Pescara. Nastrini Rossi Docenti incontrano il Ministro Stefania Giannini

 

 

I Nastrini Rossi Docenti hanno incontrato il ministro Stefania Giannini intervenuta a Montesilvano (Pescara) ad un dibattito sul prossimo referendum del 4 dicembre.

Una delegazione dei NRD ha consegnato al Ministro un documento dettagliato nel quale è descritta la situazione a tutt’oggi irrisolta dei moltissimi docenti del centro sud che si trovano ad occupare cattedre a chilometri e chilometri di distanza dalle proprie regioni di residenza.

I docenti dei “nastrini rossi” immessi in ruolo distintamente nelle fasi nazionali B e C da GAE, di nuovo uniti nella fase C della mobilità 2016 che hanno affidato due volte al Governo e ad un algoritmo le loro sorti di docenti e di persone e che si sono trovati costretti a separarsi dalle loro famiglie, dalle loro terre e dai loro alunni, hanno testimoniato alla Ministra la loro condizione sottolineando come il quadro che è venuto fuori dalla combinazione Legge 107 – CCNI dell’8 aprile 2016 sia un quadro che ha frantumato il destino del corpo docente, dividendo in quattro e più fasi, a seconda dell’anno e delle modalità di assunzione, docenti costituzionalmente eguali. I docenti assunti in fase B e C da GAE non hanno avuto la possibilità di godere delle medesime tutele dei vecchi docenti di ruolo e degli assunti nello stesso anno scolastico in fase 0 ed A: sono i docenti che hanno aderito al progetto di riforma della Buona Scuola e gli unici docenti danneggiati proprio per questo e perciò chiedono che venga trovata una soluzione. A tutt’oggi nulla di concreto è stato ancora messo in atto.

La Ministra Stefania Giannini  ha ribadito l’intenzione di trovare una soluzione al problema sottolineando però quanto gli ingranaggi del sistema scolastico siano complessi e delicati. Rispetto alle principali richieste  dei NRD (deroga al vincolo triennale per la mobilità, trasformazione dei posti da fatto a diritto e possibilità di richiedere nuovamente Assegnazioni Provvisorie interprovinciali anche per il futuro anno scolastico) la stessa Ministra ha dichiarato che la deroga al vincolo triennale per la mobilità è una ipotesi di più facile percorribilità. Bisognerà attendere ora gli sviluppi di eventuali emendamenti alla Legge di Bilancio da presentare al Senato, visto l’esito negativo alla Camera.