Teramo e Provincia

Teramo. Archiviate le indagini sui lavori in contrada Rivacciolo della Falone Costruzioni E.R. srl

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Dott. Raffaele Falone, titolare dell’omonima azienda   http://www.falone.com in merito all’archiviazione delle indagini sulla sua società operante in contrada Rivacciolo del quartiere di Colleparco. Volutamente, abbiamo omesso i nomi dei colleghi coinvolti nella vicenda, nonostante nel comunicato stampa è stato messo nero su bianco il nome della Tv locale e di un sito web – testata giornalistica online, quindi facilmente individuabili i nomi degli stessi colleghi. Come dichiarato dal comunicato stampa, la proprietà “Falone” farà seguire una denuncia contro le due testate giornalistiche, tv e web. Noi non conosciamo tutta la vicenda, quindi ci atteniamo alle decisioni della magistratura teramana e alle dichiarazioni dell’azienda coinvolta, sperando che le parti in causa trovino il giusto equilibrio tra una vera informazione d’inchiesta e il rispetto di chi fa impresa in modo onesto in questo territorio. Siamo consapevoli che questa nostra dichiarazione non verrà presa bene dai nostri lettori che vorrebbero un informazione libera e senza bavaglio; dall’altra parte bisogna anche rispettare chi lavora bene e onestamente facendo impresa nel nostro paese creando ricchezza e benessere. Un utopia? Noi crediamo di no! Anche se le recenti vicende di Giulianova fanno credere il contrario. Sappiamo bene che le parti sane del paese e gli anticorpi del nostro Stato sono ancora vigili e attenti, ed abbiamo avuto l’esempio con l’operazione “Castrum” a Giulianova, dove la magistratura sta lavorando per smantellare un “modus operandi” . Poi, se le parti in causa, non troveranno un punto d’incontro, l’unica strada è la giustizia con un vecchio adagio popolare: “chi è causa del suo mal pianga se stesso”.

La redazione de

www.giulianovanews.it

 

 

TERAMO – Nessuna irregolarità nel piano integrato d’intervento in contrada Rivacciolo, oggi via Francesco Fedele a Colleparco, la lottizzazione di cinque palazzine portata avanti dalle imprese Falone Costruzioni ER Srl e San Marco Costruzioni Srl lungo quella che una volta veniva chiamata “via delle fratte”. A due anni di distanza dal servizio giornalistico d’inchiesta della trasmissione “Polis” dal titolo “QUANTI GIOCHI”, andato in onda sul – un canale tv, n.d.r. –  privato il 20 maggio del 2015, lo scorso 10 aprile il Gip presso Tribunale di Teramo ha archiviato le indagini aperte dalla Procura di Teramo, a seguito della consegna negli uffici giudiziari di un cd-rom con la registrazione della trasmissione televisiva e l’acquisizione dei verbali di tre Commissioni Garanzia e Controllo convocate dalle opposizioni dell’amministrazione comunale di Teramo.

 

Il giudice per le indagini preliminari Roberto Veneziano ha infatti accolto la richiesta d’archiviazione avanzata dal sostituto procuratore della Repubblica di Teramo Greta Aloisi, che non ha ritenuto di dover esercitare l’azione penale nei confronti degli imprenditori Raffaele Falone di Teramo, Giuseppe Petruccelli e Giuseppe Villani di San Marco in Lamis e dell’architetto Stefano Mariotti, ex dirigente dell’Ufficio urbanistica del Comune di Teramo.

 

Sulla base dell’inchiesta giornalistica condotta da quattro giornalisti – prima alla carta stampata e poi alla tv e canali web, n.d.r. – e delle ricostruzioni contenute nel servizio televisivo, i tre costruttori e il dirigente comunale erano stati iscritti nel registro degli indagati per le ipotesi di reato di inadempimento dei contratti nelle pubbliche forniture, frode nelle pubbliche forniture, falso ideologico ed abuso d’ufficio.

 

Tra i rilievi argomentati dal servizio televisivo della tv privata, n.d.r. – , tre sono state le ipotesi investigative avanzate dalla Procura di Teramo in due anni d’indagine:

 

– I costruttori avrebbero certificato la fine dei lavori del piano d’intervento integrato e il Comune avrebbe rilasciato l’agibilità per le palazzine sulla base di un falso. Circostanza falsa: nella lottizzazione mancano 10 metri di marciapiede e il tappetino d’asfalto. È una prassi di cantiere e c’è tempo fino al 2018 per sistemare la zona.

 

– I costruttori avrebbero modificato la convenzione all’oscuro dei clienti, prevedendo percorsi pedonali attrezzati e due parchi giochi in luogo del campo polivalente. Circostanza falsa: tutti i clienti hanno dato mandato alle imprese, sulla base della convenzione modificata dalla Giunta comunale di Teramo. In particolare tutti i clienti Falone Costruzioni ER Srl anche nell’atto pubblico d’acquisto delle abitazioni.

 

– Il costruttore Falone avrebbe realizzato il parco giochi del Tribunale in difformità rispetto al progetto, lucrando sui materiali. Circostanza falsa: il parco è migliore rispetto al progetto e la Falone Costruzioni ne è stata solo stazione appaltante, cioè ha messo solo i soldi. Il costruttore del parco giochi è la Ottovolante.

 

Dopo il sequestro degli atti in Comune da parte del Corpo Forestale di Stato, una consulenza tecnica affidata a un esperto di urbanistica, gli interrogatori di dirigenti e funzionari comunali e del direttore dei lavori del parco giochi, la Procura di Teramo ha ritenuto insussistenti le ipotesi di reato dedotte dall’inchiesta giornalistica della – tv locale, n.d.r. –

 

Nessun abuso d’ufficio di pubblici ufficiali in favore dei privati. Nessuna truffa ai danni degli inquilini per la “misteriosa” scomparsa di un campetto polivalente. Nessuna frode ai danni del Comune di Teramo per la realizzazione di un parco giochi. Nessun falso ideologico nelle certificazioni. Nessun reato e nessun danno per la collettività. Ancora: nessun favore al privato imprenditore Raffaele Falone.

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La situazione descritta nei 52 minuti di servizio giornalistico dalla – tv locale, n.d.r. – si è rivelata inveritiera.

 

È chiaro che sulla scorta di quanto avvenuto negli ultimi due anni e di quanto ingiustamente subito, l’imprenditore ed editore Raffaele Falone e la società Falone Costruzioni E.R. S.r.l. hanno già dato mandato ai legali per rivalersi in ogni sede, penale e civile, nei confronti dei quattro giornalisti autori del servizio televisivo e nei confronti dell’emittente televisiva della – tv locale e sito web di altra direzione editoriale, n.d.r..

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