Abruzzo

COMUNICATO Associazione Inquilini Assegnatari Mia Casa d’Abruzzo

Il Mia Casa d’Abruzzo, trascorsi ormai 7 anni ed otto mesi dal terremoto del 6 aprile 2009, nel corso del “presidio” tenutosi davanti al Palazzo dell’Emiciclo del Consiglio Regionale, ha voluto “ricordare” a tutte le autorità ed Istituzioni della Regione Abruzzo che più di mille alloggi delle Case popolari dell’Aquila non sono state ricostruite e più di mille famiglie di Inquilini e Assegnatari sono ancora sfollate e non possono ritornare nelle loro case, perché esse “non sono state ricostruite” da chi ne avrebbe avuto il dovere.

Questa della “non ricostruzione” è uno “scandalo” non più tollerabile: quello che vediamo, di ciò che è diventato un preziosissimo patrimonio abitativo pubblico lasciato nel degrado più assoluto, non è certamente un bel vedere e fa male al cuore!

1.053 abitazioni, in grande maggioranza di proprietà dell’ATER e del Comune dell’Aquila, classificate E – inagibili -, i cui lavori di ricostruzione “pesante” non sono stati ancora avviati da parte degli stessi enti pubblici proprietari e del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche, nella loro qualità di “soggetti attuatori”.

Il Mia Casa d’Abruzzo ha invitato il Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pancrazio, il Presidente della Regione Abruzzo e Vice-Commissario alla ricostruzione Luciano D’Alfonso e il Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, a convocare congiuntamente una “Conferenza di servizio” con l’ATER, il Provveditorato alle Opere Pubbliche ed il Comune dell’Aquila, insieme agli uffici tecnici competenti e alle Organizzazioni Sindacali degli Inquilini, per esaminare la situazione di fatto e “conoscere” come stanno effettivamente le cose, che fine abbiano fatto i finanziamenti assegnati e trasferiti dal CIPE ed i fondi che non sono stati ancora spesi, per “superare” le cause dei ritardi e della “non ricostruzione”.

E ciò prima dell’ultima seduta del 2016 dei Consigli Regionale e Comunale e per l’approvazione dei rispettivi bilanci di previsione, poiché è noto che dalla cessazione dello “stato di emergenza”, e cioè a partire dal 30 settembre 2012, le disponibilità della contabilità speciale intestata all’allora Commissario Delegato Gianni Chiodi sono state versate al Comune dell’Aquila, alla Regione Abruzzo e, da questi a seguire, agli enti e soggetti attuatori interessati, in relazione alle attribuzioni di loro competenza, per le quote stabilite con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze, su proposta del Ministro per la coesione territoriale.

Il Coordinatore regionale Mia Casa d’Abruzzo

Pio Rapagnà – ex Parlamentare

L’Aquila, 14.12.2016

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