Nereto. Conferenza: “LA ‘MATRICE’ CHE CI IMPRIGIONA. Uccidiamo il reazionario che abbiamo dentro”

L’Ass.ne Culturale NUOVE SINTESI presenta la Conferenza:

“LA ‘MATRICE’ CHE CI IMPRIGIONA. Uccidiamo il reazionario che abbiamo dentro”
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Interviene: Alberto Micalizzi (Ricercatore Universitario ed Economista, Esperto in Strumenti e Mercati Finanziari, Ricercatore IASSEM*

SABATO 25 FEBBRAIO 2017, ORE 17.00
SALA COMUNALE “SALVADOR ALLENDE” – NERETO (TE)

“Il sistema poggia su poche grandi conglomerate definibili come “super-entità” per la forza d’urto e la transnazionalità della sfera d’azione. Non può essere combattuto frontalmente, non bastano coalizioni politiche né esistono soluzioni tecniche attuabili a breve.
Lo si può contrastare modificando la struttura ed il funzionamento dei rapporti sociali ed economi ci tra famiglie, imprese e pubblica amministrazione.”

Alberto Micalizzi, oltre a sostenere la sovranità monetaria, ha ribadito l’inutilità delle privatizzazioni ai fini della riduzione del debito, (che anzi, come nel ’90, non si è ridotto ma anzi si è triplicato). Non solo, si era scagliato anche contro il Fmi, la Bce e Matteo Renzi.

Nel Def, Documento di economia e finanza del governo, è scritto nero su bianco che l’esecutivo guidato da Matteo Renzi perseguirà la strategia già avviata per la dismissione di quote di Poste e Enav prima, di Eni, Fincantieri, società del gruppo Fs poi, oltre che di parte del patrimonio immobiliare dello Stato. Le finalità di questa gigantesca svendita sarebbe la riduzione del debito pubblico.
Alberto Micalizzi – Privatizzazioni

La motivazione sbandierata è evidentemente una balla: le privatizzazioni degli anni ’90, per esempio, hanno solo attenuato la crescita del debito, tant’è che nel ventennio 1982-2001 il debito pubblico in valore assoluto non si è ridotto ma anzi si è triplicato in termini reali (passando da € 580 miliardi del 1982 a € 1.620 miliardi del 2001) nonostante:

a) il PIL reale sia cresciuto mediamente del 2.5% anno su anno;
b) durante gli anni ’90 il massiccio processo di privatizzazione abbia generato ricavi straordinari allo Stato per un valore pari a circa €90 miliardi (pari a circa l’8% del PIL reale del 1992).

Ovviamente il piano di svendita arriva dopo anni di propaganda contro le aziende partecipate, sono state definite carrozzoni corrotti e parassitari anziché essere interpretate come fondamentali strumenti di politica economica, tra i pochi che si sarebbero dovuti mantenere saldamente in mano statale proprio mentre si abbandonavano le leve monetarie e finanziarie a causa del sopraggiungere dell’Euro….

PER APPROFONDIMENTI VI INVITIAMO SABATO 25.02 a NERETO (ore 17:00)
*Istituo Alti Studi Sovranità Economica e Monetaria