San Nicolò. La moglie del carabiniere Antonio Santarelli si racconta: “Perdono il killer di mio marito”.

 

L’Associazione di promozione sociale “le Ali della Vita – Centro studi e servizi sociali per la famiglia” in collaborazione con l’Associazione AmiCainoAbele di Grosseto ha organizzato un incontro dibattito dal titolo “Offrire una nuova opportunità. Sul cammino della Riconciliazione: Perdono, Responsabilità e Giustizia” che si terrà venerdì 4 dicembre p.v. presso la Sala Eltron di San Nicolò a Tordino alle ore 18:00.

 

L’evento,  patrocinato dai Comuni di Teramo e di Campli, nonché dalla Diocesi di Teramo-Atri, ha l’obiettivo di promuovere una riflessione sui temi del perdono e della riconciliazione, senza tralasciare quello della responsabilità con cui ciascun individuo è chiamato a rispondere delle proprie condotte e quello della giustizia che rappresenta, comunque, un bisogno per la comunità.

 

Claudia Francardi, fondatrice dell’associazione AmiCainoAbele  e vedova del carabiniere Antonio Santarelli, originario del territorio teramano, nello specifico di Notaresco, ucciso da un ragazzo di 19 anni, fermato ad un posto di blocco mentre rientrava da un rave-party in Toscana, porterà la sua testimonianza.

Claudia ha perdonato l’assassino di suo marito, Matteo Gorelli, e fondato l’associazione con la madre di lui, Irene Sisi.

Claudia ha deciso di raccontare la sua storia nel territorio del marito.

 

Presenzierà l’evento Sua Eccellenza Mons. Michele Seccia.

Interverranno l’Assessore del Comune di Teramo Valeria Misticoni e l’Assessore del Comune di Campli Valentina Di Francesco.