ARTINTYPE2017: LA FABBRICA DELL’ARTE CONQUISTA TORINO


Grafiche Martintype si apre verso nuovi orizzonti e proietta l’evento Artintype a Torino, in una cornice di grande rilevanza
nazionale e in collaborazione con una storica istituzione culturale come la prestigiosa Accademia Albertina di Torino, per
presentare l’annuale progetto di comunicazione, ricerca e valorizzazione dei giovani protagonisti dell’arte contemporanea.20170203_172047

Venerdì 3 febbraio alle ore 17:00 presso il Salone d’Onore dell’Accademia Albertina di Torino si è svolto l’evento di presentazione del Calendario Artistico delle Grafiche Martintype, le cui pagine sono state impreziosite da 12 opere inedite realizzate dagli artisti della Scuola di Pittura e della Scuola di Grafica d’Arte.

“È stata fatta la scelta di dare un’opportunità a dei giovani artisti di farsi conoscere e apprezzare. Iniziative di questo genere devono essere colte e sposate dall’Accademia, soprattutto se proposte da una realtà così attenta ai valori della cultura e dell’arte come le Grafiche Martintype.” Con queste parole ha aperto l’incontro il Presidente Fiorenzo Alfieri, parole condivise dal Direttore Salvo Bitontiche si augura di continuare la collaborazione anche nelle future edizioni.20170203_184043

“Per Artintype 2017 sono stati selezionati artisti con una produzione pittorica che scorre dal figurativo all’astratto e al concettuale, con esiti diversi ma sempre di rilievo, segno della vitalità delle pratiche didattiche dell’Accademia. – spiega la prof.ssa Laura Avondoglio, che insieme ai maestri Giuseppe Leonardi, Arcangelo e Daniele Gay hanno selezionato accuratamente le tele – I lavori di Silvia Cannone, Amaranta Flagelli, Eleonora Santia, Lidia Maria Pop, Giuditta Ceresa, Viola Barovero, Giovanni Lombardo, Chantal Garolini, Giuseppe Mulas, Vanessa Concas, Caterina Condorelli, Andrea Colucci rivelano la loro propensione ad affiancare i contenuti espressivi a forme fluide, morbide, non aggressive.”

 

La fabbrica dell’arte: Nuovi percorsi di senso tra creatività e produzione,

questo il tema scelto per il calendario 2017, che nella sua configurazione visiva mira a rappresentare allegoricamente una “fabbrica dell’Arte dove ogni canalizzazione corrisponde ad una colata di colore e l’unione dei numeri 1 e 7 conferiscono alla struttura una forma triangolare.” – spiega il Direttore Artistico Tony Cetta, che da sempre ha curato il progetto grafico del calendario.

 

Il segreto delle Grafiche Martintype è la sua propensione a credere fortemente nell’allargare i propri orizzonti e condividere gli obiettivi strategici con quelle imprese che vogliono vincere la sfida della globalizzazione e cogliere interessanti opportunità di crescita e di sviluppo. “Cerchiamo sempre di raggiungere l’obiettivo prefissato per spostare piano piano, di qualche metro, la linea del traguardo per dedicarci a nuove sfide” – racconta Emanuela Damiani. “Nelle varie edizioni abbiamo cercato di porre l’attenzione su temi importanti: l’ecologia, l’innovazione, il terremoto de L’Aquila, l’artigianato, l’Expò 2015 e nel 2016 con il tema “arte, Industria e Innovazione, un nuovo modello di sviluppo”, Artintype da protagonista si è fatto promotore del dialogo tra Arte&Industria, diventando un progetto “itinerante” capace di sviluppare tanti “Arte in…” – queste le parole di Enrico Damiani, che sottolinea come la nuova azienda 4.0 ha il dovere di investire nell’Arte e nella Cultura per fare impresa con metodo e professionalità.

Questa è anche la filosofia condivisa e portata avanti da uno dei più illustri imprenditori torinesi, l’Arch. Piero Boffa, amministratore delegato di Building S.p.A. azienda specializzata nel recupero dei palazzi storici. Emblema della creatività fusa alla produttività l’architetto ha una personalità molto vicina alla tematica arte-impresa: nel suo intervento ha sottolineato “la propensione nel realizzare dei progetti edilizi che siano il passaggio storico che rimanga sul territorio e sia apprezzato dai cittadini.” Sua la firma del progetto THE NUMBER 6 che ha vinto il Building of the year e ritenuta “la casa più bella del mondo” e, sempre in collaborazione con l’Accademia di Torino ha trasformato, con il progetto LAGRANGE 12, un cantiere in una galleria di arte contemporanea en plein air.