Giulianova. PRIMA LA CADUTA DEGLI ALBERI, POI L’AMIANTO NELLA SCUOLA,  ORA LA FOLGORAZIONE DA LAMPIONE

PRIMA LA CADUTA DEGLI ALBERI, POI L’AMIANTO NELLA SCUOLA,  ORA LA FOLGORAZIONE DA LAMPIONE

Tante volte abbiamo denunciato la mancanza di decoro e pulizia nei luoghi pubblici centrali e periferici della nostra città.

Il faro del monumento a Vittorio Emanuele II

La carenza di manutenzione di strade, piazze, parchi, giardini, marciapiedi e strutture pubbliche in genere, ha mostrato e mostra una città poco curata, poco funzionale, poco attraente.

Ora, però, siamo oltre il livello di guardia in quanto la città sta diventando pure pericolosa per i cittadini.

Le cadute, anche rovinose, di pedoni e ciclisti a causa delle buche stradali e dei marciapiedi sconnessi sono frequenti da tempo.

Qualche mese fa alcuni alberi sono caduti, per fortuna senza danni a persone.

Nei giorni scorsi abbiamo parlato del pericolo amianto per i frequentatori della scuola materna di via Mattarella.

Dobbiamo, purtroppo, registrare oggi la grave notizia di un bimbo investito da una forte scarica elettrica nel toccare un lampione posto a terra, sotto il monumento di Vittorio Emanuele II in piazza della Libertà.

Fortunatamente, il bambino, ricoverato in ospedale, è fuori pericolo.

I problemi, però, rimangono tutti.

Nel caso specifico della folgorazione di chi è la responsabilità? Del Comune o della ditta incaricata della manutenzione? In ogni caso l’Amministrazione comunale ha il dovere di organizzare al meglio e sorvegliare che tutto funzioni.

La città va manutenuta costantemente con risorse e personale adeguati.

Lo ripetiamo da anni, inascoltati, ad ogni passaggio consiliare sul Bilancio comunale.

A questo punto, però, tutto ciò diventa decisamente urgente.

Questa amministrazione comunale ha dimostrato di non essere in grado di garantire ciò.

L’invito è per il momento di fare, comunque, tutto il possibile.

Ma Giulianova ha bisogno di una svolta politico-amministrativa con forte discontinuità con quello che è stato sperimentato negli ultimi 20 anni. Per la manutenzione ordinaria e straordinaria, ad esempio, occorre stanziare, prioritariamente, ogni anno somme adeguate e avere squadre specializzate con personale sufficiente e qualificato.

 

8 luglio 2018

 

IL CITTADINO GOVERNANTE