuti sommergibili tedeschi. L’UC 35 era un sommergibile U-Boot della Kaiserliche Marine, comandata da Hans Paul Korsch, lo stesso morì con i suoi uomini (19) nell’affondamento del suo sommergibile il 16 maggio 1918, colpito dal pattugliatore francese “Ailly”, a sud ovest della Sardegna.
Si concludeva così la carriera del comandante Hans Paul Korsch, nato a Settino (oggi in Polonia) il 9 settembre 1890; nella sua breve carriera aveva affondato 25 navi e 4 le aveva messo fuori uso; aveva ricevuto anche una Croce di Ferro di 1° e 2° Classe.
Oggi il relitto dell’Umberto I giace sul fondale dell’Isola Gallinara, intorno a 51metri, meta di tanti sub. Il link del video delle immersioni per vedere il relitto dove morì Bellaspica https://youtu.be/h2ExL66TeS0
Il suo nominativo compare nell’Albo d’Oro nazionale dei militari italiani caduti della Grande Guerra, sulla lapide del Duomo di San Flaviano, nel monumento ai caduti del mare e dell’aria in Piazza Dalmazia, nel Viale delle Rimembranze all’ingresso del Cimitero comunale e nel libro di Francesco Manocchia “I Salmi della Patria”. 3 le medaglie alla memoria del giovane giuliese: guerra italo-austriaca 1915-1918 o “coniata nel bronzo nemico” e relativa barretta con un solo anno di guerra 1917; A ricordo della Guerra Europea o Interalleata della Vittoria e la Commemorativa a ricordo dell’unità d’Italia 1848-1918. Recentemente, tramite l’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia, sez. Teramo-Giulianova, guidata dal Ten. Rosario Cupini, la famiglia ha ricevuto la medaglia del Centenario, 1918/2018. Ringrazio il nipote

Ubaldo Bellaspica

e sollecito la “nostra” amica

Alessandra Sierchio

per vedere se ad Albenga, Porto Maurizio Oneglia o Genova viene citato in qualche cippo o monumento che ricordi la tragedia dell’Umberto I, visto che a Genova c’è la tomba di un’altro soldato giuliese, Pasquale Crocetti.

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