Abruzzo

Mezzi a motore nei boschi

No ai mezzi a motore nei nostri boschi Il Consiglio regionale d’Abruzzo domani dovrà esprimersi sulla modifica alla L.R. 4 gennaio 2014, n. 3 “Legge organica in materia di tutela e valorizzazione delle foreste, dei pascoli e del patrimonio arboreo della regione Abruzzo”- In particolare la modifica all’art. 45 consentirà l’accesso a tutti ed indistintamente con mezzi a motore su piste e strade forestali. Già possiamo immaginare che auto, moto e quod scorrazzino liberamente accanto a comitive di escursionisti e mountain bike; un bel biglietto da visita per il nostro turismo. La regione Abruzzo, ancora una volta sembra guardare con distrazione e superficialità al potenziale turistico ed economico che i nostri boschi possono offrire. Invece di trasformare le strade e le piste forestali in stupendi percorsi per mountain bike, escursioni e nordic walking, pensa solo alle auto, avvantaggiando, anche involontariamente, bracconieri e possibili piromani. Ma non solo, l’apertura delle strade e delle piste forestali ai mezzi a motore è anche una problema di sicurezza “Sempre più spesso le persone meno esperte si avventurano in funzione della possibilità di avvicinarsi attraverso strade e piste forestali nei luoghi più selvaggi e spesso pericolosi dei nostri boschi e della nostra montagna – afferma Massimo Fraticelli resp. parchi Mountain Wilderness – E’ necessario che tale modifica venga eliminata, anzi che si dia piena attuazione alla legge anche in funzione della piano della tutela per l’orso.(PATOM).” Lo stesso Ministro Gian Luca Galletti ha recentemente sollecitato la Regione Abruzzo perché dia piena attuazione alla legge regionale 3 del 2014 per la gestione forestale quale strumento per la regolamentazione dell’accesso alle piste forestali e del pascolo brado proprio per dare maggiore forza all’azione del Ministero Ambiente per salvare dall’estinzione gli orsi bruni dell’Italia centrale. http://www.minambiente.it/comunicati/ambiente-galletti-sollecita-impegno-abruzzo-lazio-suorso-marsicano Dare attuazione alla regolamentazione già presente nella Legge, significa favorire i controlli, inserire strumenti adatti alla chiusura di alcune strade ( secondo sempre i principi già stabiliti dalla legge nel 2014) apporre giusta cartellonistica che avverta tutti dei divieti e delle sanzioni. Crediamo e siamo certi che tutti i consiglieri di buona volontà e dotati di una semplice e necessaria sensibilità ambientale blocchino tale modifica. Non serve nessuna nuova Legge, ma semmai è ora che si dia attuazione a ciò che c’è e che è già ampiamente accettato dalle popolazioni e da chi lavora in montagna.

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