Giulianova, In rilievo

Giulianova. Il sindaco al manager della ASL Fagnano: “Concludere rapidamente l’iter per l’acquisizione dell’area in via Cupa individuata nel 2011 per realizzare il nuovo ospedale”.

Come anticipato nella conferenza stampa dello scorso 23 novembre, il
sindaco Francesco Mastromauro ha inoltrato formale richiesta al manager
della ASL di Teramo, Roberto Fagnano, di concludere con la massima
rapidità l’iter per l’acquisizione dell’area in via Cupa, già

individuata e messa a disposizione dal Comune l’8 settembre 2011 tra
le cinque allora proposte alla Asl, in cui edificare il nuovo ospedale
“Poiché – dichiara il sindaco – nella delibera della Giunta regionale dello
scorso 15 novembre si dice a chiare lettere che è prevista la
realizzazione del nuovo ospedale, specificando tuttavia la necessità, per
l’erogazione del finanziamento, che la ASL concluda le procedure di
acquisizione dell’area, ho sollecitato il manager Fagnano a fare, e
con rapidità per non perdere i fondi, ciò che sinora non è stato fatto:
cioè concludere l’iter avviato e acquisire l’area di via Cupa.
Nella lettera ho evidenziato come la pratica, che pure il Comune di
Giulianova, tra i primi, aveva avviato con grande tempestività cinque anni
fa, sia rimasta singolarmente a dormire in tutto questo tempo. E’
necessario ed urgente uscire dal sonno”, prosegue Mastromauro, “ed il
senso della mia richiesta è proprio di dare una scossa al torpore. Ma non
mi sono limitato a questo, chiedendo oltretutto a Fagnano un risposta
celere, entro il prossimo 10 dicembre, perché non sono solo io a
pretendere riscontri concreti e solleciti ma un’area intera che conta
quasi 100.000 abitanti. Cittadini stufi peraltro, e giustamente, di
ritardi e trascuratezze e con il sospetto, forte, che si giochi sulla loro
pelle. Ho anche chiesto al direttore generale della ASL di liberare dalle
secche un’altra questione che si trascina da almeno due decenni, cioè
la valorizzazione e la vendita dell’ex Ospizio Marino e dell’ex
Ospedale di via dello Splendore, vicino al santuario omonimo. Immobili di
proprietà della ASL di Teramo, di grandi dimensioni e ubicati in zone
strategiche della città, dai quali si debbono ricavare, vendendoli, somme
consistenti da utilizzare, come previsto nell’accordo di programma, 3°
stralcio, per integrare i fondi statali e regionali previsti per la
costruzione del nuovo ospedale giuliese. Oltretutto riqualificando le aree
in cui quegli immobili insistono. E’ da ricordare, infatti, che
l’ex ospedale di viale dello Splendore da tempo è stato individuato
come sede ottimale per una struttura a servizio del turismo religioso,
mentre l’ex Ospizio Marino, ormai quasi fatiscente, si presterebbe
bene a servizi rispondenti al turismo balneare, vocazione che connota
peraltro tutta la fascia di piano. A Fagnano – conclude il sindaco – ho
detto che come Comune siamo pronti, come sempre, a fare la nostra parte.
Lui deve però fare la sua”.

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