BCC DELL’ADRIATICO TERAMANO APPROVA IL BILANCIO 2016

 

 

L’utile di esercizio vola a un milione 133mila euro confermando solidità dei conti

 

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Previsti bancomat intelligenti a Casoli di Atri e Mutignano di Pineto oggi senza servizi bancari

 

Bcc dell’Adriatico Teramano chiude il bilancio 2016 con un utile superiore al milione di euro, mostrando performance positivi e solidità nei conti. Nella splendida cornice del Teatro Comunale di Atri, si è svolta l’assemblea annuale dei soci chiamata ad approvare il bilancio chiuso al 31 dicembre 2016 e a scegliere l’orientamento per il futuro deliberando l’adesione al Gruppo Bancario ICCREA.

La Banca ha così archiviato un anno di risultati particolarmente positivi, che ha fatto registrare un utile di esercizio, al netto delle imposte, di 1.133.000 euro (un milione 133mila euro). Sul fronte degli impieghi, i nuovi finanziamenti concessi a famiglie ed imprese, hanno raggiunto la cifra di 91milioni 186mila euro, con un incremento del 12,77% rispetto al 2015 (la media del sistema bancario e pari a 0,7%). Per la raccolta è stata raggiunta la cifra complessiva di 157milioni 601mila euro, con un incremento su base annua del 14,54% (la media del sistema bancario è pari all’1,3%). Il Presidente della Bcc Adriatico Teramano, Avv. Antonino Macera, anche a nome del Consiglio di Amministrazione, nel ringraziare i soci intervenuti, ha sottolineato che <<l’importante risultato è il frutto del lavoro continuo, trasparente e competente di tutta la struttura bancaria: dalla Direzione Generale e suoi collaboratori, a tutte le risorse umane che vi operano e rafforzano la piena autonomia operativa sul territorio. Sottolineo, infine, il prestigioso traguardo raggiunto in ordine all’aver la banca “acceso” tutti e quattro i “semafori verdi”, indici di sicurezza e solidità, secondo i nuovi parametri imposti dalla Banca Centrale Europea. Ciò consentirà alla banca di guardare al futuro in un’ottica di ancor più consolidamento nel territorio di competenza e prevedendo di servire comunità, quali le frazioni di Casoli di Atri e Mutignano di Pineto, oggi abbandonate dai servizi bancari, con bancomat intelligenti, di ultima generazione, curando nel contempo mirate relazioni consulenziali secondo il nuovo modello di fare banca”. “La Banca si colloca inoltre tra i livelli più alti su scala nazionale in relazione agli accantonamenti prudenziali sui crediti in sofferenza, con una percentuale di copertura pari al 60% – commenta il direttore generale, Tiberio Censoni. Le partite anomale nette sono pari al 6,56%, in diminuzione del 21% rispetto all’anno 2015. Testimonianza della crescente solidità della Banca è il CET1 ratio (parametro solidità banca), che sale al 15,67%, con un’eccedenza rispetto al requisito minimo richiesto dall’Organo di Vigilanza per il 2016 (SREP al 6,60%) superiore a 907 bps”.