Abruzzo, In rilievo, Italia

L’Aquila. L’ESERCITO ITALIANO RIMUOVE L’ELICOTTERO DEL 118.

                           

 

L’AQUILA, 5 febbraio 2017.

 

A seguito della richiesta formulata dalla Procura di L’AQUILA, il giorno 4 febbraio si è proceduto alla rimozione e al recupero del relitto dell’elicottero Agusta AW139 del 118 precipitato il giorno 24 gennaio u.s. in un canalone nel corso del salvataggio di uno sciatore romano di 57 anni infortunatosi sulle piste da sci di Campo Felice in provincia di L’AQUILA.

L’incidente è avvenuto appena dopo il decollo effettuato a seguito del recupero dell’infortunato in una zona impervia di Monte Cefalone nel territorio del Comune di Lucoli (AQ) a quota 1600 metri slm. Tutti i sei occupanti a bordo, cinque di equipaggio e l’infortunato, hanno perso la vita.L’attività si è svolta dalle 07.30 alle 14.00 e ha visto impegnate due squadre composte da personale del 1° Reggimento Aviazione dell’Esercito “ANTARES” di VITERBO con un elicottero Boeing CH47F. Le citate squadre, una a valle e l’altra a monte, composte in totale da 24 unità, hanno operato in coordinamento con il Soccorso Alpino della GdF. A complicare di molto l’attività, da una parte le forti raffiche di vento e il terreno scosceso, dall’altra il fatto che il relitto si presentava separato in vari tronconi e non rappresentava, quindi, una tipologia standard di carico. Il relitto è stato dapprima imbragato e trasportato con grande cautela e perizia a valle dove è stato poi caricato su un autocarro dei Vigili del Fuoco che hanno provveduto a recapitarlo in località riservata, ove rimarrà sotto sequestro. Presenti alle operazioni di recupero il Sostituto Procuratore dell’Aquila, Dott.ssa Simonetta CICCARELLI, il Comandante Militare dell’Esercito per l’Abruzzo, Gen. B. Rino DE VITO e il Comandante del Primo Reggimento “ANTARES”, Col. Antonio DEL GAUDIO. Infine, presso la Prefettura di L’Aquila si è tenuta una riunione post attività ove il Prefetto, Dott. Giuseppe LINARDI, ha avuto modo di esprimere il proprio apprezzamento a tutti gli aventi causa, e in particolare al Gen. DE VITO, per l’operazione portata a termine in assoluta sicurezza con grande perizia e professionalità.

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