Abruzzo, Cultura & Società, In rilievo

Pescara. Mostra d’arte “PELO d’ARTISTA” di Natalia Orsini

In data 18 giugno 2018, alle ore 18,  presso la sede della PROVINCIA di PESCARA, nella sala FIGLIA DI IORIO, sarà aperta al pubblico la mostra pittorica “PELO d’ARTISTA” di Natalia Orsini, la quale, attraverso le sue opere, denuncia l’ormai agghiacciante argomento della violenza sulle donne, che sui media sentiamo  troppo spesso citare.
L’arte è una forma di comunicazione e attraverso le opere dell’artista cerca di sensibilizzare l’importanza della presenza della donna che è ancora oggi condizionata da ipocrisie e falsi moralismi.
Ne il “PELO D’ARTISTA” vi è una forte provocazione che sigilla alcune opere con inserimento della propria materia organica: il pelo pubico, come segno di localizzazione delle violenze ma anche e soprattutto come segno di localizzazione di nascita…di vita (DNA).
L’artista ha esposto queste sue opere, inizialmente a Chieti presso la Camera di Commercio nell’agosto 2017, poi successivamente a Venezia a PALAZZO ZENOBIO, invitata direttamente dallo storico e critico d’arte Giorgio Gregorio Grasso, in concomitanza della Biennale, settembre e ottobre 2017. Voluta dalla curatrice Silvia Filippi ad esporre presso il Comune di Cerveteri (Rm) nelle sale PALAZZO RUSPOLI ( patrocinata dallo stesso comune) gennaio  2018 e poi voluta come ospite d’onore dalle gallerista Teresa e Tina Zurli, presso AREA CONTESA ARTE nella storica via MARGUTTA a Roma, marzo 2018.
Unitasi a maggio scorso ad una tri-personale con la mostra “IL SILENZIO UCCIDE” con le artiste Simona Lucidi e Rita Bruni, sempre per denunciare attraverso l’arte la violenza, presso il MuMi di Francavilla al Mare,  patrocinata dallo stesso Comune e dalle associazioni Medea Abruzzo e Cuore Nazionale Abruzzo.

Finalmente la mostra approda anche a Pescara, grazie alla disponibilità del Presidente della Provincia Antonio Di Marco, che ne ha immediatamente compreso il messaggio e l’importanza, contrariamente all’amministrazione comunale che in precedenza l’aveva censurata impedendo all’artista di esporre nella sua città.

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