Teramo e Provincia

Roseto. No agli aumenti di TARI, mense scolastiche e colonia anziani: le opposizioni spiegano come fare

 

 

Lo scorso 5 aprile abbiamo presentato un emendamento al Bilancio di Previsione 2017 che sarà discusso nel corso del Consiglio Comunale già convocato per mercoledì 12 aprile, con inizio alle ore 19:00, poiché siamo seriamente preoccupati per l’enorme, spropositato e non motivato aumento della TARI deciso dall’Amministrazione Di Girolamo-Ginoble per la Città di Roseto degli Abruzzi che rischia di mettere in ginocchio definitivamente tante famiglie, già in difficoltà, e soprattutto le piccole e medie imprese che operano sul nostro territorio che, a questo punto, potrebbero decidere di trasferirsi o chiudere definitivamente, visto che gli aumenti più sostanziosi delle tariffe sono proprio quelli relativi alle attività economiche, che sfiorano il 40%.

 

Già in sede di approvazione del PEF, Piano Economico Finanziario, 2017 e di conseguenza delle tariffe della TARI volute dall’Amministrazione monocolore Pd con delle scelte prive di reali giustificazioni, tant’è che nei documenti che ci sono stati messi a disposizione nel PEF stesso, della TARI non esiste un allegato da cui si evincono le modalità di calcolo di questo accantonamento di circa 961 mila euro per crediti inesigibili, tutte le opposizioni in maniera compatta hanno, con puntualità e con riferimenti di carattere normativo ed interpretativo, dimostrato che questo aumento si poteva e si può ancora evitare. Purtroppo il Sindaco, Sabatino Di Girolamo e l’Assessore al Bilancio, Antonio Frattari, non hanno voluto sentire ragioni e hanno deciso di andare avanti su questa strada, ovvero quella dell’aumento dei costi sui rifiuti per oltre 1,3 milioni di euro con un corrispondente aumento delle tariffe della TARI a carico di famiglie e imprenditori.

 

Noi invece sosteniamo e continueremo a farlo anche in Consiglio Comunale, forti peraltro dei riferimenti normativi e interpretativi da parte di fonti autorevoli, quali Anci, Il Sole 24 Ore e Corte dei Conti, che si può evitare questo inasprimento sproporzionato della TARI grazie ad una serie di semplici accorgimenti, ovvero evitando la maggiore spesa sull’esternalizzazione dello spazzamento, pari a 300 mila euro, evitando l’accantonamento ingiustificato nel PEF della somma per quote inesigibili calcolata in base al decreto legislativo 118/2011, anziché in base al dpr 158/1999 che stabilisce le voci da inserire nel PEF del servizio rifiuti. Una confusione enorme che Roseto degli Abruzzi non si può permettere, tenendo anche conto che i costi scenderanno ancora di oltre 100 mila euro nel 2017 per effetto della Eco-tassa non più dovuta in quanto il Comune di Roseto ha raggiunto, nel 2016, il 70% della raccolta differenziata grazie al porta a porta e ai cittadini e alle imprese che, tutti i giorni, lavorano per differenziare il più possibile i rifiuti.

 

Pertanto, in base a queste considerazioni che ci riserviamo di sostenere anche con eventuali ricorsi al Tribunale amministrativo per l’illegittimità delle tariffe così calcolate, chiediamo all’Amministrazione Di Girolamo-Ginoble di tornare sui propri passi confermando le tariffe dello scorso anno con eventuale adeguamento da eseguire entro il 31 luglio in sede di verifica degli equilibri di bilancio.

 

L’equazione “tartassiamo” i cittadini con la TARI perche le amministrazioni precedenti non hanno riscosso i crediti promossa dal monocolore Pd che governa la Città è completamente fuori luogo perché è stato dimostrato, nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, come siano state regolarmente attivate  tutte le procedure previste dalla legge e dal regolamento comunale sulle entrate per la riscossione dei crediti. E poi, secondo questa logica dettata dal primo cittadino e dall’Assessore al Bilancio, se per assurdo nel 2017 nessuno dovesse pagare la TARI, nel 2018 avremmo il raddoppio dei costi su cui calcolare la TARI passando da 6.6 milioni a 13.2 milioni?

 

Purtroppo l’Amministrazione Di Girolamo-Ginoble non solo non sta producendo niente di buono per Roseto degli Abruzzi, “campando” dopo più di nove mesi ancora di rendita da quello che è stato prodotto in passato, ma ora decide pure di “tartassare” senza un valido motivo i cittadini e le imprese locali, portando avanti una campagna di nuove assunzioni di due Dirigenti, che costano ciascuno circa 87 mila euro annui, grazie anche a questo aumento delle tasse. Nell’emendamento da noi  presentato, infatti, il costo di uno dei due dirigenti viene eliminato a favore del non aumento delle tariffe delle mense scolastiche e della colonia anziani che sarebbero, quindi, da lasciare invariate, nonché a favore di maggiori somme da stanziare per l’inclusione sociale di cittadini  in grande difficoltà.

 

Non sfugga infatti che, se è pur vero che i maggiori introiti legati all’aumento della TARI non possono essere usati direttamente per le assunzioni, questi producono maggiori entrate tali, appunto, da rendere possibili nuove assunzioni “magari” a chiamata diretta!

 

Le scelte fatte dall’Amministrazione comunale sono incomprensibili e ciò che lascia senza parole è che queste scelte pesano davvero in modo eccessivo nelle tasche della gente che non ne ha più. Questo è un momento in cui una buona amministrazione deve fare tutto ciò che è possibile per alleggerire e aiutare famiglie e imprese a superare le difficoltà , invece a Roseto degli Abruzzi si fa esattamente il contrario. Sappia, allora, l’Amministrazione Di Girolamo-Ginoble che le opposizioni faranno tutto ciò che consentito dalla legge per impedirlo.

 

 

I Capigruppo dell’opposizione

Enio Pavone di “Avanti X Roseto”

Rosaria Ciancaione di “Un’Altra Idea di Roseto Progressista”

Nicola Di Marco di “Liberalsocialisti-Insieme per Roseto”

Mario Nugnes di “Abruzzo Civico”

Alessandro Recchiuti di “Futuro In”

Angelo Marcone di “Roseto nel Cuore”

 

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