Giulianova. ABBIAMO SPESO OLTRE 4 MILIONI DI EURO PER POI FAR EDIFICARE NEL PARCO FRANCHI ? L’AMMINISTRAZIONE NON PUÒ OFFENDERE FINO A TAL PUNTO GIULIANOVA E I GIULIESI: SI FERMI FINCHÈ È IN TEMPO.

È comparsa la recinzione di un cantiere sul fronte mare del parco Franchi: lì dove c’era il verde e i bambini potevano giocare liberamente stanno già scavando per la costruzione di un ristorante (chiamato eufemisticamente chiosco). È previsto un ingombro complessivo di circa 100 mq. ( per una lunghezza di 16 metri e 35, una larghezza di 6 metri e 10); l’edificio  raggiungerà un’altezza di 4 metri e mezzo. Si intuisce facilmente, inoltre, che le ripercussioni negative sulla piena fruibilità del parco si sentiranno ben oltre l’area interessata.
E così il parco più famoso della città, che da decenni, sul lungomare, contribuisce a rendere bella paesaggisticamente Giulianova, invece di veder accrescere il verde – per la verità sempre più carente, tanto che avrebbe bisogno al più presto di un infoltimento – ospiterà nella sua prima fascia un’impattante barriera visiva al posto dei necessari nuovi alberi.chiosco_parco_franchi_01 chiosco_parco_franchi_02
Il nostro lungomare dichiarato di notevole interesse pubblico dal Decreto Ministeriale del 1969, ben lungi dall’essere tutelato, viene, purtroppo, sempre più offeso e sfregiato.
Invece di recuperare la vista mare, curare il verde, creare aree pedonali, tutelare i beni culturali (come il Kursaal), garantire il decoro nell’arredo urbano, da tempo le amministrazioni comunali tagliano alberi e siepi, consentono l’oscuramento del panorama marino, aumentano – con le loro scelte – traffico e parcheggi, autorizzano la cementificazione di ogni spazio residuo.
Adesso è giunta l’ora del barbaro accanimento nei confronti di parco Franchi.
Sconcertati, ci chiediamo, insieme ai nostri concittadini, perché mai il Comune abbia pagato oltre quattro milioni di euro per acquisirlo come parco pubblico nel cuore del Lido se poi il suo destino è quello di essere utilizzato per finalità improprie, di fatto privatizzato nella sua porzione più importante.
Già nel 2012 in Consiglio Comunale ci battemmo contro questa prospettiva e dicemmo: “Parco Franchi deve restare un parco, e per questo andrebbe solo arricchito di prati, arbusti, siepi, alberi e panchine e dotato dei necessari bagni pubblici per poter ospitare degnamente i frequentatori. Il giorno in cui dovesse iniziare il conflitto tra i bimbi che hanno tutto il diritto di giocare e gli avventori del ristorante che si vedono arrivare il pallone sul tavolo attorno a cui stanno mangiando, quel parco non cesserebbe di essere un parco?”
Fummo inascoltati allora e pure recentemente quando, in occasione della discussione sulla deturpazione del parco di via Matteotti, abbiamo chiesto di smetterla con la penalizzazione dei parchi pubblici invitando il sindaco a non far rilasciare l’autorizzazione all’edificazione all’interno di parco Franchi. Finora non è stato possibile. Ma, come con il sostegno della cittadinanza siamo riusciti a preservare piazza Dalla Chiesa e a far ubicare la caserma dei Carabinieri all’Annunziata,  siamo convinti che l’indignazione dei cittadini travolgerà la miopia di un potere che si sta rivelando sempre più insensibile e arrogante.
Nell’autorizzazione rilasciata ci sono irregolarità tali che alla lunga (come nel caso dell’area ex Migliori Longari) sul piano giudiziario avremmo ragione, ma sarebbe ancora una volta troppo tardi. Noi vogliamo che il parco non venga edificato in alcun modo perché solo questo farebbe il bene della nostra città.
Per questo richiamiamo l’attenzione di tutti i cittadini e dei mezzi di informazione che tengono ai beni comuni e agli interessi generali su quanto sta per consumarsi all’interno di parco Franchi.
Nei prossimi giorni faremo la nostra parte per favorire una mobilitazione in grado di fermare democraticamente quanto è stato deciso dall’amministrazione comunale.
Giulianova 14 aprile 2016
                                                                                   IL CITTADINO GOVERNANTE
                                                                                  associazione di cultura politica