Abruzzo, Teramo e Provincia

Organico Polizia Penitenziaria CC di Teramo: Le quote rosa sono in “rosso”!!

 

 

Che la situazione dell’organico di polizia penitenziaria presso il carcere teramano fosse deflazionato è da tutti risaputo ma quello che sta succedendo nel suo contesto femminile ha dell’incredibile. Mentre nelle restanti realtà regionali ove non insita il reparto femminile le quote rosa abbondano e vanno di molto oltre il numero delle persone necessarie per coprire i posti di servizio ad esse riservato, nell’unico carcere dove veramente occorre avere un contingente donna  più ampio, quello di Teramo appunto, la situazione è a dir poco critica!

A darne notizia è Mauro Nardella Vice Segretario Regionale UIL PA Polizia Penitenziaria.

Il D. M. del 22.03.2013- afferma il sindacalista- prevede per il ruolo agenti/assistenti di Polizia Penitenziaria femminile un organico di 36 unità. Di fatto quello amministrato risulta essere pari a 32. Ad esso occorre sottrarre 3 unità distaccate in altra sede, una in distacco sindacale, 3 assenti da lungo periodo, 2 non in servizio per interdizione pre parto; una  fruisce di congedo parentale frazionato, un’ altra a breve sarà posta in quiescienza ed allo stato sta usufruendo di congedo arretrato e che culminerà, appunto, con il pensionamento della stessa e 1 frusice del periodo di allattamento.

In sostanza, quindi, sono realmente disponibili solo 20 unità di baschi blu donne. Va aggiunto che di queste 20 due sono obbligatoriamente impiegate presso il nucleo traduzioni atteso che per il trasporto di detenute vi è la necessità di utilizzo di un componente la scorta che sia dello stesso sesso, una è impiegata presso l’Ufficio Matricola e 2 presso l’Area esterna al fine di adempiere in materia di perquisizioni  in occasione dei colloqui con i familiari di sesso femminile.

Presso la sezione femminile restano disponibili,per garantire il servizio nell’arco delle 24 ore, solo 15  poliziotte. Talmente poche da dover, nel turno notturno, addirittura andare in deroga alle regole vigenti giacchè per dar man forte all’unica donna disponibile viene utilizzato un collega di sesso maschile.

Situazione grottesca quella venutasi a creare a Teramo- continua Nardella- e se si pensa che nelle restanti carceri abruzzesi si vive il problema opposto, visto che ce ne sono talmente tante da non sapere dove collocarle, la condizione diventa addirittura paradossale.

Il loro eccessivo numero- afferma amaramente il dirigente Uil- ,legato al fatto che non possono essere utilizzate in sezioni ove sono custoditi uomini, sta rendendo pressoché impossibile ai colleghi maschi soprattutto di Pescara e Sulmona il loro utilizzo, così come prevede la normativa in corso, in molteplici ambiti al fine di garantire una trasparente rotazione dei posti di servizio propedeutica per la salvaguardia psico-fisica degli interessati.

Auspichiamo- chiosa NArdella- che l’Amministrazione apra gli occhi e metta mano, riequilibrandola, ad una situazione che è divenuta insostenibile e pericolosa. Non si può soprassedere a cotanto disastro amministrativo ed è per questo che chiediamo sin da subito  l’invio urgente e con le modalità che il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria vorrà adottare, di almeno 10 donne. In caso contrario la UIL PA Polizia Penitenziaria si sentirà costretta a ricorrere a forme di protesta che saranno di volta in volta rese note. Nelle more è indetto lo stato di agitazione di tutto il personale di polizia penitenziaria di stanza al carcere teramano.

Sulmona, 15.02.2017

 

 

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