In rilievo, Teramo e Provincia

Mosciano Sant’Angelo. Dove localizzare l’Ospedale UNICO Provinciale di I° livello

Nuovo Ospedale Provinciale : 82 milioni ci sono, altri 40 il Dr. Fagnano ha assicurato di poterli reperire, ulteriori 40 (diciamo noi) si potrebbero risparmiare optando per l’area vicino all’Autostrada a Mosciano Stazione.

Ha ragione il Dr. Fagnano, a cui facciamo i ns. auguri per il prestigioso incarico ricevuto, a lamentare un’evidente difficoltà decisionale della “politica teramana” in merito alla riorganizzazione della rete ospedaliera ed ha altrettanto ragione nell’ammettere che l’argomento forse non sia stato oggetto di una sufficiente informazione.

Fatto sta che la discussione sul futuro della rete ospedaliera della Provincia di Teramo anziché approdare ad una scelta definitiva su dove localizzare l’Ospedale UNICO Provinciale di I° livello (con specialità di II° livello che la “politica” dovrebbe impegnarsi ad ottenere in deroga) ritorna in alto mare riproponendo e attardandosi su argomenti  “di campanile” che sembravano ormai superati da tempo.

Giova allora ricordare che il D.M.n°70/2015 detta i principi ed i parametri per riorganizzare un sistema sanitario moderno, efficiente ed economicamente sostenibile che garantisca la migliore qualità e sicurezza per la cura della salute dei cittadini; questo Decreto, valido per tutta l’Italia, costituisce la cornice entro cui le Regioni elaborano il proprio Piano Sanitario da sottoporre all’approvazione del Ministero della Salute. L’organizzazione della sanità nelle Regioni si basa sulla rete ospedaliera (sulla base di bacini di utenza) e sui servizi sanitari territoriali, con programmi di ospedalizzazione domiciliare, centri di comunità/poliambulatori, strutture di ricovero nel territorio….etc.

Per quanto riguarda gli ospedali sono previste 3 tipologie  con differente dotazione di reparti:

  • Presidio Ospedaliero di Base per bacino di utenza di 80.000/150.000 abitanti ; (per densità)
  • Presidio Ospedaliero di I° livello per bacino “         di 150.000/300.000 abitanti ;        “
  • Presidio Ospedaliero di II° livello per bacino “        di 600.000/1.200.000 abitanti;      “

La Provincia di Teramo conta ca 308.000  abitanti (densità 159/kmq contro 199/Kmq di media nazionale)  per cui, tenendo conto sia della densità della popolazione, sia di una parte inevitabile di mobilità passiva (verso Pescara e le Marche) sia dell’incremento della popolazione sulla costa nei mesi estivi, è coerente prevedere 1 ospedale di I° livello e 1 ospedale di Base oltre alle summenzionate strutture sanitarie territoriali, anche di ricovero, fino a un complessivo di ca 900/1000 posti letto (su un max di 1.140)

Il Documento di Programmazione 2015/2017 elaborato dalla Asl di Teramo è un altro documento fondamentale per avere un quadro dettagliato dello stato degli ospedali attuali, dei lavori di adeguamento di cui necessitano, dei costi di gestione, della sostenibilità economica e della possibilità di elevare l’efficienza e la qualità dell’offerta sanitaria razionalizzando la rete ospedaliera con l’accorpamento di 3 degli attuali ospedali.

Questi sono i dati che la “politica” dovrebbe conoscere e su cui  fondare le scelte in modo serio, con buon senso e logica razionale, tenendo ben presente che non si tratta di contendersi un vantaggio economico, ma di assumere una decisione fondamentale che, almeno per i prossimi 70 anni, inciderà sulla qualità della cura della salute, e quindi anche sulla vita e la morte, di tutti  i cittadini della Provincia di Teramo.  

C’è urgente bisogno di un’assunzione di responsabilità da parte di tutti i rappresentanti politici ed istituzionali:

  • dei Sindaci che devono superare il timore di perdere una struttura sul proprio territorio (tra l’altro inevitabile) se, a distanza di pochi chilometri, possono offrire ai propri concittadini un grande ospedale attrezzato, efficiente e moderno in cui ricevere le migliori cure;
  • della Provincia che, rappresentando il territorio nel suo complesso, dovrebbe finire di nascondersi ed esprimere la propria posizione sull’argomento per poi coordinare, insieme alla ASL, momenti di informazione e di confronto con gli altri soggetti istituzionali.
  • della Regione che, pilatescamente, ha redatto un Piano Sanitario Regionale che per la provincia di Teramo ha “fotografato” le caratteristiche dei 4 ospedali esistenti senza però dire quanti e quali saranno previsti nella futura riorganizzazione sanitaria, ben sapendo che solo 2 (un I° livello e un ospedale di base) trovano capienza nei parametri di bacini di utenza previsti dal D.M.70/2015.

Nelle vicine Marche, per la Provincia di Ascoli il medesimo problema è stato risolto, in modo pragmatico e razionale, prevedendo di accorpare l’ospedale di Ascoli e quello di S.Benedetto  in un nuovo ospedale di I° livello da costruire a Castel di Lama/Monteprandone. Questo dovrebbe servire da esempio e, nel contempo, preoccuparci perché sarà un ospedale in concorrenza con quelli teramani soprattutto se lo realizzeranno prima di noi.

 

La Politica cominci a comportarsi da “classe dirigente”, si assuma la responsabilità di scelte giuste anche con l’onere di spiegarle ai propri elettori;  intraprenda subito un confronto unitario con la Regione e con L’Aquila per ottenere se non l’ospedale di II° livello, almeno parte delle specialità in esso previste (ad es. la neurochirurgia), prima che sia troppo tardi!

Rimane sul tavolo la nostra proposta(concreta e verificata in tutti gli aspetti) di costruire l’Ospedale Provinciale a Mosciano Stazione vicino al casello della A14 e all’uscita della Teramo-Mare. Sarebbe la soluzione più logica!

Molto più economica (ca 40 milioni in meno),e più sicura (territorio con rischio sismico più basso);

baricentrica rispetto al bacino di utenza (il 65/70% dei cittadini risiedono sulla costa e sulla prima fascia collinare;

rapidamente raggiungibile da tutti (anche da Silvi, Pineto,Roseto, Martinsicuro…) perché al centro della viabilità provinciale e a soli 4 minuti da Piano D’Accio;

non penalizza nessuno e, agevolando l’utilizzo da parte dei cittadini, automaticamente può favorire lo sviluppo quantitativo e qualitativo dell’Ospedale stesso per il futuro;

Il sito proposto ha le potenzialità per ampliamenti futuri.

Se esistono opzioni ancor più valide…..benissimo, ma vanno dimostrate!!

 

Comitato per “Un Ospedale Centrale Provinciale”

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