Giulianova. Italia Nostra e FIAB Legambiente: “Più spazio a pedoni e bici per rilanciare i due centri della Città”

La sezione giuliese di Italia Nostra onlus e il circolo FIAB-Legambiente Giulianova hanno portato con un documento congiunto all’attenzione dell’Amministrazione comunale le osservazioni al Programma triennale delle Opere Pubbliche 2017/2019 in corso di approvazione. Le proposte avanzate pongono particolare attenzione al tema delle politiche strategiche della mobilità cittadina, diventate una necessità impellente per il rilancio economico e sociale dei due Centri cittadini. Corso Garibaldi sotto la neve

Qui il testo: http://italianostra-giulianova.blogspot.it/2016/12/piu-spazio-pedoni-e-bici-per-rilanciare.html

Più spazio a pedoni e bici per rilanciare i due centri della Città

La sezione giuliese di Italia Nostra onlus e il circolo FIAB-Legambiente Giulianova hanno portato con un documento congiunto all’attenzione dell’Amministrazione comunale le osservazioni al Programma triennale delle Opere Pubbliche 2017/2019 in corso di approvazione. Le proposte avanzate pongono particolare attenzione al tema delle politiche strategiche della mobilità cittadina, diventate una necessità impellente per il rilancio economico e sociale dei due Centri cittadini:
– Riqualificazione Centro del Lido:
Nei giorni scorsi si è appresa la notizia di un finanziamento per il centro del Lido cospicuo, con un primo stralcio pari a 210.000 euro, di cui un primo step di circa 40.000 euro per l’eliminazione delle più consistenti barriere architettoniche.
Il relativo comunicato stampa elencava una serie d’interventi quali il rifacimento integrale dei marciapiedi di via Nazario Sauro Est, lati Sud e Nord, con una nuova pavimentazione, la ripiantumazione delle essenze arboree e la risistemazione della pineta accanto al Kursaal. Ci preme fare osservare come il programma indicato propone il semplice ripristino di una condizione identica a quella attuale, in merito soprattutto alla riqualificazione della vivibilità e mobilità.
Su questo tema infatti le due associazioni, assieme ad altri soggetti, negli anni passati hanno portato avanti una campagna di informazione con relativa petizione pubblica per rendere la cittadinanza consapevole del valore economico e di benessere sociale dell’istituzione di aree prive di traffico veicolare. Con tale iniziativa sono state raccolte in sole tre domeniche un totale di circa 1.000 firme, poi consegnate in Comune, per la pedonalizzazione di via Sauro.
Successivamente, a partire dal maggio 2015, il Partito Democratico giuliese ha iniziato un dibattito cittadino con una proposta progettuale, presentata in assemblea pubblica organizzata dal comitato quartiere lido, per una sorta di “piazza lineare” che coinvolgesse il Lungomare Monumentale, piazza Dalmazia, via Nazario Sauro, parte di Viale Orsini e via Gorizia. Dunque si è preso atto dell’ormai improcrastinabile necessità di una ridefinizione degli spazi cittadini centrali della zona del Lido con un’evidente caratterizzazione pedonale, in un’ottica di riequilibrio delle modalità di spostamento e di uso dello spazio pubblico urbano che oggi è totalmente, anacronisticamente e  sbilanciato e appiattito sull’abuso dell’auto privata.
Pertanto la decisione di fermarsi al puro rifacimento dell’esistente con “abbellimenti” ed eliminazione delle barriere architettoniche appare da un lato come un freno al dibattito iniziato finalmente anche nella nostra Città, e dall’altro come la pietra tombale che condannerà il Centro del Lido a restare tale per i prossimi decenni. Le nostre Associazioni pertanto, nell’esclusivo interesse della collettività, invitano accoratamente l’Amministrazione a rivedere gli indirizzi progettuali e la programmazione degli interventi al fine di realizzare un autentico “corso”, luogo a forte caratterizzazione commerciale, ricreativa e turistica, che non può prescindere dalla chiusura, anche inizialmente parziale, al traffico veicolare.
La proposta che si avanza è quella di impiegare le risorse programmate al fine di rendere la parte Est di via Nazario Sauro totalmente dedicata alla mobilità dolce con l’opportunità di uno sviluppo commerciale che permetta alle stesse attività di fruire della via così da arredarla e abbellirla: una “piazza longitudinale”, luogo di socialità e fondamentale raccordo tra la piazza Martiri delle Fosse Ardeatine e piazza Dalmazia/Lungomare Monumentale da riqualificare successivamente. In questo senso, sarà necessario sistemare la via con una pavimentazione a raso che elimini le barriere architettoniche con una messa in quota delle caditoie. Per quanto riguarda i costi, in alternativa al rifacimento con porfido e piastrelle rosse, si propone la messa in quota della strada ad altezza marciapiedi attraverso la stesura di stabilizzato e strato di binder, con successiva ricopertura di tutta la sede – carreggiata+marciapiedi – con tappetino di usura e successiva finitura in resina che può essere trattata a colore come una tavolozza.
Se però la (non) volontà di fondo è quella di non procedere alla trasformazione della mediocre via Sauro in Corso Sauro, ossia nell’agorà cittadina della parte del Lido, allora è inutile e anzi quanto mai dannoso sprecare preziose risorse pubbliche. All’urgenza della questione “barriere architettoniche” noi proponiamo di unire anche la protezione adeguata della corsia ciclabile, oggi utilizzata come parcheggio o come corsia di sorpasso per la dilagante e incivile abitudine di parcheggiare in doppia fila. Senza pedonalizzazione allora sarebbe necessaria almeno una fila di dissuasori – i cosiddetti “panettoni” – per evitare che le auto continuino a invadere quel poco spazio riservato alle sempre più numerose bici. Allo stesso modo con il denaro risparmiato si potrebbe intervenire sull’incompiuta di via Nievo, dove uno dei più importanti poli scolastici cittadini soffoca ogni giorno di traffico, avvelenando i più piccoli la cui salute andrebbe invece difesa a ogni costo, perché la strada è oggi interamente dedicata alla mobilità insostenibile.
Via Nazario Sauro in una foto tratta dal quotidiano Il Centro.
– Valorizzazione del Centro Storico con istituzione della ZTL:
Il pessimo progetto realizzato nel Centro Storico, dove si sono svolti lavori costosissimi con l’idea di creare un’area pedonale per poi non avere la determinazione e la piena convinzione di andare fino in fondo, ha bloccato ad oggi la piena valorizzazione della parte antica di Giulianova. Laddove, seppure in maniera goffa e caotica, è stata realizzata una piccola area pedonale come in piazza Buozzi (quando non viene invasa da concittadini incivili con le loro auto), da qualche anno si è assistito al risorgere di esercizi commerciali con un miglioramento della frequentazione di uno spazio storico straordinario da parte di cittadini e turisti. La Piazza di cui trattiamo è uno tra i luoghi più simbolici del Rinascimento italiano, così come hanno consacrato prima il prof. Mario Bevilacqua dell’Università di Firenze con il suo studio pubblicato nel 2002, e finalmente Rai Storia che alcuni mesi fa ha portato Giulianova al grande pubblico con uno splendido documentario sulle “Città Ideali” italiane tra Quattrocento e Cinquecento. Questo spazio così prezioso è tuttavia in preda al disordine che mina il decoro e l’immagine della Città stessa: auto parcheggiate ai piedi del Duomo e che si infilano ovunque si crei un varco tra gli arredi, questi ultimi non progettati per la Piazza con funzione di dissuasori ma allocati in via emergenziale e poi divenuti stanziali. Per non parlare delle automobili che invadono spesso anche l’area pedonale davanti al Palazzo Ducale, luogo di svago anche per i bambini. Seppure via Acerbo e il tratto di Piazza Buozzi-lato Nord siano nominalmente ZTL, come specifica un cartello dinanzi alla sede municipale di corso Garibaldi, si vede chiunque transitare e sostare in queste aree entrando addirittura dalla Piazza.
L’arricchimento di nuovi esercizi in Piazza Buozzi, seppure con la sua incompleta “pedonalizzazione”, ha posto in risalto l’estremo impoverimento, in termini di decoro e di vivacità commerciale innovativa, di quella che è la via più importante della Città: corso Garibaldi. Una via questa, invasa da mezzi che per la loro mole distruggono di tanto in tanto i balconi delle abitazioni, come anche dalle auto che arrivano a parcheggiare sopra i marciapiedi e che sfrecciano fino a 70Km/h, con buona pace della ormai logora e sciagurata pavimentazione e con grave pericolo per i pedoni, soprattutto per bambini e anziani.
Si richiede pertanto di prevedere nel piano triennale delle opere pubbliche un investimento per far divenire finalmente corso Garibaldi e piazza Buozzi un’area a Traffico Limitato autentica, per donare strategicamente a questi luoghi lo specifico profilo “slow”, tipico dei centri storici, con una vocazione culturale e turistica. La realizzazione di uno spazio finalmente con delle regole da un punto di vista degli accessi dei mezzi, con dissuasori mobili presso i varchi stabiliti, condurrebbe anche il Centro storico di Giulianova, come già accade a Teramo o ad Atri, a vivere una stagione nuova sotto il profilo del miglioramento della vivibilità generale che porterà certamente un nuovo incremento di investimenti sia per fini commerciali che residenziali e quindi sul patrimonio edilizio.
Corso Garibaldi con le auto o con le persone
È cosa ormai più che nota che il traffico non si risolve coi parcheggi e con le strade. Infatti, sarebbe come pensare di curare la tossicodipendenza con maggiori dosi di stupefacenti. Se si realizza una città a misura di auto si avrà una città invasa di auto e smog, se la si realizza a misura di pedoni e bici e si avrà una città piena di pedoni e bici, e soprattutto piena di PERSONE, perché le auto RUBANO spazio alle persone e quindi riducono anche il numero di potenziali acquirenti nei negozi dei centri cittadini.
Si tratta di stipulare un patto collettivo per l’uso dello spazio collettivo e le nostre associazioni offrono la loro voce per contribuire ad un miglioramento della vita comune.