Giulianova. Turismo: dati divulgati recentemente dal Centro studi di Confartigianato confermano quelli resi noti dal sindaco il 21 luglio scorso.

Il primo
cittadino all’assessore regionale D’Ignazio che lo aveva smentito:
“Auspico quindi che l’assessore D’Ignazio ora raccolga il mio
suggerimento mettendo in campo iniziative opportune e necessarie”

Mare Spiaggia Giulianova Lido

Sono apparsi ieri sugli organi di stampa i dati sul turismo abruzzese, con
relative analisi a corredo, resi noti dal Centro studi Confartigianato
Chieti-L’Aquila. Dati che confermano quelli, basati sui rilevamenti
della Regione Abruzzo per il 2017, gli unici ancora disponibili, divulgati
dal sindaco Francesco Mastromauro il 21 luglio scorso e che, relativamente
alle presenze turistiche registrate a Giulianova, sono ulteriormente
corroborati dall’ISTAT.
“E difatti – dice in proposito il sindaco – proprio i dati ISTAT sono stati
assunti dal Ministero dell’Interno come requisito per ammettere i
Comuni costieri a vocazione turistica, non capoluogo di provincia e con
popolazione non superiore ai 50 mila abitanti, ai finanziamenti per i
progetti di Spiagge Sicure 2018. Ebbene solo 72 località italiane, tra le
quali Giulianova, presentavano un indicatore di affollamento nelle
strutture ricettive non inferiore a 500.000 presenze annue. Avevo
sottolineato il 21 luglio scorso come la nostra città, che nel 2017 aveva
contabilizzato 547.000 presenze, poteva ben essere considerata al top in
Abruzzo. Ma l’assessore regionale al Turismo Giorgio D’Ignazio –
prosegue Mastromauro – mi aveva smentito, peraltro facendo riferimento a
dati della Regione che per il 2018 debbono ancora essere acquisiti ed
elaborati mettendoli in relazione a tutte le località turistiche abruzzesi
così da avere un quadro generale. Quadro generale che invece io, sulla
scorta di documentazione incontrovertibile, avevo tracciato quasi un mese
fa, ed ora confermato in pieno da Confartigianato, esprimendo il timore
che a causa della frammentazione delle politiche messe in atto dalle
singole Amministrazioni comunali e delle scelte operate a livello
regionale si stesse sottovalutando l’importanza del bacino turistico
composto dalle sette sorelle del Teramano con il rischio di perdere la
competitività conquistata con anni di duro lavoro. Alla luce quindi dei
dati di recente divulgati”, conclude il sindaco, “auspico che Giorgio
D’Ignazio, il quale va rammentato ha assunto la delega al Turismo solo
lo scorso aprile, raccolga il mio suggerimento mettendo in campo
iniziative opportune e necessarie”