Abruzzo

Noi con Salvini: comunicato sull’aggressione barista a Lanciano

E’ un episodio gravissimo quello che, sabato scorso, ha visto coinvolto il titolare di un esercizio pubblico di Lanciano, aggredito da un sedicente richiedente asilo, a cui aveva rifiutato di cambiare del denaro. Un barista del centro insultato e picchiato nel suo locale e costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso dopo lo scontro. Quanto accaduto è grave perché inserito nel contesto di una città tranquilla e con una storia di grande civiltà. Un episodio su cui il sindaco, Mario Pupillo, e l’intera amministrazione comunale dovrebbero riflettere, quando decidono di bandire una gara europea per aderire alla Rete Sprar, gara che consentirà ad una novantina di presunti profughi di essere ospitati in città. Con conseguenze che, già da ora, sono sotto gli occhi di tutti, per la sola presenza del Cas, in cui vivono venticinque migranti, a Villa Elce .

Antonio Peschi coordinatore della città di Lanciano, Nicola Campitelli coordinatore provinciale e Tiziano Genovesi, responsabile regionale del Dipartimento immigrazione integrazione e sicurezza Lega-Salvini premier, esprimono la loro solidarietà al barista aggredito e richiamano il Sindaco a una maggiore tutela della popolazione, invitandolo a prendere posizione nei confronti di chi, intollerante ad ogni tipo di rispetto della legge, vive minacciando lavoratori onesti.

“Caro sindaco non venga a giustificarsi e raccontarci la storiella che le forze di polizia sono poche e non riescono ad avere il controllo del territorio – sottolineano i rappresentanti della Lega – Inizi a fare una politica di tutela dei cittadini di Lanciano e invece di ospitare sedicenti profughi bisognosi. Si concentri ad aiutare le famiglie in stato di necessità del  nostro territorio e vedrà che l’ordine pubblico tornerà a regnare nella città. Al Sindaco ricordiamo che seguiremo la vicenda da vicino – concludono – e ai cittadini ricordiamo il nostro impegno a risolvere situazioni di questo genere, quando, con le elezioni del prossimo 4 marzo, potremo arrivare al governo e restituire dignità al nostro popolo”.

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