Italia, Lettere

Firenze. Come eliminare i privilegi pensionistici

Spettabile Staff L’ARENA – RAI

Grazie per l’interessante ultima trasmissione che ha affrontato il tema della eliminazione/riduzione dei privilegi pensionisti in Italia ma, siamo rimasti sorpresi nel vedere che le osservazioni tecniche dell’On. Maurizio Paniz (esperto avvocato che difende dei privilegiati) non sono state presi al volo dai politici che partecipavano alla trasmissione al fine di presentare una proposta per una legge inattaccabile da ricorsi. Speriamo nella prossima trasmissione possiate cogliere l’occasione proporre all’attenzione dei politici e dei telespettatori quanto segue.

In sintesi, l’esperto avvocato On. Maurizio Paniz ha chiaramente spiegato che

un ricorso contro un provvedimento legislativo per ridurre i privilegi pensionisti

può essere accolto, come lo è già stato in passato, dalla Corte Costituzionale se diretto solo su alcuni soggetti. Al contrario, il ricorso non avrebbe speranza se il provvedimento di legge avrà come base l’emergenza, sia limitato nel tempo e diretto a tutti.

Per quanto sopra, per eliminare/ridurre i privilegi pensionistici, è possibile purché  il Governo e/o i parlamentari varino un provvedimento in pochi giorni, come segue:

1) è possibile soddisfare il primo requisito, infatti, premesso che in Italia siamo in emergenza economica tanto che i lavoratori sono stati oggetto di eliminazioni di loro diritti pregressi, il dimostrarlo di nuovo appare semplice.

2) è possibile soddisfare il secondo requisito, infatti, possiamo limitare nel tempo, diciamo 5 anni, la riduzione e/o eliminazione dei privilegi pensionistici. Poi vedremo se l’emergenza passerà o meno.

3) è possibile soddisfare il terzo e ultimo requisito, infatti, basta che il provvedimento sia diretto a tutti, ricalcolando le pensioni con il sistema contributivo. Ovviamente detta norma dovrebbe intervenire su importi mensili netti superiori ai 1.800,00 euro per non creare nuovi poveri e la stessa norma deve stornare subito i risparmi che ne conseguono ai disoccupati, cassaintegrati, nullatententi e via dicendo, in modo da rimettere subito in circolo (nei consumi quotidiani) tali risorse e far ripartire consumi e occupazione. Vale notare che questo è, a nostro giudizio, il punto che pare ostacoli detto provvedimento perché tocca ex-sindacalisti, pensionati baby e via dicendo che sono la massa dei privilegiati a carico di tutta la collettività.

Come sopra detto, come hanno spiegato anche gli eletti al Parlamento che abbiamo sentito in trasmissione, bastano pochi giorni per varare un simile provvedimento. Certo che non lasciano ben sperare le risposte del Presidente della Camera dei Deputati alle Jene quando gli hanno chiesto di sopprimere l’assurda assicurazione ai parlamentari che grava sulla collettività.

L’importante è che, chi abbiamo eletto a rappresentarci al Parlamento, comprenda che per riavviare l’economia del Paese occorre dimostrare ai cittadini che si lavora davvero per eliminare i privilegi che affossano l’economia e aumentano la disparità tra i cittadini.

Occorre creare fiducia nel futuro e, nello stesso tempo, immettere subito sul mercato dei consumi le risorse che i privilegiati accantonano in conti correnti improduttivi e/o le trasferiscono all’estero: infatti, i non abbienti spenderebbero subito mese per mese quanto gli arriverebbero rilanciando il mercato dei consumi che crea posti di lavoro.

Buon lavoro per inFORMARE i cittadini.

Cordiali saluti. Pier Luigi Ciolli

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