Cultura & Società

PREMIO DONNE PACE AMBIENTE WANGARI MAATHAI VI ED.

PREMIO DONNE PACE AMBIENTE WANGARI MAATHAI VI ED.

In arrivo la VI Edizione del 
PREMIO DONNE PACE AMBIENTE “Wangari Maathai”

Anche quest’anno, per il 6° anno consecutivo, l’Associazione A Sud, in collaborazione con la Casa Internazionale delle Donne di Roma promuove il Premio Donne Pace Ambiente Wangari Maathai, che ogni anno dal 2012 premia, attorno all’8 marzo, l’impegno delle donne in prima linea per la tutela del territorio e del diritto alla salute. Il premio ha ricevuto per il terzo anno consecutivo il Patrocinio della Camera dei Deputati.

Contatti stampa, info e interviste:
maricadipierri@asud.net
+39 348 6861204
L’APPUNTAMENTO
PREMIO DONNE PACE AMBIENTE 
WANGARI MAATHAI  
VI edizione

7 MARZO 2017
h. 18.00 


CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE
Via della Lungara n° 19
ROMA
MATERIALI
Di seguito i materiali scaricabili:

Leggi la storia del premio
Scarica la locandina 2017
Vai all’evento facebook
Scarica la scheda premiate 2017
I PREMI
LAVINIA PALMA
“GRANDE MADRE”

Dall’edizione 2014, oltre alla consegna della pergamena, alle premiate viene consegnata u n’opera d’arte, un pezzo unico realizzato appositamente per il premio, opera dell’ingegno della ceramista e scultrice Lavinia Palma, che ha offerto al premio le sue creazioni.
Le sue opere prendono spunto da diverse ispirazioni. Una di esse è la Grande Madre, Dea generatrice di vita, dove nel femmineo si riflette e si riconosce la natura. Nascono cosi volti di donna, rivisitati in chiave del tutto personale unendo origine scultorea e oggetti d’uso, per coniugare il simbolo alla forza dell’azione. La lavorazione e interamente artigianale, realizzata a mano e al tornio.
Laboratorio Lunarte
www.lunarte.it
LE PREMIATE
LE PREMIATE 2017

PREMIO FUOCO
Benedetta Treves (Toscana)
per Mamme No Inceneritore
Il comitato Mamme no inceneritore è nato da un gruppo di mamme preoccupate per la realizzazione di un inceneritore nella piana fiorentina ed attualmente è costituito da cittadine e cittadini in prima linea per la difesa  dell’ambiente. Il movimento ha lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza e di promuovere alternative all’incenerimento di rifiuti.
Inceneritore di Firenze: leggi la scheda

PREMIO TERRA
Rosa Cerotti (Lombardia)
per Mamme “Volanti” di Castenedolo
Le mamme di Castenedolo portano avanti numerose battaglie per la difesa alla salute nel territorio bresciano. “Volanti” perche per far luce sull’emergenza ambientale hanno preso in prestito un aereo filmando le ferite che squarciano il territorio: le discariche di Montichiari, l’inceneritore, le cave usate per smaltire illecitamente rifiuti.
Caffaro Brescia: leggi la scheda
Discariche Montichiari: leggi la scheda
PREMIO ARIA
Rossana Giacobbe (Sicilia) 
per Mamme per la Vita di Saponara
L’associazione Mamme per la Vita si batte contro il progetto di costruzione dell’elettrodotto “Sorgente – Rizziconi” di Terna e contro gli impatti che l’infrastruttura elettrica avrebbe su ambiente e salute. Attualmente la presidente dell’Associazione sta esercitando l’azione popolare in sostituzione del Comune di Saponara non costituitosi in giudizio nel processo penale per violazione del Piano Paesaggistico per la realizzazione del sostegno 40 dell’elettrodotto.
Elettrodotto Terna: leggi la scheda
PREMIO ACQUA
Isa Schiavetti (Lombardia)
per Mantua Mothers
Un gruppo di mamme attive nel Mantovano contro l’emergenza ambientale del territorio. I Laghi di Mantova sono uno dei SIN – Siti di Interesse Nazionale individuati dal Ministero dell’Ambiente come aree che necessitano di urgenti interventi di bonifica  a causa degli impatti di lungo termine del polo petrolchimico.
L’impegno delle Mantua Mothers
IL PREMIO SPECIALE GIORNALISMO AMBIENTALE
Dalla terza edizione il premio Wangari Maathai ha una sezione speciale dedicata al giornalismo ambientale. Ogni anno, in memoria della giornalista e scrittrice Carla Ravaioli, viene premiata una giornalista impegnata nel racconto delle battaglie in difesa del territorio.

PREMIO GIORNALISMO AMBIENTALE
“Carla Ravaioli”
Marina Forti
– Giornalista
Marina Forti nativa milanese, romana d’adozione. Per quasi trent’anni ha lavorato nella redazione del manifesto occupandosi di immigrazione, ambiente e attualità internazionale. Dal 1998 al 2012 ha curato la rubrica terraterra, raccontando le note popolari per le risorse e la difesa del territorio. Per questo impegno nel 1999 ha ricevuto il premio “giornalista del mese” noto come Premiolino. Attualmente collabora con Internazionale. Ha pubblicato numerosi libri tra cui: la Signora di Narmada. Le lotte degli sfollati ambientali nel sud del mondo (Feltrinelli , Milano 2004); Il cuore di tenebra dell’India. Inferno sotto il miracolo (Bruno Mondadori 2012).
PERCHÈ  UN PREMIO DEDICATO ALLE DONNE IN DIFESA DELL’AMBIENTE

A ridosso della celebrazione dell’8 marzo, il premio ha l’obiettivo di testimoniare e dare un riconoscimento istituzionale alle donne impegnate in Italia nelle battaglie in difesa della pace, dei diritti di genere e dell’ambiente.  Il Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai nasce su iniziativa di A Sud nel 2012 e giunge quest’anno alla sua terza edizione. Dal 2013, ad assegnare il premio è una commissione allargata formata da rappresentanti di organizzazioni, associazioni, comitati e centri anti violenza che lavorano sulle questioni di genere.
Già a partire dalla sua prima edizione, il premio ha costituito occasione per conferire un riconoscimento simbolico utile a dare visibilità a situazioni spesso conosciute nelle quali molte donne sono coinvolte, spesso per organizzare progetti e mobilitazioni sociali in difesa del territorio. Molte di queste donne sono in pericolo proprio a causa dell’invisibilità a cui sono sottoposte.
Istituire un Premio e costruire un’iniziativa pubblica patrocinata da un’importante istituzione come la Camera dei Deputati ha costituito inoltre opportunità di diffusione di temi e di sensibilizzazione della cittadinanza, sistema di protezione di situazioni critiche che attraverso il riconoscimento istituzionale e la visibilità internazionale, possono prevenire eventuali ritorsioni.
Nel contesto attuale risulta sempre più urgente incrociare i temi della pace e della solidarietà con quelli dei diritti di genere e ambientali. Parlare di ambiente e di impatti di disastri ambientali oggi vuol dire parlare di donne, le prime vittime dei conflitti ambientali ma anche sempre più spesso le prime leader di proteste in difesa della terra.
Ci sono donne che possono essere considerate eroine al pari dei grandi eroi del passato. Una di esse, a cui è dedicato il premio, è senz’altro Wangari Muta Maathai, prima donna africana a ricevere il Nobel per la Pace nel 2004, che dichiarò al momento della premiazione: «Non ci può essere pace senza sviluppo sostenibile e non ci può essere sviluppo senza uno sfruttamento sostenibile dell’ambiente. La protezione dell’ecosistema deve essere considerata un mezzo per garantire la pace, in Paesi dove la scarsità delle risorse genera inevitabilmente instabilità politiche e sociali». Wangari Maathai, deceduta il  25 settembre 2011 a Nairobi, Kenya, ha lottato per più di 30 anni in difesa dell’ambiente e dei diritti delle donne ed ha contribuito in maniera significativa alla democratizzazione della sua nazione.

Durante l’iniziativa, che si terrà il prossimo 7 marzo 2017 presso la sede della Casa Internazionale delle Donne a Roma, quattro realtà italiane impegnate nella difesa dei diritti dei cittadini, dei territori e dell’ambiente riceveranno, come riconoscimento per il loro impegno civile e politico, i PREMI ARIA, ACQUA, TERRA E FUOCO. A ritirare il premio saranno altrettante donne attiviste, in rappresentanza di tali realtà. Sarà inoltre consegnato in questa occasione il Premio Speciale “Giornalismo Ambientale” intitolato alla memoria di Carla Ravaioli, maestra di vita e di lotte.
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