Cultura & Società, Teramo e Provincia

Corropoli. Il Presidente della Fondazione Tercas, Enrica Salvatore, incontra gli operatori di un innovativo progetto di inclusione sociale attraverso l’arte

 

Parco Archeologico e Museo di Ripoli (Corropoli-Teramo) – 19 Maggio 2017 – La presidente della  Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, Enrica Salvatore, è stata al Parco Archeologico e Museo di Ripoli in visita presso i laboratori di Italico onlus, realtà  del volontariato impegnata in attività di ricerca e valorizzazione dell’arte e dei beni culturali.

Nel corso della visita sono state presentate le caratteristiche di questo innovativo approcio educativo. Grazie al Comune di Corropoli, retto dal Sindaco Umberto D’Annuntiis, e alla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, che rispettivamente hanno concesso gli spazi per i laboratori e sostenuto le relative attività, Italico Onlus, infatti, ha potuto offrire un percorso di inclusione sociale a un gruppo di studenti, provenienti dall’Istituto d’Istruzione Superiore Statale “G.Peano- C.Rosa” di Nereto, diretto dalla dirigente scolastica Maria Rosa Fracassa. I giovani studenti sono entrati in un ambiente professionale che gli ha permesso di vivere, grazie alla costante guida dello scultore e direttore artistico Dino Di Berardino, del tecnologo/diagnosta per la conservazione e il restauro dei beni culturali  Paolo Cinaglia, e dei restauratori Michele Aureli, Serena Petrelli e Davide Di Silvestro,  un’esperienza emotiva e formativa, ossia quella di essere coinvolti in prima persona nella pratica delle antiche tecniche pittoriche e nel restauro di una scultura. Hanno compreso l’importanza delle fasi tecniche più delicate, che richiedono l’impiego della sapienza manuale, ma altresì l’utilizzo delle più moderne tecnologie per la conservazione e il restauro delle opere d’arte. Si è cercato, in sostanza, di infrangere il muro che spesso esclude tutti noi dalla percezione, non solo estetica, delle opere d’arte. Attraverso un rapporto diretto e più concreto con gli esperti dei beni culturali, invece, è possibile aprirsi a una formazione più autentica e a una rinnovata sensibilità verso la valorizzazione del nostro immenso patrimonio culturale. Questa iniziativa rientra altresì in un percorso di alternanza scuola-lavoro, cosicché ha contribuito a fornire ai giovani ulteriori competenze spendibili nel mondo del lavoro.

La visita rappresenta un momento importante per la Fondazione, impegnata ad intercettare le migliori esperienze del volontariato provinciale, allo scopo principale di individuare un percorso sinergico per sostenerne le attività. Oggetto dell’incontro sono state, inoltre, le potenzialità del Parco Archeologico e del Museo di Ripoli, che alla luce del nuovo ciclo di indagini scientifiche e di valorizzazione, può rappresentare il primo nodo dell’auspicata rete museale della Val Vibrata, e in particolare per le possibilità immediate di offerta didattica, rappresentate dal desiderato avvio di un’area di sperimentazione archeotecnica (ricostruzione del villaggio di capanne e annesse stazioni didattiche per la selce, la ceramica e l’agricoltura), a pochi passi dal famoso villaggio neolitico di Ripoli (5200-4000 a.C. circa).

 

 

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